Via Zanardelli e caso giostrine, per Visibelli disparità di trattamento
Il capogruppo di Forza Trani: «in questi due anni non è cambiato assolutamente niente»
mercoledì 22 novembre 2006
«Tempo addietro avevo pubblicamente e ripetutamente evidenziato lo scellerato e tracotante fenomeno dell'occupazione del suolo pubblico da parte dei privati, in dispregio dei regolamenti che disciplinano l'uso di tali aree. Segnalai, in particolare, l'inammissibile "sottrazione" ai Tranesi di Via Zanardelli, una delle vie più famose e caratteristiche della nostra Città, , barbaramente occupata da strutture che impediscono il regolare ed agevole transito pedonale, anche e sopratutto dei disabili, e che provocano un intollerabile danno al decoro architettonico della zona.
Chiesi di conoscere le autorizzazioni rilasciate, richiedendo nel contempo copia delle stesse, ed invitai gli organi preposti a voler esperire i dovuti controlli per accertare eventuali irregolarità da parte degli esercenti. Domandai, altresì, quali fossero i requisiti che doveva presentare un progetto (per poter essere idoneo), ovviamente dal punto di vista sostanziale (disposizione tavoli, sedie, ombrelloni, ecc…), per poter superare l'esame istruttorio necessario per ottenere il rilascio dell'autorizzazione. Volli sapere, anche, quali fossero i criteri per concedere un metraggio maggiore o minore all'uno o all'altro esercizio commerciale.
Relativamente alla pulizia, consigliai di incentivare un'assidua opera di vigilanza per evitare spiacevoli fenomeni di inciviltà dovuti alla trivialità di pochi, ma che potevano riflettersi negativamente sull'educazioni di tutti. Segnalai, altresì, la mancanza, nel Regolamento che disciplinava il rilascio della concessione delle aree pubbliche, del parere della Soprintendenza ai Beni Culturali, che non viene menzionata tra gli organi competenti a rilasciare il parere per l'occupazione "temporanea" alias annuale del suolo pubblico, lasciando così il centro storico alla mercè dell'attacco indiscriminato di strutture che contrastano palesemente con il decoro architettonico della zona, la cui tutela è di primaria importanza, e l'assenza di un parere, di carattere così qualificato, privava il centro storico di un mezzo di difesa necessario per mantenerne intatto il proprio splendore.
Qualche mese fa feci notare, altresì, che il trasferimento coatto delle giostrine di Piazza Plebiscito, in altra area individuata all'interno della Villa comunale, sul lungomare Chiarelli, rappresentava un'evidente disparità di trattamento riservato all'utenza, da parte dell'Ufficio SUAP, che utilizzava due pesi e due misure. Infatti è singolare la perentorietà dello stesso nell'indicare il termine ultimo per la rimozione delle strutture dedicate all'intrattenimento dei bambini in un'area priva delle necessarie autorizzazioni e che occupavano lo spazio pubblico della Piazza Plebiscito da almeno venti anni, e sono invece sordi, ciechi e muti, quando si tratta di provvedere allo sgombero ADDIRITTURA ORA CHE SIAMO IN INVERNO delle strutture che occupano "Via Zanardelli", la cui presenza ostacola il passaggio dei pedoni. Quale è stata la risposta ai quesiti che avevo posto? NESSUNA. Ancor oggi sono in attesa di ricevere notizie al riguardo. E', oramai, incontrovertibile che ci troviamo di fronte ad una situazione che costituisce chiara testimonianza di un palese disinteresse ed irritante faziosità da parte di coloro che sono deputati a regolare le attività commerciali che si svolgono su aree pubbliche ed a vigilare sulle stesse affinché si svolgano in ossequio ai regolamenti e alle leggi, di una odiosa superficialità nel gestire la cosa pubblica che viene lasciata alla deriva di scempi architettonici, stilistici e urbani, di una preoccupante negazione dei diritti di questa Città e dei suoi Cittadini a vantaggio di forestieri, a cui ovviamente non interessa la conservazione del decoro architettonico della Città, nonché di un odiosa prepotenza con cui si avvantaggiano i pochi.
