Via Verdi, tra un sottopasso pericolante e rifiuti abbandonati
E la villa che fu fatta sgomberare sembra essere nuovamente occupata dai Rom
martedì 28 ottobre 2014
7.33
Da un lato rifiuti e degrado, dall'altro una struttura danneggiata e altamente pericolosa. Via Verdi, strada parallela a via Falcone, tutto sembra essere tranne che accogliente. Attraversando il sottopasso ferroviario che la collega con il cosiddetto "stradone", ci si imbatte nella prima stranezza. Il corrimano risulta divelto, il marciapiede presenta delle vistose crepe tanto che alcuni mattoni sono posati sul pavimento. Non è chiaro come si sia arrivati a questa spiacevole situazione, facile pensare che sia stata causata dal maltempo degli ultimi giorni. Fatto sta che ora lastre di pietra restano pericolosamente penzolanti insieme a tubi arrugginiti. Insomma un bel pericolo per chi attraversa il sottopassaggio, utile via per collegare il Quartiere Stadio col centro evitando il fastidioso passaggio a livello.
Ma per chi, giungendo da via Falcone, riesce a superare il sottovia tra tutti gli ostacoli ora presenti, si presenta un'altra immagine poco gradevole. A ridosso della villa abbandonata, è presente una vera e propria discarica a cielo aperto. C'è praticamene di tutto, non si lascia mancare alcun tipo di rifiuti. Parte dell'immondizia, presumibilmente, verrebbe abbandonata lì dai frequentatori dello stabile che, nell'ottobre del 2012, venne fatto bonificare e sgomberare. Eppure gruppi di apolidi continuano ad occuparlo. Non è raro vedere, alle prime luci del mattino, uomini, donne e bambini uscire dal cancello della villa. Per questo motivo, circa due anni fa, l'amministrazione ordinò lo sgombero per motivi igienici e sanitari: agli occhi degli operai si presentarono feci umane, topi e rifiuti a ridosso dei giacigli. Ora tutto sembra essere tornato come prima.
Ma per chi, giungendo da via Falcone, riesce a superare il sottovia tra tutti gli ostacoli ora presenti, si presenta un'altra immagine poco gradevole. A ridosso della villa abbandonata, è presente una vera e propria discarica a cielo aperto. C'è praticamene di tutto, non si lascia mancare alcun tipo di rifiuti. Parte dell'immondizia, presumibilmente, verrebbe abbandonata lì dai frequentatori dello stabile che, nell'ottobre del 2012, venne fatto bonificare e sgomberare. Eppure gruppi di apolidi continuano ad occuparlo. Non è raro vedere, alle prime luci del mattino, uomini, donne e bambini uscire dal cancello della villa. Per questo motivo, circa due anni fa, l'amministrazione ordinò lo sgombero per motivi igienici e sanitari: agli occhi degli operai si presentarono feci umane, topi e rifiuti a ridosso dei giacigli. Ora tutto sembra essere tornato come prima.