Villa di Trani off-limits per i cani, protestano i socialisti
Calabrese, segretario Psi: «Una legge controversa e obsoleta». Il partito sottoscrive l'impegno profuso da Vittoria Brambilla
mercoledì 19 dicembre 2012
10.29
Il Partito Socialista Italiano della sezione di Trani sottoscrive l'impegno profuso dall'onorevole Vittoria Brambilla che a favore della causa animalista ha costituito un movimento denominato "Lega per la difesa e la tutela degli animali e dell'ambiente" che, all'insegna dello slogan "Finalmente entro anch'io", intende sdoganare quella normativa che vieta l'ingresso degli animali d'affezione nei parchi pubblici, divieto presente anche a Trani, nella villa comunale.
«A Trani a questa problematica se ne aggiungono molte altre legate agli animali - spiega il coordinatore cittadino Emanuele Calabrese – come l'intolleranza verso le colonie feline, il randagismo, le mancate sterilizzazioni gratuite da parte dell'Asl, l'inciviltà di coloro i quali non raccolgono gli escrementi delle proprie bestiole, la costante presenza del circo, i divieti d'ingresso nei luoghi pubblici anche all'aperto (parchi, spiagge, giardini ecc.), la mancanza di un loco ove condurre le bestiole ferite, i continui maltrattamenti. Sarebbe opportuno sensibilizzare i cittadini partendo dalle varie istituzioni, dalle scuole, dalle chiese tramite le quali garantire un intervento teso al rispetto verso gli animali e l'ambiente».
Tornando al divieto di accesso degli animali alle aree pubbliche, il principale giardino tranese, la Villa Comunale, è ancora oggetto di una legge del 1954 (il dpr numero 320) «controversa e obsoleta – spiega Calabrese – perché le persone subiscono ingiustificate limitazioni della loro libertà di muoversi con il proprio animale domestico al seguito, seppur nel rispetto delle norme e delle regole della buona educazione».
Il Psi chiede alla sezione cittadina del movimento, nel rispetto dei principi paventati dal loro maggior esponente Vittoria Brambilla, di attivarsi per sollecitare l'amministrazione affinché si adegui agli standard di tutti quei comuni italiani ed europei che hanno aperto parchi e giardini pubblici ai cittadini con cane al seguito. «Insomma a Trani, una propaganda che vada in questa direzione, sulla scorta dell'esperienza maturata in quasi tutta Italia, è fondamentale per garantire la tutela dei diritti di tutti quei cittadini che vogliono trascorrere del tempo libero con il proprio cane, godendosi nel contempo le bellezze del principale parco cittadino, ovvero la villa Comunale al momento area off-limits
«A Trani a questa problematica se ne aggiungono molte altre legate agli animali - spiega il coordinatore cittadino Emanuele Calabrese – come l'intolleranza verso le colonie feline, il randagismo, le mancate sterilizzazioni gratuite da parte dell'Asl, l'inciviltà di coloro i quali non raccolgono gli escrementi delle proprie bestiole, la costante presenza del circo, i divieti d'ingresso nei luoghi pubblici anche all'aperto (parchi, spiagge, giardini ecc.), la mancanza di un loco ove condurre le bestiole ferite, i continui maltrattamenti. Sarebbe opportuno sensibilizzare i cittadini partendo dalle varie istituzioni, dalle scuole, dalle chiese tramite le quali garantire un intervento teso al rispetto verso gli animali e l'ambiente».
Tornando al divieto di accesso degli animali alle aree pubbliche, il principale giardino tranese, la Villa Comunale, è ancora oggetto di una legge del 1954 (il dpr numero 320) «controversa e obsoleta – spiega Calabrese – perché le persone subiscono ingiustificate limitazioni della loro libertà di muoversi con il proprio animale domestico al seguito, seppur nel rispetto delle norme e delle regole della buona educazione».
Il Psi chiede alla sezione cittadina del movimento, nel rispetto dei principi paventati dal loro maggior esponente Vittoria Brambilla, di attivarsi per sollecitare l'amministrazione affinché si adegui agli standard di tutti quei comuni italiani ed europei che hanno aperto parchi e giardini pubblici ai cittadini con cane al seguito. «Insomma a Trani, una propaganda che vada in questa direzione, sulla scorta dell'esperienza maturata in quasi tutta Italia, è fondamentale per garantire la tutela dei diritti di tutti quei cittadini che vogliono trascorrere del tempo libero con il proprio cane, godendosi nel contempo le bellezze del principale parco cittadino, ovvero la villa Comunale al momento area off-limits