Una vita per la danza e il pattinaggio: il "Sigillo della Città di Trani" ad Angela Bini
"Lo dedico a mio padre Tommaso e mia madre Enza "
venerdì 24 dicembre 2021
07.45
È da 40 anni che i saggi di danza e pattinaggio di Angela Bini costituiscono per la città di Trani un momento di aggregazione che sa di bellezza, valori, impegno ed educazione che nasce dallo sport legato all'arte.
Angela Bini è una delle cittadine che non solo ha dato lustro a Trani con spettacoli ripresi tante volte anche in dirette televisive per le reti nazionali sia sui canali Rai che Mediaset, ma anche per le tracce lasciate in intere generazioni di giovani che attraverso il pattinaggio, la danza e l'educazione fisica hanno avuto un valore aggiunto nella loro formazione con una insegnante seria, rigorosa, e allo stesso tempo gioiosa e lieta: perché muoversi a passo di danza sui piedi o sulle rotelle significa allo stesso tempo disciplina e condivisione di bellezza per allietare il pubblico e arricchire l'anima di chi si esibisce.
Angela Bini ha ricevuto il premio "Sigillo della città di Trani" lunedì scorso dalle mani del vice sindaco Fabrizio Ferrante e alla presenza del dottor Carlo Avantario nella sala Tamburrino del Comune di Trani: "Lo dedico a mio padre, Tommaso Bini, ufficiale dello Stato Civile, e a mia madre Enza" con la quale appare felice in una fotografia sul suo profilo Instagram.
E se oggi esibizioni, spettacoli coreografie sono all'ordine del giorno, presenti in palinsesti televisivi e manifestazioni di ogni genere, Angela Bini ha vestito già dai primi anni ottanta la danza e il pattinaggio di momenti di spettacolo che hanno fatto scuola a loro volta, sono stati modello di organizzazione, armonia, e disciplina e di straordinarie rese sceniche anche quando i mezzi tecnici non erano così all'avanguardia come adesso.
Spettacoli nei quali si sentivano prima ballerina sia la bimba ai primi movimenti sui pattini a rotelle che le fanciulle avviate a un futuro nello sport e nell'educazione fisica, sempre comunque con un valore pedagogico altissimo, laddove esibirsi di fronte a un pubblico significa acquisire sicurezza di sé, vincere le paure, imparare a essere squadra dando ognuno il meglio di sé.
Se non ci fossero stati i limiti del covid probabilmente i tanti allievi di tante generazioni avrebbero organizzato una grande festa, ma chissà, sarebbe bello pensare di poterlo fare magari il prossimo anno, sperando che la pandemia sia un ricordo lontano : l'evento raccoglierebbe davvero migliaia di allievi di ogni età che comunque sicuramente oggi, saputa la notizia di questo bellissimo riconoscimento della città, gioiscono per lei insieme alle proprie famiglie.
Angela Bini è una delle cittadine che non solo ha dato lustro a Trani con spettacoli ripresi tante volte anche in dirette televisive per le reti nazionali sia sui canali Rai che Mediaset, ma anche per le tracce lasciate in intere generazioni di giovani che attraverso il pattinaggio, la danza e l'educazione fisica hanno avuto un valore aggiunto nella loro formazione con una insegnante seria, rigorosa, e allo stesso tempo gioiosa e lieta: perché muoversi a passo di danza sui piedi o sulle rotelle significa allo stesso tempo disciplina e condivisione di bellezza per allietare il pubblico e arricchire l'anima di chi si esibisce.
Angela Bini ha ricevuto il premio "Sigillo della città di Trani" lunedì scorso dalle mani del vice sindaco Fabrizio Ferrante e alla presenza del dottor Carlo Avantario nella sala Tamburrino del Comune di Trani: "Lo dedico a mio padre, Tommaso Bini, ufficiale dello Stato Civile, e a mia madre Enza" con la quale appare felice in una fotografia sul suo profilo Instagram.
E se oggi esibizioni, spettacoli coreografie sono all'ordine del giorno, presenti in palinsesti televisivi e manifestazioni di ogni genere, Angela Bini ha vestito già dai primi anni ottanta la danza e il pattinaggio di momenti di spettacolo che hanno fatto scuola a loro volta, sono stati modello di organizzazione, armonia, e disciplina e di straordinarie rese sceniche anche quando i mezzi tecnici non erano così all'avanguardia come adesso.
Spettacoli nei quali si sentivano prima ballerina sia la bimba ai primi movimenti sui pattini a rotelle che le fanciulle avviate a un futuro nello sport e nell'educazione fisica, sempre comunque con un valore pedagogico altissimo, laddove esibirsi di fronte a un pubblico significa acquisire sicurezza di sé, vincere le paure, imparare a essere squadra dando ognuno il meglio di sé.
Se non ci fossero stati i limiti del covid probabilmente i tanti allievi di tante generazioni avrebbero organizzato una grande festa, ma chissà, sarebbe bello pensare di poterlo fare magari il prossimo anno, sperando che la pandemia sia un ricordo lontano : l'evento raccoglierebbe davvero migliaia di allievi di ogni età che comunque sicuramente oggi, saputa la notizia di questo bellissimo riconoscimento della città, gioiscono per lei insieme alle proprie famiglie.