Unire Trani e Bisceglie con una pista ciclabile

Ecco l'idea di un cittadino biscegliese per ridurre l'impatto ambientale e migliorare la salute

giovedì 7 novembre 2013 10.49
Come ridurre la distanza tra le città di Trani e di Bisceglie? Da quando utilizziamo le automobili per spostarci non facciamo più caso alle distanze chilometriche tra le varie città ma un'idea suggestiva, venuta a Massimo Valente, cittadino biscegliese, permetterebbe di avvicinare le due cittadine con un progetto eco-friendly che sarebbe apprezzato da molti. «Unire idealmente la Cattedrale di Trani al Pantano di Bisceglie, attraversando due porti e due lungomare. Il tutto a piedi o in bicicletta. Una idea che, tra l'altro, non avrebbe un impatto economico pesante per le casse di entrambi i Comuni, ma che avrebbero un impatto enorme sulla qualità della vita dei cittadini».

Forse può sembrare banale o forse un'idea difficilmente realizzabile, ma Valente ci crede, e con una lettera ha voluto spiegare alle due Amministrazioni il suo progetto. «Costruire una pista ciclabile che parta dalla cattedrale di Trani sino al Pantano a Bisceglie – scrive Massimo Valente - con a fianco una su cui poter correre liberamente. Questa l'idea di un comune cittadino, certamente condivisa e supportata da quanti si interessano alla ecosostenibilità e vivibilità del proprio territorio, che indurrebbe a molti aspetti positivi».

Valente elenca nella sua missiva tutti i vantaggi apportati da questa riorganizzazione degli spazi comunali come la promozione delle buone abitudini di correre o camminare all'aperto, incentivare l'uso della bici anche sul collegamento Trani-Bisceglie, valorizzare la zona del Pantano di Bisceglie. Su questo lungo collegamento pedonale e ciclabile si potrebbero persino organizzare manifestazioni podistiche, secondo Valente.

«Siamo certi che le associazioni podistiche, le associazioni ciclistiche, gli operatori turistici, il Gal Ponte Lama e tutti i cittadini si faranno promotori di questa iniziativa. Ovviamente sarà indispensabile che le Amministrazioni se ne facciano carico e sono certo che si mostreranno interessate, ma sappiate sin d'ora che insisterò all'infinito fintanto che l'opera non verrà realizzata in tempi accettabili. La prossima tappa sarà una conferenza a metà gennaio in cui raccoglierò le idee di tutti gli architetti, ingegneri e associazioni su come l'opera possa essere realizzata e inviterò tutti a dare i loro suggerimenti e consigli e quindi il necessario supporto».