Via Andria, periferia dimenticata

“Dimenticati i bisogni dei cittadini: si pensa solo a incarichi e megaprogetti”

martedì 6 luglio 2004
"I problemi del quartiere di via Andria sono stati dimenticati: evidentemente il sindaco e l'amministrazione tra incarichi vari, termovalorizzatore, porto turistico e megaprogetti sono in altre faccende affaccendati". Il Comitato di quartiere "Via Andria" attacca il primo cittadino sull'assenza di progettualità per la periferia nord di Trani. E gli ricorda gli impegni non mantenuti. "Sono passati due mesi", evidenzia il presidente Mauro De Cillis, "dall'incontro a Palazzo di Città, ma non abbiamo ancora visto interventi concreti. Eppure avevamo sottoposto al sindaco numerose priorità: dalla realizzazione di un sovrappasso e di un sottovia pedonali e carrabili nella zona dell'ex passaggio a livello all'esecuzione di interventi urgenti o strutturali di manutenzione e bonifica nelle varie aree del quartiere (vedi ex pinetina di via Andria). Aveva promesso, inoltre, la presenza di un vigile di quartiere per la sicurezza degli abitanti. Il sindaco si era impegnato a dare positiva attuazione, in tempi rapidi, alle nostre sollecitazioni: purtroppo constatiamo che non è capace di far seguire i fatti ai numerosi proclami". "Avevamo chiesto anche una sede nel quartiere", prosegue De Cillis. "Mentre il sindaco si è limitato a prendere tempo, evidenziando la necessità di un censimento degli immobili, l'Ente Chiesa ci ha messo a disposizione gratuitamente l'impianto sportivo vicino all'ex passaggio a livello di via Andria per svolgervi attività ludiche per i ragazzi e di aggregazione per le famiglie". "Sulla realizzazione delle opere pubbliche nella zona del passaggio a livello, ormai tristemente nota come "Muro di Trani", rincara la dose il vicepresidente, Emilio Casiero, "il primo cittadino ci aveva promesso un incontro "ad horas" con l'Ufficio tecnico: è dal mese di aprile che siamo in attesa di una convocazione che non è mai avvenuta". "Alcuni degli interventi promessi", sottolinea il coordinatore Franco Laurora, "sono compresi nel piano triennale delle opere pubbliche: questo significa che l'amministrazione non solo non si preoccupa delle esigenze dei cittadini, ma che non riesce neppure a realizzare quanto previsto nel proprio programma di governo".