Una storia lunga 70 anni, un libro racconta la famiglia Porro di Andria
In biblioteca la presentazione del volume di Riccardo Riccardi, promossa dall'assessorato alla Cultura
giovedì 11 febbraio 2016
10.21
Si terrà oggi, giovedì 11 febbraio, alle ore 19.00 presso la Biblioteca comunale "Giovanni Bovio" di Trani, la presentazione del volume di Riccardo Riccardi, "Una famiglia borghese meridionale. I Porro di Andria", che narra la storia del noto eccidio delle sorelle Porro al termine del secondo conflitto mondiale
ad Andria e le dinamiche storiche e sociali della borghesia agraria in Puglia. L'evento è organizzato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Trani in collaborazione con la Fidapa, sezione di Trani, e con l'associazione culturale Traninostra.
Se molto si è parlato, si legge nella quarta di copertina, e discusso dell'eccidio delle sorelle Porro, compiuto in quel fatidico 7 marzo del 1946 ad Andria, popolosa città contadina della Puglia latifondistica, per mano di una folla straziata dalla fame, ma anche da indirizzi politici rivoluzionari in voga subito nel secondo dopoguerra, al contrario ancor poco si è indagato sulla formazione sociale ed economica della borghesia agraria pugliese e dell'intero Mezzogiorno.
Oggi, questo lavoro, calato nella realtà storica, economica e sociale andriese, mette a fuoco quasi tre secoli della dinastia Porro. Come la maggior parte delle famiglie della borghesia pugliese e meridionale, i Porro non hanno radici nell'antica nobiltà del sangue, ma pur d'estrazione rurale, costruiscono, all'ombra della grande proprietà del patriziato cittadino e del clero, una spettacolare vicenda di mobilità della ricchezza. La storia dei Porro evidenzia come un innato dinamismo e un grande fiuto per gli affari siano stati la forza necessaria ad abbattere le vecchie eredità feudali e cetuali settecentesche, per affrontare i temi della trasformazione del mercato fondiario e dell'agricoltura "commercializzata", della mobilità sociale, della modernizzazione degli apparati statali ottocenteschi. Le loro passioni e i loro conflitti offrono un esempio vivo e concreto della famiglia e della vita privata di matrice borghese, attraverso la descrizione di caratteri individuali chiari e precisi.
Una saga familiare, pertanto, che si presenta al lettore con l'interesse di una piacevole narrazione e che grazie ad una ricca documentazione rintracciata in articolate ricerche svolte in archivi pubblici, religiosi e privati, traccia una storia in parte inedita della borghesia agraria, che è stata, senza ombra di dubbio, un pilastro dell'economia e della cultura non solo del Mezzogiorno ma dell'intero paese.
ad Andria e le dinamiche storiche e sociali della borghesia agraria in Puglia. L'evento è organizzato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Trani in collaborazione con la Fidapa, sezione di Trani, e con l'associazione culturale Traninostra.
Se molto si è parlato, si legge nella quarta di copertina, e discusso dell'eccidio delle sorelle Porro, compiuto in quel fatidico 7 marzo del 1946 ad Andria, popolosa città contadina della Puglia latifondistica, per mano di una folla straziata dalla fame, ma anche da indirizzi politici rivoluzionari in voga subito nel secondo dopoguerra, al contrario ancor poco si è indagato sulla formazione sociale ed economica della borghesia agraria pugliese e dell'intero Mezzogiorno.
Oggi, questo lavoro, calato nella realtà storica, economica e sociale andriese, mette a fuoco quasi tre secoli della dinastia Porro. Come la maggior parte delle famiglie della borghesia pugliese e meridionale, i Porro non hanno radici nell'antica nobiltà del sangue, ma pur d'estrazione rurale, costruiscono, all'ombra della grande proprietà del patriziato cittadino e del clero, una spettacolare vicenda di mobilità della ricchezza. La storia dei Porro evidenzia come un innato dinamismo e un grande fiuto per gli affari siano stati la forza necessaria ad abbattere le vecchie eredità feudali e cetuali settecentesche, per affrontare i temi della trasformazione del mercato fondiario e dell'agricoltura "commercializzata", della mobilità sociale, della modernizzazione degli apparati statali ottocenteschi. Le loro passioni e i loro conflitti offrono un esempio vivo e concreto della famiglia e della vita privata di matrice borghese, attraverso la descrizione di caratteri individuali chiari e precisi.
Una saga familiare, pertanto, che si presenta al lettore con l'interesse di una piacevole narrazione e che grazie ad una ricca documentazione rintracciata in articolate ricerche svolte in archivi pubblici, religiosi e privati, traccia una storia in parte inedita della borghesia agraria, che è stata, senza ombra di dubbio, un pilastro dell'economia e della cultura non solo del Mezzogiorno ma dell'intero paese.