Vigor Trani, presentata la nuova società
Il sindaco: «Siamo soddisfatti per aver salvato la squadra»
sabato 29 ottobre 2016
11.00
Importanti novità per la Vigor Trani. Questa mattina la nuova compagine societaria formata da Michele Amato (presidente originario di Molfetta ma con trascorsi lavorativi anche a Trani), Alberto Altieri (vicepresidente, tranese doc) e Michele Bellomo (tesoriere e segretario, barese) ha incontrato i tifosi e la stampa nei locali sottostanti la tribuna del Comunale insieme al sindaco Amedeo Bottaro. Il gran numero di presenti, a dispetto del delicato momento attraversato dalla Vigor, testimonia il desiderio covato da tutti i sostenitori di rivivere emozioni con gli amati colori biancazzurri.
«C'è grande soddisfazione - ha spiegato il primo cittadino - per aver salvato la squadra di calcio in una città come Trani che ha gloriosi trascorsi in categorie professionistiche per cui si è cercato quantomeno di non far sparire il calcio dalla città. Sono davvero ottimista perché la nuova compagine societaria sta iniziando a lavorare in modo serio e con una professionalità non facile da riscontrare in Eccellenza. Noi, come amministrazione comunale, abbiamo fatto tutto ciò che potevamo fare per presentarci alla società con uno stadio e con una struttura degna della città: il terreno di gioco sarà il fiore all'occhiello e per la gara casalinga del 13 novembre sarà pronto. Ci siamo presentati - ha continuato - con una concessione triennale a favore della società, situazione che non ha precedenti nella storia della città. Abbiamo compiuto tutti i passi necessari per rendere appetibile il Trani a compagini serie. Ora chiaramente - ha concluso - la palla passa a loro ma già lottare per l'obiettivo della permanenza rappresenta un traguardo da non sottovalutare. Ai tifosi chiedo pazienza perchè non esiste la bacchetta magica».
Il presidente Amato, dal canto suo, ha spiegato che sta cercando di contattare i giocatori ancora sotto contratto con la Vigor ma che al momento manca un allenatore. «Le sinergie nell'ambito calcistico - ha detto - sono necessarie. I contorni societari sono già alquanto definiti, mancano piccoli aspetti che contiamo di risolvere entro l'anno in modo da creare i presupposti per terminare il campionato dignitosamente». Sulla durata del progetto ha specificato: «Molto dipenderà da questa fase fino al 30 novembre e soprattutto dall'esito del campionato: riuscire a mantenere la categoria sarebbe oro colato altrimenti bisognerebbe impegnarsi per riconquistarla».
«Il mercato degli svincolati - ha proseguito - è scarno, non ci sono molte risorse tecniche al momento. Sto cercando di contattare qualcuno che faceva parte della prima squadra per comprendere i margini per ricucire lo strappo. Non c'è ancora un allenatore (la Vigor è stata finora traghettata dal mister delle giovanili Scandamarro, ndr) anche perchè non abbiamo a disposizione un parco calciatori ma in queste ore febbrili ci stiamo attivando per costruire una squadra dignitosa». Alla domanda di un tifoso in merito alle motivazioni che lo hanno spinto ad assumere le redini del Trani, Amato ha risposto dichiarando il proprio grande amore per lo sport ed il calcio in particolare per poi esprimere ferma convinzione nell'importanza del sostegno di tutti per l'esito positivo del programma da attuare.
Il vicepresidente Altieri (storico supporter biancazzurro che ha già capeggiato la Fortis nel 2011 conducendola ad una salvezza miracolosa - ottenuta con la vittoria a Grottaglie all'ultima giornata - a seguito dell'abbandono di Flora), invece, ha spiegato di aver abbracciato il nuovo progetto societario per la serietà delle persone che compongono la dirigenza ed anche per fornire un aiuto amministrativo in virtù della sua grande conoscenza del tessuto sociale tranese. Il primo passo della nuova società sarà quello di sanare una situazione debitoria notevole, azione vitale per rilanciare il calcio cittadino verso palcoscenici più consoni al suo blasone.
«C'è grande soddisfazione - ha spiegato il primo cittadino - per aver salvato la squadra di calcio in una città come Trani che ha gloriosi trascorsi in categorie professionistiche per cui si è cercato quantomeno di non far sparire il calcio dalla città. Sono davvero ottimista perché la nuova compagine societaria sta iniziando a lavorare in modo serio e con una professionalità non facile da riscontrare in Eccellenza. Noi, come amministrazione comunale, abbiamo fatto tutto ciò che potevamo fare per presentarci alla società con uno stadio e con una struttura degna della città: il terreno di gioco sarà il fiore all'occhiello e per la gara casalinga del 13 novembre sarà pronto. Ci siamo presentati - ha continuato - con una concessione triennale a favore della società, situazione che non ha precedenti nella storia della città. Abbiamo compiuto tutti i passi necessari per rendere appetibile il Trani a compagini serie. Ora chiaramente - ha concluso - la palla passa a loro ma già lottare per l'obiettivo della permanenza rappresenta un traguardo da non sottovalutare. Ai tifosi chiedo pazienza perchè non esiste la bacchetta magica».
Il presidente Amato, dal canto suo, ha spiegato che sta cercando di contattare i giocatori ancora sotto contratto con la Vigor ma che al momento manca un allenatore. «Le sinergie nell'ambito calcistico - ha detto - sono necessarie. I contorni societari sono già alquanto definiti, mancano piccoli aspetti che contiamo di risolvere entro l'anno in modo da creare i presupposti per terminare il campionato dignitosamente». Sulla durata del progetto ha specificato: «Molto dipenderà da questa fase fino al 30 novembre e soprattutto dall'esito del campionato: riuscire a mantenere la categoria sarebbe oro colato altrimenti bisognerebbe impegnarsi per riconquistarla».
«Il mercato degli svincolati - ha proseguito - è scarno, non ci sono molte risorse tecniche al momento. Sto cercando di contattare qualcuno che faceva parte della prima squadra per comprendere i margini per ricucire lo strappo. Non c'è ancora un allenatore (la Vigor è stata finora traghettata dal mister delle giovanili Scandamarro, ndr) anche perchè non abbiamo a disposizione un parco calciatori ma in queste ore febbrili ci stiamo attivando per costruire una squadra dignitosa». Alla domanda di un tifoso in merito alle motivazioni che lo hanno spinto ad assumere le redini del Trani, Amato ha risposto dichiarando il proprio grande amore per lo sport ed il calcio in particolare per poi esprimere ferma convinzione nell'importanza del sostegno di tutti per l'esito positivo del programma da attuare.
Il vicepresidente Altieri (storico supporter biancazzurro che ha già capeggiato la Fortis nel 2011 conducendola ad una salvezza miracolosa - ottenuta con la vittoria a Grottaglie all'ultima giornata - a seguito dell'abbandono di Flora), invece, ha spiegato di aver abbracciato il nuovo progetto societario per la serietà delle persone che compongono la dirigenza ed anche per fornire un aiuto amministrativo in virtù della sua grande conoscenza del tessuto sociale tranese. Il primo passo della nuova società sarà quello di sanare una situazione debitoria notevole, azione vitale per rilanciare il calcio cittadino verso palcoscenici più consoni al suo blasone.