Va fermato il progetto della discarica Ekobat a Trani
Due senatori del Pd scrivono al ministro Prestigiacomo. «La zona già sottoposta ad una fortissima pressione»
sabato 5 novembre 2011
10.50
«Il ministro dell'ambiente Prestigiacomo fermi la realizzazione dell'impianto di discarica di rifiuti speciali della Ekobat nel Comune di Trani. La zona dove sorgerebbe l'impianto è già devastata dal punto di vista ambientale e sanitario per la presenza di numerosi insediamenti industriali, dalla discarica di rifiuti urbani dell'Amiu e dalla già autorizzata discarica per rifiuti speciali Ecoerre, non ancora in esercizio. E' inconcepibile immolare un intero territorio, che comprende nel raggio di poche decine di chilometri centri abitati importanti come Trani, Barletta e Andria, destinandolo a centro di raccolta di rifiuti per milioni di metri cubi». Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che sull'argomento hanno presentato un'interrogazione urgente al ministro dell'ambiente.
«La zona in questione – continuano i senatori del Pd - è già sottoposta ad una fortissima pressione per la presenza di cave, cementifici e attività di betonaggio, nonché di vari siti per i rifiuti tra cui una discarica di rifiuti urbani dell'Amiu al servizio dell'Ato Bari1, attualmente in esercizio e autorizzata per una capacità di circa 3.500.000 tonnellate. A ciò si aggiunga che in base alle deliberazioni della giunta regionale ad oggi esistono nella Regione Puglia volumetrie autorizzate per discariche di rifiuti speciali pari a oltre 15 milioni di metri cubi, cioè più della totalità dei rifiuti speciali smaltiti in tutta Italia nell'arco di un anno. Il ministro Prestigiacomo deve sospendere l'iter autorizzativo del progetto Ekobat in attesa di verificare se sia compatibile con le necessarie garanzie ambientali, geologiche, idrogeologiche e sanitarie e, soprattutto se sia congruente con il fabbisogno della Regione Puglia, visto che gli impianti ad oggi autorizzati sono ben più che sufficienti per tale fabbisogno».
«La zona in questione – continuano i senatori del Pd - è già sottoposta ad una fortissima pressione per la presenza di cave, cementifici e attività di betonaggio, nonché di vari siti per i rifiuti tra cui una discarica di rifiuti urbani dell'Amiu al servizio dell'Ato Bari1, attualmente in esercizio e autorizzata per una capacità di circa 3.500.000 tonnellate. A ciò si aggiunga che in base alle deliberazioni della giunta regionale ad oggi esistono nella Regione Puglia volumetrie autorizzate per discariche di rifiuti speciali pari a oltre 15 milioni di metri cubi, cioè più della totalità dei rifiuti speciali smaltiti in tutta Italia nell'arco di un anno. Il ministro Prestigiacomo deve sospendere l'iter autorizzativo del progetto Ekobat in attesa di verificare se sia compatibile con le necessarie garanzie ambientali, geologiche, idrogeologiche e sanitarie e, soprattutto se sia congruente con il fabbisogno della Regione Puglia, visto che gli impianti ad oggi autorizzati sono ben più che sufficienti per tale fabbisogno».