«Via San Giorgio, pedonale e carrabile solo per lo scarico»
Dopo il nostro articolo si apre il dibattito. Lettera in redazione
lunedì 2 novembre 2009
L'ultimo articolo di Traniweb sul futuro di via San Giorgio ha aperto ufficialmente il dibattito sul destino della strada: pedonale o a scorrimento veicolare? Il nostro portale, come sempre, apre ai lettori ed ai loro interventi. In redazione sono giunti tantissimi contributi da parte dei cittadini. Oggi pubblichiamo la prima lettera firmata.
«Gentilissimo direttore, sono un affezionato visitatore del vostro sito e volevo spendere due parole sui lavori in via San Giorgio a seguito degli articoli di questi giorni tra cui anche quelli inerenti i lavori di via San Martino. Sto seguendo con attenzione i lavori in via San Giorgio ma non per fare, come molti, critica a prescindere, ma perché sono letteralmente affascinato dal modo in cui vengono eseguiti i lavori. Un modo di lavorare scrupoloso, attento ai dettagli, per non parlare del materiale utilizzato. Nei giorni in cui l'impresa (di Trani) eseguiva il getto del calcestruzzo per il sottofondo delle basole, sono rimasto sbalordito nel vedere lo spessore di cemento che veniva messo e la quantità di ferro utilizzato per armare il cemento. L'impresa l'ha addirittura messo nei massetti dei marciapiedi dove non camminano certo le macchine o i mezzi pesanti, ma solo pedoni. Mai visto un lavoro così a Trani dove ci sono esempi di strade e marciapiedi che, dopo meno di un anno, cominciavano a cedere perche sotto c'era solo terra. L'altro giorno mi sono fermato vicino agli operai che posavano i mattoni di pietra sulla piazzetta ed ho visto un operaio che stava dividendo i mattoni buoni da quello lesionati. Mai vista una cosa del genere: in altri casi avrebbero messo anche la cioccolata a terra.
Detto questo, mi rivolgo a tutti i commercianti e residenti di via San Giorgio che continuano a ciarlare ed a lamentarsi solo del fatto che i lavori non finiscono. Sono tutti li a chiedersi se la strada sarà pronta per Natale, mai che uno dica "finalmente un lavoro fatto come Dio comanda", mai che un commerciante dica che, alla fine dei lavori, chi ne trarrà piu vantaggio saranno sopratutto i commercianti che si pregeranno di avere la loro attività in una strada bellissima. Tutto il contrario di quello che sta succedendo in via San Martino: uno scempio, solo che nessuno (tranne voi) ne parla perche sono strade meno frequentate o perché, forse, ci abita la povera gente. Nessuno se ne frega, mentre via san Giorgio è abitata da vip e negozi altrettanto vip. Ma invece di chiedere di non pagare le tasse per i mancati utili (non ci crederò mai) dicessero che il sabato e la domenica in quella strada è un piacere passeggiare.
Concludo con una proposta: l'amministrazione renda via san Giorgio strada pedonale e carrabile solo per le operazioni di carico e scarico dei commercianti. Gli esercenti vedranno come andranno meglio i loro affari: ma chi li vede i negozi se le macchine sono parcheggiate da un lato e dall'altro? Forsi i commercianti di via San Giorgio vogliono la strada carrabile perché sono abituati ad entrare nel loro negozio con la macchina e questo la dice lunga sul loro senso di città turistica e sul loro fiuto imprenditoriale. Ecco perche a Trani, difficilmente, cresceremo, perché non guardiamo mai oltre il nostro naso».
Lettera firmata
«Gentilissimo direttore, sono un affezionato visitatore del vostro sito e volevo spendere due parole sui lavori in via San Giorgio a seguito degli articoli di questi giorni tra cui anche quelli inerenti i lavori di via San Martino. Sto seguendo con attenzione i lavori in via San Giorgio ma non per fare, come molti, critica a prescindere, ma perché sono letteralmente affascinato dal modo in cui vengono eseguiti i lavori. Un modo di lavorare scrupoloso, attento ai dettagli, per non parlare del materiale utilizzato. Nei giorni in cui l'impresa (di Trani) eseguiva il getto del calcestruzzo per il sottofondo delle basole, sono rimasto sbalordito nel vedere lo spessore di cemento che veniva messo e la quantità di ferro utilizzato per armare il cemento. L'impresa l'ha addirittura messo nei massetti dei marciapiedi dove non camminano certo le macchine o i mezzi pesanti, ma solo pedoni. Mai visto un lavoro così a Trani dove ci sono esempi di strade e marciapiedi che, dopo meno di un anno, cominciavano a cedere perche sotto c'era solo terra. L'altro giorno mi sono fermato vicino agli operai che posavano i mattoni di pietra sulla piazzetta ed ho visto un operaio che stava dividendo i mattoni buoni da quello lesionati. Mai vista una cosa del genere: in altri casi avrebbero messo anche la cioccolata a terra.
Detto questo, mi rivolgo a tutti i commercianti e residenti di via San Giorgio che continuano a ciarlare ed a lamentarsi solo del fatto che i lavori non finiscono. Sono tutti li a chiedersi se la strada sarà pronta per Natale, mai che uno dica "finalmente un lavoro fatto come Dio comanda", mai che un commerciante dica che, alla fine dei lavori, chi ne trarrà piu vantaggio saranno sopratutto i commercianti che si pregeranno di avere la loro attività in una strada bellissima. Tutto il contrario di quello che sta succedendo in via San Martino: uno scempio, solo che nessuno (tranne voi) ne parla perche sono strade meno frequentate o perché, forse, ci abita la povera gente. Nessuno se ne frega, mentre via san Giorgio è abitata da vip e negozi altrettanto vip. Ma invece di chiedere di non pagare le tasse per i mancati utili (non ci crederò mai) dicessero che il sabato e la domenica in quella strada è un piacere passeggiare.
Concludo con una proposta: l'amministrazione renda via san Giorgio strada pedonale e carrabile solo per le operazioni di carico e scarico dei commercianti. Gli esercenti vedranno come andranno meglio i loro affari: ma chi li vede i negozi se le macchine sono parcheggiate da un lato e dall'altro? Forsi i commercianti di via San Giorgio vogliono la strada carrabile perché sono abituati ad entrare nel loro negozio con la macchina e questo la dice lunga sul loro senso di città turistica e sul loro fiuto imprenditoriale. Ecco perche a Trani, difficilmente, cresceremo, perché non guardiamo mai oltre il nostro naso».
Lettera firmata