Verde pubblico, dopo il taglio di alberi secolari Pro Natura chiede spiegazioni
Inviata una lettera al sindaco per i pini abbattuti e non solo
venerdì 24 agosto 2018
0.13
«Uno degli elementi più importanti per il miglioramento della qualità della vita nelle città, è senza dubbio il verde urbano. Non si tratta soltanto di un patrimonio materiale, ma anche di un patrimonio di cultura e di storia di un'intera città, che non solo deve essere salvaguardato, ma che deve crescere di anno in anno sia in termini di dimensione che di qualità. Riteniamo che un'Amministrazione comunale, attenta al patrimonio storico e culturale della città, nonché ai bisogni dei suoi cittadini, debba affrontare il problema del verde urbano, non in maniera empirica, ma secondo un'attenta pianificazione del proprio territorio che veda la questione del verde non come problema di secondaria importanza, ma come una risorsa, anche economica, per la città». Lo affermava nel 2004 il Capogruppo dei Verdi, avv. Michele di Gregorio, che continuava così: «In quest'ottica, l'abbattimento degli alberi, soprattutto di quelli maturi e secolari, dovrebbe avvenire solo in casi estremi, laddove non si possa intervenire in altro modo, e dovrebbe prevedere l'immediata sostituzione con esemplari da reimpiantare nella stessa area». Queste parole, scritte in un'interrogazione consiliare, sono ancora di stretta attualità.
IL CATASTO DEGLI ALBERI
Nel frattempo le "Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani", entrate in vigore a gennaio 2013, hanno stabilito che ogni primo cittadino italiano, alla fine del mandato, dovrebbe rendere pubblico il bilancio arboreo della città e dare conto di alberi secolari e storici, alberi abbattuti e alberi di nuova piantumazione con l'introduzione del "catasto" degli alberi. Ed allora abbiamo qual è l'orientamento dell'Amministrazione Bottaro? Lo abbiamo chiesto in una lettera, esprimendo la nostra preoccupazione per la sorte degli alberi in via Malcangi, dopo il recente taglio di alcuni esemplari maestosi.
LA MOBILITA' INSOSTENIBILE
A dirla tutta, se si percorre questa via, oltre allo spettacolo desolante dei tronchi mozzati, ci sono aiuole prive di alberi ma piene di erbacce, cipressi agonizzanti, alberi su cui non viene effettuata alcuna manutenzione e profonde buche transennate, marciapiedi impraticabili, che per lunghi tratti rendono proibitivo il transito pedonale. Non meno problematica è la mobilità in zona Capirro, ove insiste una pista ciclabile dissestata e perennemente invasa da aghi di pino, a testimonianza di una scarsa manutenzione. Ed allora ci chiediamo quali siano le motivazioni che hanno indotto ad abbattere i pini in via Malcangi. Potrà mai un giovane esemplare sostituire un albero ad alto fusto? Per questo abbiamo chiesto di visionare la perizia tecnica, stilata a giustificazione dei suddetti abbattimenti e di conoscere quali siano gli interventi che l'Amministrazione intende realizzare per rimpiazzare gli esemplari abbattuti e riempire le aiuole vuote.
Abbiamo chiesto, inoltre, di eseguire le potature a regola d'arte, evitando capitozzature che infliggono ferite e mutilazioni deleterie per la stessa sopravvivenza della pianta. Se le potature non rispondono a criteri botanici ben precisi ne consegue la perdita del naturale portamento della specie, danno estetico e aumento del rischio di attacchi di malattie fungine, se non addirittura il rischio di caduta dell'albero.
IL BILANCIO ARBOREO
Riteniamo che l'attività di manutenzione "straordinaria" degli alberi ad alto fusto presenti nel territorio comunale debba cedere il passo ad una gestione ordinaria del verde pubblico. Alla luce della normativa vigente, per salvaguardare il patrimonio arboreo della città, ma anche garantire la sicurezza dei cittadini che frequentano gli spazi pubblici, è necessario dotarsi di un Regolamento del Verde, con annesso elenco di specie arboree e arbustive, affinché si possano programmare interventi di manutenzione ordinaria. Nella speranza che domani si possa percorrere via Malcangi a piedi, ma anche la pista ciclabile di Via Martiri di Palermo, senza rischiare la propria incolumità.
Pro Natura Bisceglie / Trani - Gruppo R.A.P.
IL CATASTO DEGLI ALBERI
Nel frattempo le "Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani", entrate in vigore a gennaio 2013, hanno stabilito che ogni primo cittadino italiano, alla fine del mandato, dovrebbe rendere pubblico il bilancio arboreo della città e dare conto di alberi secolari e storici, alberi abbattuti e alberi di nuova piantumazione con l'introduzione del "catasto" degli alberi. Ed allora abbiamo qual è l'orientamento dell'Amministrazione Bottaro? Lo abbiamo chiesto in una lettera, esprimendo la nostra preoccupazione per la sorte degli alberi in via Malcangi, dopo il recente taglio di alcuni esemplari maestosi.
LA MOBILITA' INSOSTENIBILE
A dirla tutta, se si percorre questa via, oltre allo spettacolo desolante dei tronchi mozzati, ci sono aiuole prive di alberi ma piene di erbacce, cipressi agonizzanti, alberi su cui non viene effettuata alcuna manutenzione e profonde buche transennate, marciapiedi impraticabili, che per lunghi tratti rendono proibitivo il transito pedonale. Non meno problematica è la mobilità in zona Capirro, ove insiste una pista ciclabile dissestata e perennemente invasa da aghi di pino, a testimonianza di una scarsa manutenzione. Ed allora ci chiediamo quali siano le motivazioni che hanno indotto ad abbattere i pini in via Malcangi. Potrà mai un giovane esemplare sostituire un albero ad alto fusto? Per questo abbiamo chiesto di visionare la perizia tecnica, stilata a giustificazione dei suddetti abbattimenti e di conoscere quali siano gli interventi che l'Amministrazione intende realizzare per rimpiazzare gli esemplari abbattuti e riempire le aiuole vuote.
Abbiamo chiesto, inoltre, di eseguire le potature a regola d'arte, evitando capitozzature che infliggono ferite e mutilazioni deleterie per la stessa sopravvivenza della pianta. Se le potature non rispondono a criteri botanici ben precisi ne consegue la perdita del naturale portamento della specie, danno estetico e aumento del rischio di attacchi di malattie fungine, se non addirittura il rischio di caduta dell'albero.
IL BILANCIO ARBOREO
Riteniamo che l'attività di manutenzione "straordinaria" degli alberi ad alto fusto presenti nel territorio comunale debba cedere il passo ad una gestione ordinaria del verde pubblico. Alla luce della normativa vigente, per salvaguardare il patrimonio arboreo della città, ma anche garantire la sicurezza dei cittadini che frequentano gli spazi pubblici, è necessario dotarsi di un Regolamento del Verde, con annesso elenco di specie arboree e arbustive, affinché si possano programmare interventi di manutenzione ordinaria. Nella speranza che domani si possa percorrere via Malcangi a piedi, ma anche la pista ciclabile di Via Martiri di Palermo, senza rischiare la propria incolumità.
Pro Natura Bisceglie / Trani - Gruppo R.A.P.