Ma alla ingiustizia ed al favoritismo dimostrati, vi è, inoltre, un non trascurabile velo di incapacità ed inadeguatezza, da parte dei responsabili comunali che hanno pensato bene di rimuovere, manu militari, le strutture di intrattenimento per bambini, posizionandole in una zona che già nel 2004, DUE ANNI FA, era priva della necessaria concessione demaniale marittima, e la cui occupazione abusiva fu oggetto di denuncia da parte dell'Ufficio Locale Marittimo di Trani con conseguente sequestro dell'area. Da almeno due anni vi è una violazione continua delle leggi, e al Comune non hanno messo in atto alcun progetto per eliminare tale imbarazzante (illegale) situazione.
Infatti, in questi due anni non è cambiato assolutamente niente. Fermo restando le mie perplessità, già segnalate mesi addietro sull'opportunità di spostare le giostrine su quell'area, possibile che in questi anni non si sia riusciti a regolarizzare la concessione dell'area? Dopo che la Capitaneria di Porto di Molfetta ha, recentemente e legittimamente, emanato l'ordinanza d'ingiunzione di sgombero, dall'area della Villa Comunale, alle giostrine che il Comune aveva coattivamente spostato in quel sito, chi pagherà i danni ai giostrai? Possibile che per due anni si sia pagato un canone concessorio che non serviva a nulla, fuorché a sperperare il danaro della comunità?
Come mai il Comune trasferisce, coattivamente, delle strutture che occupano un'area da una ventina d'anni, infischiandosene degli interessi dei giostrai e dei bambini che quelle strutture frequentano, in una zona, ancora priva di legittima concessione demaniale marittima, mentre quando si tratta di eliminare le strutture che insistono su area comunale, prendono tempo e quel che è peggio, non riscontrano gli interrogativi posti da un pubblico amministratore? Come mai si consente di tenere le strutture in Via Zanardelli che impediscono alla cittadinanza tranese di poter usufruire del regolare transito, e non si pone in essere un'attività tesa a rimuovere tali strutture? Non sono più consigliere comunale ma come cittadino ho il diritto di avere una risposta ai numerosi quesiti posti, e tutti noi Tranesi abbiamo il diritto di poter liberamente passeggiare su Via Zanardelli, di poter nuovamente vedere in funzione le giostrine dei bambini, e di non vedere il danaro pubblico sperperato a causa dell'incompetenza di taluni.» dott. Roberto Visibelli
Forza Trani
Chiesi di conoscere le autorizzazioni rilasciate, richiedendo nel contempo copia delle stesse, ed invitai gli organi preposti a voler esperire i dovuti controlli per accertare eventuali irregolarità da parte degli esercenti. Domandai, altresì, quali fossero i requisiti che doveva presentare un progetto (per poter essere idoneo), ovviamente dal punto di vista sostanziale (disposizione tavoli, sedie, ombrelloni, ecc…), per poter superare l'esame istruttorio necessario per ottenere il rilascio dell'autorizzazione. Volli sapere, anche, quali fossero i criteri per concedere un metraggio maggiore o minore all'uno o all'altro esercizio commerciale.
Relativamente alla pulizia, consigliai di incentivare un'assidua opera di vigilanza per evitare spiacevoli fenomeni di inciviltà dovuti alla trivialità di pochi, ma che potevano riflettersi negativamente sull'educazioni di tutti. Segnalai, altresì, la mancanza, nel Regolamento che disciplinava il rilascio della concessione delle aree pubbliche, del parere della Soprintendenza ai Beni Culturali, che non viene menzionata tra gli organi competenti a rilasciare il parere per l'occupazione "temporanea" alias annuale del suolo pubblico, lasciando così il centro storico alla mercè dell'attacco indiscriminato di strutture che contrastano palesemente con il decoro architettonico della zona, la cui tutela è di primaria importanza, e l'assenza di un parere, di carattere così qualificato, privava il centro storico di un mezzo di difesa necessario per mantenerne intatto il proprio splendore.
