Ventola viene a parlare di Provincia, Trani lo ignora
Pochi intimi in piazza Teatro. Il presidente rincara la dose: «Aboliamo le Regioni»
martedì 11 settembre 2012
10.29
Agorà a Trani, un flop. Come buona tradizione, i tranesi hanno mostrato totale indifferenza all'appuntamento organizzato in piazza Teatro dalla Provincia di Barletta Andria Trani per discutere sull'utilità o meno della Bat.
Se ad Andria e Barletta l'incontro col presidente Francesco Ventola era stato seguito da molta gente con toni di discussione e confronto in alcuni casi accesi, a Trani invece seduti sugli sgabelli c'erano quattro gatti, per lo più politici o frequentatori dei partiti. Di gente, di popolo, poco o nulla. Peccato perché la presenza di Ventola a Trani poteva essere l'occasione per manifestare impressioni, muovere critiche, conoscere, approfondire.
Nonostante la pressoché totale assenza di contradditorio, Ventola ha affrontato, con il giornalista Francesco Rossi, il cuore del problema: «In Italia ci sono 8000 Enti che potrebbero essere tagliati, invece si è deciso di colpire qualche Provincia qua e la. Avrei capito se si fosse optato per l'abolizione di tutte le Province italiane, ma questa decisione assunta dal governo è totalmente incostituzionale e cercheremo di dimostrarlo nel prossimo mese in tutte le sedi possibili». Ventola ha poi rilanciato la sua proposta: via le Regioni. «In Italia, caso raro, ci sono di due Istituzioni che legiferano e spesso in contrasto tra loro. Questo è uno spreco. Le Province vanno riempite di ulteriori contenuti, non vanno soppresse. I tagli andrebbero fatti altrove».
Unica voce fuori da un coro soft, quella di un ciclista, transitato da piazza Teatro durante l'incontro. Il suo «Ué magnaroun», rivolto all'intera platea, rimane l'unica nota di colore e contrasto ad un evento che avrebbe meritato ben altra partecipazione.
Se ad Andria e Barletta l'incontro col presidente Francesco Ventola era stato seguito da molta gente con toni di discussione e confronto in alcuni casi accesi, a Trani invece seduti sugli sgabelli c'erano quattro gatti, per lo più politici o frequentatori dei partiti. Di gente, di popolo, poco o nulla. Peccato perché la presenza di Ventola a Trani poteva essere l'occasione per manifestare impressioni, muovere critiche, conoscere, approfondire.
Nonostante la pressoché totale assenza di contradditorio, Ventola ha affrontato, con il giornalista Francesco Rossi, il cuore del problema: «In Italia ci sono 8000 Enti che potrebbero essere tagliati, invece si è deciso di colpire qualche Provincia qua e la. Avrei capito se si fosse optato per l'abolizione di tutte le Province italiane, ma questa decisione assunta dal governo è totalmente incostituzionale e cercheremo di dimostrarlo nel prossimo mese in tutte le sedi possibili». Ventola ha poi rilanciato la sua proposta: via le Regioni. «In Italia, caso raro, ci sono di due Istituzioni che legiferano e spesso in contrasto tra loro. Questo è uno spreco. Le Province vanno riempite di ulteriori contenuti, non vanno soppresse. I tagli andrebbero fatti altrove».
Unica voce fuori da un coro soft, quella di un ciclista, transitato da piazza Teatro durante l'incontro. Il suo «Ué magnaroun», rivolto all'intera platea, rimane l'unica nota di colore e contrasto ad un evento che avrebbe meritato ben altra partecipazione.