Vertenza Franzoni, «E' passato un altro anno senza soluzioni»

Il segretario della Uil ripercorre le tappe recenti della vicenda

martedì 29 dicembre 2009
«E' passato un altro anno e purtroppo non abbiamo ancora soluzioni, per la vertenza Franzoni Filati vi sono solo speranze. Crediamo sia importante puntualizzare poiché in molti dei protagonisti vi è il tentativo di rimuovere le modalità di avvio di questa vicenda. E' bene quindi rispolverare la memoria per ricordare a tutti, anche a chi cerca l'oblio, da dove siamo partiti, dove siamo ed infine cosa vogliamo raggiungere. L'aver creduto alla Franzoni Filati sulla realizzazione di un ipermercato al posto dell'ex stabilimento di Trani, senza alcuna garanzia risarcitoria, è stato un errore fatale. Ancor di più lo è stato nel perseverare al crederci anche quando l'evidenza non consentiva speranze e tuttavia si tappezzava la città di Trani con manifesti decantanti la soluzione occupazionale per i lavoratori ed la "gogna" politica per la UILTA che aveva avuto il torto di non voler credere a questo indirizzo.
Dopo un anno di CIGS per cessazione di attività, rimuovendo molto sedimento, con l'intervento della Regione Puglia (l'ex Assessore al Lavoro Prof. Marco Barbieri) con molta sofferenza abbiamo deciso di partecipare ad un accordo che sanciva la possibilità (per noi iniziativa di soluzione prevalente) di ricercare soluzioni industriali. Questa condizione, con l'impegno profuso dall'Assessore Barbieri, consentì la presenza in scena di una proposta d'insediamento industriale. Il resto è storia recente. L'industriale locale ricercato dalla regione Puglia, si è ritirato e con estrema franchezza non abbiamo sufficienti elementi per capire quali siano stati i motivi del ritiro.
A quel punto abbiamo avvertito la responsabilità di far qualcosa poiché ritenevamo insufficiente partecipare ad un tavolo "dialettico" regionale. Ovviamente con quanto affermiamo non intendiamo sminuire il ruolo della Regione Puglia per quanto ha fatto sul ritiro delle "ultime lettere" di licenziamento (sinora i lavoratori ne hanno ricevuto tre) e la concessione della CIGS in deroga fino al 31 luglio 2010.

Per questo abbiamo attivato il Governo Nazionale, ottenendo un'attenzione che in genere non da a vertenze con un numero ridotto di lavoratori. Su questo percorso si sono scatenati gli scettici ed i contrari. Noi diciamo a costoro che dobbiamo fare tutto quello che è possibile ed anche l'impossibile per dare soluzione a questa vertenza. Per cui verificheremo con il nostro consueto metro gli impegni che il Governo Nazionale ha rilasciato a noi il giorno 26 novembre 2009 e che ha confermato attraverso il Dott. Castano (responsabile dell'ufficio vertenze del Ministero dello Sviluppo Economico e delle Attività Produttive) il 16 dicembre 2009.
Il 26 novembre 2009 il Sottosegretario On. Saglia ad una delegazione di lavoratori accompagnata dalla UILTA di Bari, dichiarò "Parlo in nome del Governo Nazionale poiché abbiamo deciso di attenzionare la vertenza Franzoni Filati di Trani. Gli abbiamo chiesto quindi di verificare i piani di sviluppo in Puglia di Alenia; Verificare le risorse disponibili sul nostro territorio rivenienti dalla Legge n°181 (Legge per le aree deindustrializzate); Contattare l'imprenditore locale che aveva abbandonato l'idea di insediarsi sull'ex stabilimento di Trani per capire se fosse stato possibile fargli riprendere l'interesse; Concedere ad una parte dei dipendenti ex Franzoni Filati la possibilità di essere occupati in un interessante investimento in corso in quel di Altamura; Di concertare con la Regione Puglia ogni azione al fine di evitare possibili distonie.

Questi punti sono stati confermati come impegno dei Governo nell'incontro del 16 dicembre 2009. Pertanto noi d'ora in avanti incalzeremo il Governo Nazionale affinché questo si tramuti in qualcosa di più concreto. Siamo convinti che si possa partire dal dover cogliere il punto che a nostro avviso è più "maturo", cioè l'inserimento di parte di lavoratori in quel progetto in corso ad Altamura ed un confronto serrato sulle risorse disponibili per il territorio della BAT riveniente dalla Legge n°181 per reindustrializzarlo. Questo confronto noi lo vogliamo conseguire attraverso il tavolo Nazionale con FEMCA CISL, FILTEA CGIL e UILTA UIL nazionali. Per altro il giorno 16 dicembre 2009 è stato da tutti unanimemente deciso che l'unico tavolo per la vertenza Franzoni Filati è quello Nazionale e non altri».

Segretario Responsabile UILTA-UIL di Bari Luigi Mesaroli