Villa Comunale: uno stallo dei lavori che persiste
Aggiornamenti su una situazione che non cambia
giovedì 22 febbraio 2024
14.30
Ancora in stallo la situazione "lavori" sul lato destro della villa Comunale. La situazione si trascina ormai da febbraio 2023, quando fu annunciata la tanto attesa ripresa dei suddetti lavori.
Nel frattempo però, anche se della situazione si è già parlato, ad essere cambiate sono state solo le stagioni e le immancabili transenne, che in alcuni punti sono state spostate o aggiunte in base all'occorrenza.
A rappresentare, facendo da simboli, questo "stallo", sono 3 elementi che più di tutti lascerebbero l'amaro in bocca: i due cumuli di macerie, uno sabbioso ed uno di pietre, posti rispettivamente negli affacci a destra e a sinistra del decadente ex acquario, e l'enorme buco, vero e proprio, su uno degli affacci lì vicino, coperto alla meglio da una cassa di legno e addobbato da una barriera di transenne.
Unica "smossa" alla staticità della condizione dei "lavori" arriva tramite l'inciviltà, attraverso l'incendio al baracchino che un tempo aveva una funzione legata ai lavori, ma che ormai era abbandonato.
Culmine, il gesto dell'incendio, di uno stallo che solo queste mancanze totali di senso civico tornano a porre in evidenza.
Ma, come da diverso tempo a questa parte, la villa Comunale continua a restare così, cristallizzata nei mesi, ormai negli anni, con il suo lato destro intorpidito e incerottato da transenne e macerie.
Nel frattempo però, anche se della situazione si è già parlato, ad essere cambiate sono state solo le stagioni e le immancabili transenne, che in alcuni punti sono state spostate o aggiunte in base all'occorrenza.
A rappresentare, facendo da simboli, questo "stallo", sono 3 elementi che più di tutti lascerebbero l'amaro in bocca: i due cumuli di macerie, uno sabbioso ed uno di pietre, posti rispettivamente negli affacci a destra e a sinistra del decadente ex acquario, e l'enorme buco, vero e proprio, su uno degli affacci lì vicino, coperto alla meglio da una cassa di legno e addobbato da una barriera di transenne.
Unica "smossa" alla staticità della condizione dei "lavori" arriva tramite l'inciviltà, attraverso l'incendio al baracchino che un tempo aveva una funzione legata ai lavori, ma che ormai era abbandonato.
Culmine, il gesto dell'incendio, di uno stallo che solo queste mancanze totali di senso civico tornano a porre in evidenza.
Ma, come da diverso tempo a questa parte, la villa Comunale continua a restare così, cristallizzata nei mesi, ormai negli anni, con il suo lato destro intorpidito e incerottato da transenne e macerie.