Vietata la vendita di pesce sulla banchina portuale
Dal 19 luglio si torna in Piazza Longobardi
mercoledì 13 luglio 2005
Si è tenuta nella tarda mattinata di ieri, presso la sala Giunta di Palazzo di Città, la riunione operativa del comitato di legalità permanente. Erano presenti il sindaco, Giuseppe Tarantini, il vice sindaco Mauro Scagliarini, il vice prefetto aggiunto Antonella Bellomo, il comandante della Polizia municipale di Trani Antonio Modugno, il dirigente del Commissariato di PS Giuseppe Di Vittorio, il capitano della Guardia di Finanza di Trani Giuseppe Campobasso, il tenente del comando Compagnia Carabinieri di Trani, ufficiali e sottufficiali della Capitaneria di Porto di Barletta, Molfetta e Trani.
L'oggetto della riunione era la verifica della sicurezza ed ordine pubblico nella città. Si è dato atto che, dopo le varie azioni svolte sul fenomeno crescente dell'abusivismo commerciale, i risultati sono stati molto positivi a tal punto che tale fenomeno è stato ridimensionato con azioni preventive e repressive. A tal proposito, si è discusso dell'ordinanza sindacale n.28/05, emessa a seguito di accordi intrapresi con gli uffici della Asl e gli uffici della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Trani, con cui è stata vietata nella maniera più assoluta la vendita abusiva di prodotti ittici sulla banchina del porto e zone adiacenti nonché su tutto il territorio comunale.
La vendita dei prodotti ittici, pertanto, sarà trasferita a far data da martedì 19/07/2005, esclusivamente e rigorosamente presso piazza Campo dei Longobardi, luogo ove già avveniva la vendita nel passato. Saranno pertanto effettuati rigorosi controlli di Polizia Giudiziaria e Sanitaria per evitare che la banchina del Porto sia nuovamente occupata abusivamente.
Il vice sindaco Mario Scagliarini, nel suo intervento, ha ribadito l'importanza del lavoro svolto dalle forze dell'ordine che, integrandosi totalmente, hanno raggiunto l'obiettivo prefissato. Scagliarini ha sottolineato che "il rispetto delle regole non va inteso come azione repressiva, ma fondamentalmente come biglietto da visita per una città dedita al turismo e dove la qualità della vita riveste prerogativa essenziale per l'amministrazione comunale". Tali concetti sono stati ribaditi dal sindaco che ha elogiato l'alta professionalità di tutte le Forze di Polizia esistenti sul territorio che lavorano esclusivamente nell'interesse della collettività.
L'oggetto della riunione era la verifica della sicurezza ed ordine pubblico nella città. Si è dato atto che, dopo le varie azioni svolte sul fenomeno crescente dell'abusivismo commerciale, i risultati sono stati molto positivi a tal punto che tale fenomeno è stato ridimensionato con azioni preventive e repressive. A tal proposito, si è discusso dell'ordinanza sindacale n.28/05, emessa a seguito di accordi intrapresi con gli uffici della Asl e gli uffici della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Trani, con cui è stata vietata nella maniera più assoluta la vendita abusiva di prodotti ittici sulla banchina del porto e zone adiacenti nonché su tutto il territorio comunale.
La vendita dei prodotti ittici, pertanto, sarà trasferita a far data da martedì 19/07/2005, esclusivamente e rigorosamente presso piazza Campo dei Longobardi, luogo ove già avveniva la vendita nel passato. Saranno pertanto effettuati rigorosi controlli di Polizia Giudiziaria e Sanitaria per evitare che la banchina del Porto sia nuovamente occupata abusivamente.
Il vice sindaco Mario Scagliarini, nel suo intervento, ha ribadito l'importanza del lavoro svolto dalle forze dell'ordine che, integrandosi totalmente, hanno raggiunto l'obiettivo prefissato. Scagliarini ha sottolineato che "il rispetto delle regole non va inteso come azione repressiva, ma fondamentalmente come biglietto da visita per una città dedita al turismo e dove la qualità della vita riveste prerogativa essenziale per l'amministrazione comunale". Tali concetti sono stati ribaditi dal sindaco che ha elogiato l'alta professionalità di tutte le Forze di Polizia esistenti sul territorio che lavorano esclusivamente nell'interesse della collettività.