Villa Dragonetti, salvi 39 dipendenti: ecco come sono andate le cose

Previsto anche un ampliamento della struttura con 30 nuovi posti letti

mercoledì 14 gennaio 2015 7.10
A cura di Alessandra Vacca
Dopo mesi burrascosi buone notizie giungono dalla Casa di Riposo Villa Dragonetti. Non perderanno il posto i 39 lavoratori per i quali era in corso una procedura di licenziamento, poi scongiurata dagli accordi intercorsi tra sindacati e proprietà della struttura.

«Si è ritirata la procedura di licenziamento collettivo di 39 lavoratori su una forza lavoro di 80 lavoratori – ha dichiarato Luigi Marzano, capogruppo Cgil Bat -. L'accordo è stato sottoscritto presso l'Ufficio Vertenze Collettive Bat: si tratta di un accordo di solidarietà che richiede comunque dei sacrifici ma che tuttavia allontana il rischio di licenziamento. Il contratto avrà durata di 12 mesi e ha visto in campo grande responsabilità e solidarietà sia da parte della struttura di Villa Dragonetti che dall'Assessorato alle Politiche per la Salute mediante appunto la sottoscrizione di un protocollo d'intesa a livello regionale che da di fatto la possibilità di ampliare da 70 a 100 posti letti la struttura».

I lavoratori, dal canto loro, hanno portato avanti una battaglia in maniera unanime per salvare il salvabile e sono stati chiamati ad un ulteriore atto di responsabilità con l'accettazione del patto di solidarietà tenendo conto del mantenimento dei livelli assistenziali e un livello di qualità accettabile. Per Marzano la sottoscrizione è stato un atto dovuto e necessario, che permette di guardare con positività al futuro della struttura: potrà l'ampliamento e il rilancio allontanare dalla stessa lo scandalo che l'ha vista coinvolta e riportare il nome di Villa Dragonetti all'antico prestigio?