Verso le elezioni, interviene la Chiesa

In un documento l'appello a candidati ed elettori

lunedì 25 maggio 2009
Pubblichiamo il testo integrale di un documento della "Commissione diocesana per la pastorale sociale, lavoro, giustizia e pace, salvaguardia del creato", diretta da Don Franco Lorusso, quale "proprio contributo di idee, al fine di sollecitare la riflessione pubblica sul alcune tematiche fondamentali per la convivenza civile, in occasione delle prossime elezioni politiche":

«La Commissione diocesana pastorale sociale, lavoro, giustizia e pace, salvaguardia del creato, in occasione delle elezioni provinciali, vuole fornire un proprio contributo di idee, al fine di sollecitare la riflessione pubblica su alcune tematiche fondamentali per la convivenza civile. Preliminarmente si constata la diffusione di una strisciante tendenza all'astensionismo in un elettorato ormai disilluso, nauseato e stanco di assistere a numerosi atti di ‘malpolitica'; la sfiducia nella capacità dei politici di contribuire alla costruzione di una Provincia a misura d'uomo può scadere facilmente nel qualunquismo e nel disinteresse per la gestione della cosa pubblica.
A questo proposito, tuttavia, va richiamato con forza l'articolo 48 della Costituzione, in cui si sancisce che il voto è un ‘dovere civico'; ne consegue che ogni cittadino -di fronte al malcostume politico- deve avvertire il dovere di recarsi alle urne, per eleggere democraticamente coloro che avranno il compito di ‘fondare' e costruire la Provincia B.A.T.. Non va poi dimenticato che il pluralismo politico dei cattolici è un dato oramai acquisito non soltanto in via di fatto, ma anche in via di principio in virtù dell'insegnamento del Concilio Vaticano II° (Gaudium et Spes par. 75, lettera l); tuttavia, i cattolici, anche se votano per partiti diversi, non sono esonerati dal dovere di valutare responsabilmente i singoli programmi e candidati, al fine di giudicarne la maggiore o minore coerenza con i propri valori ideali e con il magistero sociale della Chiesa. Perciò, si indicano alcuni criteri ritenuti decisivi, per giudicare i programmi e scegliere i candidati delle diverse formazioni politiche in campo. I PROGRAMMI

Ciascun elettore è sollecitato a conoscere e valutare i programmi elettorali delle diverse formazioni politiche, verificando in particolare: se contengono progetti unificanti per i Comuni del territorio, evitando di soddisfare interessi particolari e di perpetuare ancora quel deleterio campanilismo, che ha caratterizzato per anni il dibattito -ad esempio- sull'individuazione della sede dei vari organi e uffici provinciali e che ha visto alcune città l'un contro l'altra armata; Se prevedono gli strumenti di partecipazione dei cittadini (referendum, consulte, etc..) e la nomina del difensore civico (il grande sconosciuto presso le nostre comunità!), al fine di restituire dignità e autonomia alla società civile (Centesimus Annus, par. 46) chiamata direttamente ad adottare -sulle problematiche più rilevanti- decisioni vincolanti per chi amministra la cosa pubblica, favorendo così l'impianto di una compiuta ‘democrazia deliberativa' o ‘inclusiva' secondo le indicazioni emerse durante la Settimana Sociale dei Cattolici tenutasi a Pistoia/Pisa nei giorni 18-21 ottobre 2007; Se offrono adeguate indicazioni volte ad affrontare le sfide e le responsabilità, che la neoriforma sul federalismo fiscale -da attuarsi nei prossimi anni- porrà anche alla nostra comunità; Se delineano politiche d'inclusione sociale, al fine di non respingere i poveri, i carcerati e gli immigrati sulle strade della fame, dell'emarginazione e della morte; non si dimentichi che sul territorio della Provincia B.A.T. insistono ben quattro Istituti Penitenziari (2 a Trani, 1 a Trinitapoli e 1 a Spinazzola) e che storicamente la Puglia è stata sempre una regione ponte tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud; Se affrontano seriamente la questione ambientale, risolvendo in maniera trasparente il problema delle discariche mediante decisioni prese di concerto con gli enti coinvolti, dopo aver raccolto la volontà popolare mediante l'attivazione di strumenti propri della cd. democrazia deliberativa; Se mirano a valorizzare le potenzialità del Parco dell'Alta Murgia, i prodotti tipici, i beni artistici e monumentali del territorio.

LA SCELTA DEGLI ELETTI

Ciascuno di noi è sollecitato a recuperare la capacità di indignarsi di fronte a proclami e atteggiamenti di alcuni politici, che contrastano con i valori costituzionali su cui si regge la convivenza civile: rispetto per ogni persona, solidarietà, legalità e pluralismo.

Pertanto, s'invita l'elettore ad esprimere il proprio voto sulla base dei seguenti criteri: dovere di informarsi sulla storia personale dei candidati, al fine di verificarne la competenza, l'affidabilità, l'onestà e la coerenza sul piano privato e pubblico. Non si possono votare candidati, che proclamano in pubblico valori e principi regolarmente disattesi nel privato! Non si possono votare candidati, che cambiano casacca ad ogni stagione, migrando da una formazione politica ad un'altra! Non si possono votare candidati con pendenze giudiziarie penali!

Votare soltanto quei candidati ritenuti in coscienza capaci di affrontare le sfide della nuova provincia secondo i principi del bene comune, della solidarietà e dell'accoglienza degli ultimi, nonché mediante interventi improntati alla coerenza e al rispetto della legge. Votare soltanto quei candidati, che dichiarano in modo trasparente la provenienza delle risorse economiche utilizzate in campagna elettorale e che -una volta eletti- s'impegnano a non creare privilegi di ‘casta' in proprio favore. Non cedere alle lusinghe e alle promesse più o meno interessate, che i candidati dovessero eventualmente propinare agli elettori socialmente e culturalmente più deboli.

Gli elettori e gli eletti sono stimolati ad effettuare scelte oculate e lungimiranti, perché i prossimi sono anni "costituenti" per la neonata Provincia; da qui nasce l'esigenza che tutte le forze politiche di maggioranza e di minoranza dialoghino seriamente e perseguano il bene comune, offrendo contributi costruttivi e validi per edificare su basi solide il nuovo Ente locale.»