Università di Bari carente di spazi e personale
Cioce (Psdi): "Si aprano sedi staccate nella Bat"
mercoledì 8 febbraio 2006
«Le carenze strutturali e d'organico che, secondo quando riferiscono i giornali, si stanno registrando in varie facoltà dell'Università di Bari e in modo particolare a Giurisprudenza rendono necessario ed urgente affrontare in modo serio la questione dell'apertura di sedi universitarie distaccate nella nuova provincia di Barletta, Andria e Trani».
E' quanto sostiene il presidente del gruppo del Psdi alla Regione Giuseppe Cioce, che preannuncia anche un'interrogazione al governo regionale e un intervento presso il Rettore dell'Università di Bari.
«Sono migliaia gli studenti universitari della Bat, in altissima percentuale quelli della facoltà di giurisprudenza - aggiunge Cioce. E' evidente che l'apertura di sedi distaccate tra Barletta, Andria e Trani consentirebbe ai ragazzi di studiare con maggiore tranquillità, alle famiglie di abbassare notevolmente i costi per mantenere gli studi dei propri figli e all'università stessa di decongestionare le sedi baresi. Sono certo che i comuni capoluogo della Bat, ma anche gli altri comuni della provincia, sarebbero disposti a contribuire, mettendo a disposizione quantomeno degli immobili comunali. E' un'operazione che converrebbe a tutti.»
Secondo Cioce le prime facoltà che potrebbero essere "devolute" alla Bat sono giurisprudenza («anche in virtù della grande tradizione forense del territorio della nuova provincia»), economia, agraria e lettere, «ma col tempo anche medicina, se è vero come è vero che si sta lavorando per la costruzione di una Asl d'eccellenza».
Il presidente del gruppo regionale della Socialdemocrazia conclude avvertendo che «qualora l'Università di Bari si dovesse mostrare sorda alle istanze della Bat, mi farò personalmente promotore di un incontro tra le istituzioni e il mondo economico del territorio affinché si dia vita al progetto di fondazione di una nuova università autonoma, un'ambizione peraltro legittima per il nostro territorio».
E' quanto sostiene il presidente del gruppo del Psdi alla Regione Giuseppe Cioce, che preannuncia anche un'interrogazione al governo regionale e un intervento presso il Rettore dell'Università di Bari.
«Sono migliaia gli studenti universitari della Bat, in altissima percentuale quelli della facoltà di giurisprudenza - aggiunge Cioce. E' evidente che l'apertura di sedi distaccate tra Barletta, Andria e Trani consentirebbe ai ragazzi di studiare con maggiore tranquillità, alle famiglie di abbassare notevolmente i costi per mantenere gli studi dei propri figli e all'università stessa di decongestionare le sedi baresi. Sono certo che i comuni capoluogo della Bat, ma anche gli altri comuni della provincia, sarebbero disposti a contribuire, mettendo a disposizione quantomeno degli immobili comunali. E' un'operazione che converrebbe a tutti.»
Secondo Cioce le prime facoltà che potrebbero essere "devolute" alla Bat sono giurisprudenza («anche in virtù della grande tradizione forense del territorio della nuova provincia»), economia, agraria e lettere, «ma col tempo anche medicina, se è vero come è vero che si sta lavorando per la costruzione di una Asl d'eccellenza».
Il presidente del gruppo regionale della Socialdemocrazia conclude avvertendo che «qualora l'Università di Bari si dovesse mostrare sorda alle istanze della Bat, mi farò personalmente promotore di un incontro tra le istituzioni e il mondo economico del territorio affinché si dia vita al progetto di fondazione di una nuova università autonoma, un'ambizione peraltro legittima per il nostro territorio».