Versione su Berlusconi: il rapporto del Ministero

«Disposto un nuovo accertamento ispettivo, contenuto inaccettabile in sede didattica»

venerdì 22 gennaio 2010
Il rapporto del Ministero dell'Istruzione sul caso della versione di latino su Berlusconi fatta tradurre nel liceo scientifico Vecchi di Trani tuona contro la scelta della professoressa Angela Di Nanni. Sebbene l'ispettore incaricato di redigere un dossier sulla vicenda abbia proposto l'archiviazione del caso, il Ministero la pensa diversamente e decide di disporre un nuovo e più approfondito accertamento ispettivo, stavolta affidato al coordinatore nazionale degli ispettori del Ministero dell'istruzione, per acquisire ulteriori elementi di valutazione dell'episodio. Questo perché «l'argomento della versione e lo stesso titolo del brano si prestano oggettivamente, al di là della buona fede dell'insegnate, a strumentali interpretazioni politiche ed a giudizi di valore di merito inaccettabili in sede didattica, tanto più se riferibili ad una delle più alte cariche istituzionali dello Stato».

Ecco, di seguito, il rapporto del Ministero:

«In relazione alle notizie di stampa concernenti la vicenda della versione di latino, proposta dalla docente titolare, agli studenti della III C del liceo scientifico di Trani, il Ministero ha interessato il direttore generale dell'ufficio scolastico regionale per la Puglia, chiedendo di far conoscere, con urgenza, previ opportuni accertamenti, tutti gli elementi conoscitivi sulla questione oggetto dell'articolo stesso, anche con riferimento agli eventuali provvedimenti adottati. Il predetto direttore generale ha subito provveduto a richiedere dettagliata relazione al dirigente scolastico del liceo scientifico in questione ed ha disposto, nel contempo, visita ispettiva.

Dalla relazione del dirigente scolastico risulta che il passo non è stato creato né scritto dalla docente, bensì tratto dal quotidiano telematico specialistico Ephemeris, consultabile su internet e completamente redatto in lingua latina, nel quale sono riportate notizie di attualità oltre ad articoli sui temi di cultura generale. Nella relazione, il dirigente scolastico rileva che la scelta del brano, che riportava la notizia della pronuncia della Corte costituzionale, è stata operata perché il brano stesso è stato ritenuto coerente con lo studio condotto in classe in quel periodo, concernente l'argomento delle leggi romane, delle XII tavole, unitamente alla personalità giuridica di Cicerone. L'estrapolazione di brani dal sito indicato rappresenta una consueta metodologia didattica, esplicitata dalla docente già in sede di programmazione didattica ed attuata in precedenti unità didattiche, al fine di motivare la classe all'apprendimento delle strutture linguistiche latine, alternando alla lettura e traduzione di testi classici, brani scritti in latino moderno su notizie di attualità.

Tutto questo veniva comunicato a questo Ministero dal direttore generale in attesa degli esiti ispettivi in corso. In data 20 novembre scorso, è pervenuta al Ministero la relazione conclusiva redatta dall'ispettore, incaricato in data 1 novembre. L'ispettore ha acquisito la relazione del dirigente scolastico, la documentazione della classe concernente il registro e la programmazione didattica agli atti, le dichiarazioni di alcuni studenti e della docente stessa, una dichiarazione del presidente del consiglio di istituto e dei genitori degli alunni della classe III C, oltre ad ulteriori articoli di cronaca locale sulla vicenda.

Dalla relazione ispettiva risulta che, in data 19 ottobre 2009, la professoressa di latino ha registrato quale argomento della lezione la traduzione in classe di Silvius Berlusconis ante judices vocabitur tratta dal sito Ephemeris, che il metodo didattico adottato trova la piena condivisione di studenti e genitori, che non si è trattato di un episodio scolastico ideologicamente orientato ed inoltre che l'attività didattica d'attualizzazione del latino è svolto dalla docente in buona fede al fine di interessare gli alunni alla specifica disciplina e promuoverne rendimenti maggiormente positivi, anche attraverso lo sviluppo di competenze tecnologiche e di uso di internet. L'ispettore, sulla base della ricostruzione dei fatti, corredata da ampia documentazione acquisita e da dichiarazioni delle varie componenti scolastiche, nonché dallo stato di servizio della docente, conclude con la proposta di archiviazione del caso.

Tuttavia, le conclusioni dell'ispettore non appaiono condivisibili, in particolare dove l'ispettore afferma che non si è trattato di un episodio scolastico ideologicamente orientato. In realtà, l'argomento e lo stesso titolo del brano scelto si prestano oggettivamente, al di là della buona fede dell'insegnate, a strumentali interpretazioni politiche ed a giudizi di valore di merito inaccettabili in sede didattica, tanto più se riferibili ad una delle più alte cariche istituzionali dello Stato. Del resto, l'episodio si è svolto proprio nei giorni in cui la vicenda richiamata era oggetto di accese contrapposizioni politiche e giornalistiche.

Suscita, inoltre, forti perplessità il metodo sistematicamente seguito dall'insegnante di non attingere, per le esercitazioni e le prove di traduzione, a testi classici originali, seppure di difficoltà graduale rispetto alla capacità degli alunni, considerato che l'insegnamento della lingua latina è finalizzato ad assicurare il possesso dello strumento privilegiato d'accesso alla conoscenza della cultura latina.

Per le supposte considerazioni, si è quindi disposto un nuovo, più approfondito, accertamento ispettivo, affidato al coordinatore nazionale degli ispettori del Ministero dell'istruzione, anche in relazione alla specifica esperienza professionale dallo stesso maturato sull'argomento della lingua e della letteratura latina. In tal modo si potranno acquisire elementi ulteriore di valutazione dell'episodio al di fuori di condizionamenti di contrasto».

Il Ministro