Qualche mese fa feci notare, altresì, che il trasferimento coatto delle giostrine di Piazza Plebiscito, in altra area individuata all'interno della Villa comunale, sul lungomare Chiarelli, rappresentava un'evidente disparità di trattamento riservato all'utenza, da parte dell'Ufficio SUAP, che utilizzava due pesi e due misure. Infatti è singolare la perentorietà dello stesso nell'indicare il termine ultimo per la rimozione delle strutture dedicate all'intrattenimento dei bambini in un'area priva delle necessarie autorizzazioni e che occupavano lo spazio pubblico della Piazza Plebiscito da almeno venti anni, e sono invece sordi, ciechi e muti, quando si tratta di provvedere allo sgombero ADDIRITTURA ORA CHE SIAMO IN INVERNO delle strutture che occupano "Via Zanardelli", la cui presenza ostacola il passaggio dei pedoni. Quale è stata la risposta ai quesiti che avevo posto? NESSUNA. Ancor oggi sono in attesa di ricevere notizie al riguardo. E', oramai, incontrovertibile che ci troviamo di fronte ad una situazione che costituisce chiara testimonianza di un palese disinteresse ed irritante faziosità da parte di coloro che sono deputati a regolare le attività commerciali che si svolgono su aree pubbliche ed a vigilare sulle stesse affinché si svolgano in ossequio ai regolamenti e alle leggi, di una odiosa superficialità nel gestire la cosa pubblica che viene lasciata alla deriva di scempi architettonici, stilistici e urbani, di una preoccupante negazione dei diritti di questa Città e dei suoi Cittadini a vantaggio di forestieri, a cui ovviamente non interessa la conservazione del decoro architettonico della Città, nonché di un odiosa prepotenza con cui si avvantaggiano i pochi.
Ma alla ingiustizia ed al favoritismo dimostrati, vi è, inoltre, un non trascurabile velo di incapacità ed inadeguatezza, da parte dei responsabili comunali che hanno pensato bene di rimuovere, manu militari, le strutture di intrattenimento per bambini, posizionandole in una zona che già nel 2004, DUE ANNI FA, era priva della necessaria concessione demaniale marittima, e la cui occupazione abusiva fu oggetto di denuncia da parte dell'Ufficio Locale Marittimo di Trani con conseguente sequestro dell'area. Da almeno due anni vi è una violazione continua delle leggi, e al Comune non hanno messo in atto alcun progetto per eliminare tale imbarazzante (illegale) situazione.
Infatti, in questi due anni non è cambiato assolutamente niente. Fermo restando le mie perplessità, già segnalate mesi addietro sull'opportunità di spostare le giostrine su quell'area, possibile che in questi anni non si sia riusciti a regolarizzare la concessione dell'area? Dopo che la Capitaneria di Porto di Molfetta ha, recentemente e legittimamente, emanato l'ordinanza d'ingiunzione di sgombero, dall'area della Villa Comunale, alle giostrine che il Comune aveva coattivamente spostato in quel sito, chi pagherà i danni ai giostrai? Possibile che per due anni si sia pagato un canone concessorio che non serviva a nulla, fuorché a sperperare il danaro della comunità?
Come mai il Comune trasferisce, coattivamente, delle strutture che occupano un'area da una ventina d'anni, infischiandosene degli interessi dei giostrai e dei bambini che quelle strutture frequentano, in una zona, ancora priva di legittima concessione demaniale marittima, mentre quando si tratta di eliminare le strutture che insistono su area comunale, prendono tempo e quel che è peggio, non riscontrano gli interrogativi posti da un pubblico amministratore? Come mai si consente di tenere le strutture in Via Zanardelli che impediscono alla cittadinanza tranese di poter usufruire del regolare transito, e non si pone in essere un'attività tesa a rimuovere tali strutture? Non sono più consigliere comunale ma come cittadino ho il diritto di avere una risposta ai numerosi quesiti posti, e tutti noi Tranesi abbiamo il diritto di poter liberamente passeggiare su Via Zanardelli, di poter nuovamente vedere in funzione le giostrine dei bambini, e di non vedere il danaro pubblico sperperato a causa dell'incompetenza di taluni.» dott. Roberto Visibelli
Forza Trani