«Urbanistica, a Trani decidono poche persone per tutti»
I Verdi contestano la mancata discussione dei Pue in Consiglio comunale
sabato 17 ottobre 2009
Se qualcuno sperava in nuovi servizi (cioè scuole, asili, piazze, parchi, strutture sportive, parcheggi, etc) legati alla costruzione dei tanti palazzi previsti con il Pug, potrebbe rimanere deluso. Per una semplice ragione: i Pue, i Piani urbanistici esecutivi che dovrebbero programmare le costruzioni all'interno di ogni comparto, non sono mai stati portati all'attenzione del Consiglio comunale. Se ne discute, invece, a porte chiuse, all'interno di conferenze di servizi cui partecipano i costruttori che presentano il Pue, il dirigente dell'ufficio tecnico e l'assessore competente.
A lanciare l'allarme su quella che rischia di diventare una strada senza ritorno, sono i due consiglieri comunali dei Verdi, Michele di Gregorio e Franco Laurora. Il problema è di non poco conto, giacché le scelte che avrebbero dovuto essere oggetto di confronto del Consiglio comunale sono state sino ad ora lasciate alla discrezionalità di pochi soggetti, così che il successivo passaggio in Consiglio comunale è diventato un fatto residuale. Questo nonostante le rassicurazioni da parte dei componenti della maggioranza al momento dell'approvazione del Piano urbanistico generale, il Pug, quando si garantì che i dettagli del futuro urbanistico della città di Trani sarebbero stati individuati con la successiva approvazione dei Pue. Ma la discussione sui Pue, molti già presentati dai privati, non è stata appunto mai portata all'attenzione del Consiglio.
«Il punto è che il Consiglio comunale - spiega il capogruppo Michele di Gregorio - non può essere chiamato a modificare i Pue in una fase successiva per ragioni tecniche. Chiediamo, pertanto che, nel rispetto di quanto assicurato in sede di approvazione del Pug, l'amministrazione si faccia parte diligente e sottoponga alla "vera" attenzione del Consiglio comunale tutti i Piani esecutivi sino ad ora pervenuti, lasciando che quest'ultimo veramente determini le scelte urbanistiche d'interesse collettivo. Solo in questa maniera si potrà avere un vero confronto sulle scelte urbanistiche e il Consiglio comunale potrà per davvero tutelare l'interesse collettivo ad avere una città a misura d'uomo. In sostanza - conclude - chiediamo che le scelte riguardanti la collettività siano lasciate al Consiglio comunale e non a pochi privilegiati».
I Verdi chiedono, infine, che l'amministrazione, in tempi brevissimi, rendiconti il Consiglio comunale in relazione ai numerosissimi ricorsi al Tar Puglia (pare una cinquantina) proposti da altrettanti privati contro il Pug, considerato che questi comporterebbero non poche spese giudiziarie per Palazzo di città.
A lanciare l'allarme su quella che rischia di diventare una strada senza ritorno, sono i due consiglieri comunali dei Verdi, Michele di Gregorio e Franco Laurora. Il problema è di non poco conto, giacché le scelte che avrebbero dovuto essere oggetto di confronto del Consiglio comunale sono state sino ad ora lasciate alla discrezionalità di pochi soggetti, così che il successivo passaggio in Consiglio comunale è diventato un fatto residuale. Questo nonostante le rassicurazioni da parte dei componenti della maggioranza al momento dell'approvazione del Piano urbanistico generale, il Pug, quando si garantì che i dettagli del futuro urbanistico della città di Trani sarebbero stati individuati con la successiva approvazione dei Pue. Ma la discussione sui Pue, molti già presentati dai privati, non è stata appunto mai portata all'attenzione del Consiglio.
«Il punto è che il Consiglio comunale - spiega il capogruppo Michele di Gregorio - non può essere chiamato a modificare i Pue in una fase successiva per ragioni tecniche. Chiediamo, pertanto che, nel rispetto di quanto assicurato in sede di approvazione del Pug, l'amministrazione si faccia parte diligente e sottoponga alla "vera" attenzione del Consiglio comunale tutti i Piani esecutivi sino ad ora pervenuti, lasciando che quest'ultimo veramente determini le scelte urbanistiche d'interesse collettivo. Solo in questa maniera si potrà avere un vero confronto sulle scelte urbanistiche e il Consiglio comunale potrà per davvero tutelare l'interesse collettivo ad avere una città a misura d'uomo. In sostanza - conclude - chiediamo che le scelte riguardanti la collettività siano lasciate al Consiglio comunale e non a pochi privilegiati».
I Verdi chiedono, infine, che l'amministrazione, in tempi brevissimi, rendiconti il Consiglio comunale in relazione ai numerosissimi ricorsi al Tar Puglia (pare una cinquantina) proposti da altrettanti privati contro il Pug, considerato che questi comporterebbero non poche spese giudiziarie per Palazzo di città.