Vendere l'AMET?
Ferrante, Socialisti Uniti: «Ed i grandi progetti di rilancio aziendale?»
giovedì 15 novembre 2007
«Purtroppo non è una provocazione ma, stando all'evoluzione dei comunicati stampa del proponente e del sindaco, un siparietto concertato con lo scopo di aprire un dibattito sulla vendita dell'amet. Ho l'impressione che però non si voglia aprire un vero dibattito, ma solamente abituare i cittadini all'idea di privarsi dell'ex gioiello di famiglia. Il centrodestra locale dopo avere affossato l'amet ora la vuole vendere?
Ed i grandi progetti di rilancio aziendale a cui il management amet ci ha abituato in questi anni tipo il catamarano, l'inceneritore(il suo ultimo presidente prima delle dimissioni ne parlava sempre più insistentemente) e l'operazione (a perdere) dell'elgasud che fine hanno fatto? Evidentemente era solo fumo negli occhi per i cittadini per nascondere una incapacità amministrativa sempre più accentuata. Il fatto che l'amet operi, a differenza del passato, in un mercato liberalizzato non accade da oggi, ma da diversi anni; quindi la mancanza di redditività dell'azienda ed i bilanci in rosso sono fatti notori da tempo.
Poi per trovare acquirenti, con un'azienda in perdita ed il suo unico socio(il Comune) con la improcrastinabile esigenza di fare cassa, bisognerebbe procedere ad una vera e propria svendita. Ma perché gli illustri esponenti di quest'Amministrazione si ricordano solo oggi che ci sono "Gestione carente, niente utili, tariffe non vantaggiose"? Forse perché quell'aborto di manovra finanziaria appena varata è ritenuta già fallimentare? Ma i cittadini Tranesi hanno votato degli amministratori o dei commissari liquidatori? La favoletta del tiranno Trovato che ha devastato la città in soli 8 mesi non regge più da tempo e quel "possiamo discuterne" del Sindaco ha tutto il sapore dell'imbarazzante difficoltà in cui versa chi ha sempre detto che era tutto a posto ed oggi non sa più che dire alla città.»
Avv. Fabrizio Ferrante
Consigliere Comunale Socialisti Uniti
Ed i grandi progetti di rilancio aziendale a cui il management amet ci ha abituato in questi anni tipo il catamarano, l'inceneritore(il suo ultimo presidente prima delle dimissioni ne parlava sempre più insistentemente) e l'operazione (a perdere) dell'elgasud che fine hanno fatto? Evidentemente era solo fumo negli occhi per i cittadini per nascondere una incapacità amministrativa sempre più accentuata. Il fatto che l'amet operi, a differenza del passato, in un mercato liberalizzato non accade da oggi, ma da diversi anni; quindi la mancanza di redditività dell'azienda ed i bilanci in rosso sono fatti notori da tempo.
Poi per trovare acquirenti, con un'azienda in perdita ed il suo unico socio(il Comune) con la improcrastinabile esigenza di fare cassa, bisognerebbe procedere ad una vera e propria svendita. Ma perché gli illustri esponenti di quest'Amministrazione si ricordano solo oggi che ci sono "Gestione carente, niente utili, tariffe non vantaggiose"? Forse perché quell'aborto di manovra finanziaria appena varata è ritenuta già fallimentare? Ma i cittadini Tranesi hanno votato degli amministratori o dei commissari liquidatori? La favoletta del tiranno Trovato che ha devastato la città in soli 8 mesi non regge più da tempo e quel "possiamo discuterne" del Sindaco ha tutto il sapore dell'imbarazzante difficoltà in cui versa chi ha sempre detto che era tutto a posto ed oggi non sa più che dire alla città.»
Avv. Fabrizio Ferrante
Consigliere Comunale Socialisti Uniti