Vaccini in Puglia: verifiche dei Nas anche a Trani per casi sospetti su dosi a persone fuori lista
Sarebbero stati vaccinati nella Bat cinque insegnanti, un appartenente alle forze dell'ordine e un soggetto 'di interesse istituzionale'
martedì 12 gennaio 2021
12.02
I carabinieri del Nas stanno verificando che in Puglia i vaccini anti Covid siano somministrati solo alle persone inserite nell'elenco dei soggetti prioritari come stabilito dal Piano strategico nazionale - cioè gli operatori sanitari e sociosanitari, gli ospiti delle Rsa e gli addetti a servizi che prevedono il contatto con i pazienti - e non a persone fuori lista come emerso in alcuni casi nelle Asl Barletta-Andria-Trani (BAT), di Brindisi e di Bari. Al momento - come si apprende da Ansa.it - né la Procura di Bari né quella di Trani hanno ricevuto denunce su episodi anomali nella somministrazione del vaccino.
A segnalare anomalie a Brindisi è stato il presidente dell'Ordine dei medici che ha puntato il dito contro la vaccinazione di alcuni colleghi in pensione e le loro mogli: una ventina di casi in tutto. Nella Asl BAT - si apprende ancora da Ansa - sarebbero stati invece vaccinati cinque insegnanti, un appartenente alle forze dell'ordine (la Questura ha aperto una indagine interna) e un soggetto 'di interesse istituzionale'. A Bari ci sarebbero anche cento giovanissimi studenti del corso di laurea in scienze infermieristiche che però sarebbero tirocinanti e quindi in diritto di ricevere il vaccino. Nel caso delle forze dell'Ordine, si tratterebbe di operatori in servizio nei Pronto soccorso e nell'ospedale 'da campo' di Barletta. Gli insegnanti in questione, invece, farebbero lezione negli ospedali.
A segnalare anomalie a Brindisi è stato il presidente dell'Ordine dei medici che ha puntato il dito contro la vaccinazione di alcuni colleghi in pensione e le loro mogli: una ventina di casi in tutto. Nella Asl BAT - si apprende ancora da Ansa - sarebbero stati invece vaccinati cinque insegnanti, un appartenente alle forze dell'ordine (la Questura ha aperto una indagine interna) e un soggetto 'di interesse istituzionale'. A Bari ci sarebbero anche cento giovanissimi studenti del corso di laurea in scienze infermieristiche che però sarebbero tirocinanti e quindi in diritto di ricevere il vaccino. Nel caso delle forze dell'Ordine, si tratterebbe di operatori in servizio nei Pronto soccorso e nell'ospedale 'da campo' di Barletta. Gli insegnanti in questione, invece, farebbero lezione negli ospedali.