Vendita di AMET. Il Sindaco: «possiamo discuterne»
Visibelli: «Gestione carente, niente utili, tariffe non vataggiose»
mercoledì 14 novembre 2007
Questa mattina Traniweb ha pubblicato un'intervista all'Assessore dott. Roberto Visibelli nella quale si è parlato anche di AMET. Approfondiamo l'argomento con la pubblicazione della nota dell'Assessore Visibelli, indirizzata al Sindaco, sul futuro di AMET S.p.A. :
«Quando un secolo fa, gli Amministratori della Città di Trani, decisero di avvalersi della legge 29/03/1903, n° 103, deliberando la municipalizzazione del servizio di illuminazione e creando l'Azienda Elettrica Municipale (ora AMET spa), si ispirarono ad alcune ragioni esplicitate nella Relazione della Giunta per il Consiglio Comunale del 10.04.1905: il vantaggio di provvedere all'illuminazione elettrica, evitando un monopolio (privato) dannoso al pubblico ed ai privati; la possibilità di gestire il servizio meglio dei privati, assicurando il miglioramento dei servizi ed i perfezionamenti tecnici, non avendo necessità di distribuire dividendi in denaro; assicurare, con la municipalizzazione del servizio, la riduzione del prezzo dell'energia.
Orbene, stante la situazione attuale, sembra che di tali nobili propositi non vi sia rimasta più traccia: i bilanci AMET spa, lungi dal produrre utili, chiudendo talvolta in perdita; la gestione aziendale è tecnicamente carente, tanto che, a quanto mi risulterebbe, su un organico complessivo di circa 50 unità, vi sono solo 7 tecnici, 13 elettricisti e circa 30 unità amministrative (caso più unico che raro di società industriale con numero di impiegati ben maggiore del numero di tecnici ed operai!!);
Le tariffe offerte alle diverse utenze non sono affatto vantaggiose, tant'è che gran parte dell'utenza industriale sta migrando verso altri operatori (fra i quali la ... Società a partecipazione minoritaria della stessa AMET spa) e si prospetta, con l'ingresso di altri operatori nel settore delle utenze domestiche, analoga migrazione di queste ultime. Tutto ciò premesso, lo scrivente Assessore si chiede e, sommessamente, Vi chiede se non sia il caso, prima che si arrivi ad una situazione di crisi vera e propria, di valutare la possibilità di alienare, per mezzo di una procedura ad evidenza pubblica, AMET spa (eventualmente separando i due rami d'azienda, elettricità e trasporti), in modo da ottenere due scopi: l'incameramento di denaro da parte del Comune di Trani (a fronte di molto probabili esborsi futuri per ripianare le perdite che AMET spa potrebbe subire, per effetto della riduzione del parco utenti); il rilancio, mediante ingresso di nuovi capitali, nonché di un nuovo management, della stessa AMET spa (con benefici per gli utenti).
Del resto l'avvenuta liberalizzazione del settore, pone al riparo l'utenza da nefasti effetti monopolistici, qualora mal gestiti da un soggetto privato. Resta inoltre da evidenziare la possibilità, per il Comune di Trani, di mantenere la proprietà di quegli immobili AMET, non strettamente necessari alla gestione aziendale (in primis il complesso di P.za Plebiscito), da destinarsi ad altra attività di pubblico interesse.»
Per concludere, ecco la replica del sindaco Tarantini: «Ho scritto questa nota – spunto di riflessione» ha dichiarato Visibelli «perché, in un contesto di alienazioni immobiliari, non mi spiego i motivi per cui non si possano valutare altre soluzioni. Sia in qualità di ex amministratore AMET e sia rileggendo gli atti che circa 100 anni fa determinarono la creazione dell'azienda elettrica, mi sono chiesto se aveva ancor ragion di essere un'AMET, Azienda, giova evidenziarlo, posseduta al 100% dal Comune di Trani, con bilanci in difficoltà».
Il Sindaco di Trani, dott. Giuseppe Tarantini ha replicato: «Politicamente dovremo approfondire la proposta. Il dibattito è aperto!».
Orbene, stante la situazione attuale, sembra che di tali nobili propositi non vi sia rimasta più traccia: i bilanci AMET spa, lungi dal produrre utili, chiudendo talvolta in perdita; la gestione aziendale è tecnicamente carente, tanto che, a quanto mi risulterebbe, su un organico complessivo di circa 50 unità, vi sono solo 7 tecnici, 13 elettricisti e circa 30 unità amministrative (caso più unico che raro di società industriale con numero di impiegati ben maggiore del numero di tecnici ed operai!!);
Le tariffe offerte alle diverse utenze non sono affatto vantaggiose, tant'è che gran parte dell'utenza industriale sta migrando verso altri operatori (fra i quali la ... Società a partecipazione minoritaria della stessa AMET spa) e si prospetta, con l'ingresso di altri operatori nel settore delle utenze domestiche, analoga migrazione di queste ultime. Tutto ciò premesso, lo scrivente Assessore si chiede e, sommessamente, Vi chiede se non sia il caso, prima che si arrivi ad una situazione di crisi vera e propria, di valutare la possibilità di alienare, per mezzo di una procedura ad evidenza pubblica, AMET spa (eventualmente separando i due rami d'azienda, elettricità e trasporti), in modo da ottenere due scopi: l'incameramento di denaro da parte del Comune di Trani (a fronte di molto probabili esborsi futuri per ripianare le perdite che AMET spa potrebbe subire, per effetto della riduzione del parco utenti); il rilancio, mediante ingresso di nuovi capitali, nonché di un nuovo management, della stessa AMET spa (con benefici per gli utenti).
Del resto l'avvenuta liberalizzazione del settore, pone al riparo l'utenza da nefasti effetti monopolistici, qualora mal gestiti da un soggetto privato. Resta inoltre da evidenziare la possibilità, per il Comune di Trani, di mantenere la proprietà di quegli immobili AMET, non strettamente necessari alla gestione aziendale (in primis il complesso di P.za Plebiscito), da destinarsi ad altra attività di pubblico interesse.»
Per concludere, ecco la replica del sindaco Tarantini: «Ho scritto questa nota – spunto di riflessione» ha dichiarato Visibelli «perché, in un contesto di alienazioni immobiliari, non mi spiego i motivi per cui non si possano valutare altre soluzioni. Sia in qualità di ex amministratore AMET e sia rileggendo gli atti che circa 100 anni fa determinarono la creazione dell'azienda elettrica, mi sono chiesto se aveva ancor ragion di essere un'AMET, Azienda, giova evidenziarlo, posseduta al 100% dal Comune di Trani, con bilanci in difficoltà».
Il Sindaco di Trani, dott. Giuseppe Tarantini ha replicato: «Politicamente dovremo approfondire la proposta. Il dibattito è aperto!».