Villa Guastamacchia, il quartiere Stadio chiede l'apertura del giardino
«L’accesso alla struttura deve essere consentito tutti i giorni della settimana»
venerdì 4 marzo 2016
9.11
Il comitato di quartiere Stadio "Alberolongo" interviene sulla gestione del Cap Guastamacchia. In particolare, chiede che il bando venga integrato con la clausola di garanzia per gli anziani e l'apertura al pubblico del giardino. «Esprimiamo - hanno dichiarato il presidente di Alberolongo, Attilio Carbonara e e il presidente del comitato interno di villa Guastamacchia, Michele Bufi - il nostro gradimento per la scelta dell'Amministrazione comunale di Trani di emettere un bando per la gestione del centro aperto polifunzionale Guastamacchia, atteso che, in tal modo, le nostre aspettative di realizzazione di un centro più efficiente e confacente alle esigenze degli anziani potrebbero trovare accoglimento».
«Tuttavia - proseguono Carbonara e Bufi - riteniamo indispensabili alcune considerazioni: l'iscrizione al Cap deve essere consentita, in ogni tempo, a tutti i richiedenti e non solo a 60 soggetti: una limitazione di questo genere ci sembra errata ed inopportuna. Ci consta, infatti, che in passato il numero di utenti fosse considerevolmente più elevato. Qualora le dimensioni della struttura non consentissero di ospitare più di 60 soggetti, sarebbe opportuno che l'Amministrazione comunale reperisse in tempi brevi un'altra struttura allocata nella stessa area cittadina, adatta ad ospitare tutti i richiedenti eccedenti il suddetto numero»
«L'accesso alla struttura, inoltre, deve essere consentito tutti i giorni della settimana; Il bando deve contenere una "clausola di garanzia" a favore degli iscritti al Cap, che escluda in modo categorico la possibilità che, a questi ultimi, il futuro gestore della struttura richieda la corresponsione di un contributo economico di qualsivoglia misura; Il Cap non deve essere isolato dal contesto territoriale in cui la struttura è allocata; al contrario, deve interagire col quartiere e favorire lo scambio culturale tra gli iscritti al centro stesso e gli altri cittadini. A tal proposito sarebbe utile ed opportuno prevedere eventi di natura culturale e sociale, curati dagli stessi anziani, la cui fruizione venga estesa a tutta la cittadinanza»
«Il bando - concludono - non può prescindere, infine, dalla gestione e valorizzazione dell'area verde di villa Guastamacchia, che deve, come chiediamo da anni, divenire un giardino pubblico attrezzato a beneficio degli iscritti al centro ed, altresì, fruibile da tutti».
«Tuttavia - proseguono Carbonara e Bufi - riteniamo indispensabili alcune considerazioni: l'iscrizione al Cap deve essere consentita, in ogni tempo, a tutti i richiedenti e non solo a 60 soggetti: una limitazione di questo genere ci sembra errata ed inopportuna. Ci consta, infatti, che in passato il numero di utenti fosse considerevolmente più elevato. Qualora le dimensioni della struttura non consentissero di ospitare più di 60 soggetti, sarebbe opportuno che l'Amministrazione comunale reperisse in tempi brevi un'altra struttura allocata nella stessa area cittadina, adatta ad ospitare tutti i richiedenti eccedenti il suddetto numero»
«L'accesso alla struttura, inoltre, deve essere consentito tutti i giorni della settimana; Il bando deve contenere una "clausola di garanzia" a favore degli iscritti al Cap, che escluda in modo categorico la possibilità che, a questi ultimi, il futuro gestore della struttura richieda la corresponsione di un contributo economico di qualsivoglia misura; Il Cap non deve essere isolato dal contesto territoriale in cui la struttura è allocata; al contrario, deve interagire col quartiere e favorire lo scambio culturale tra gli iscritti al centro stesso e gli altri cittadini. A tal proposito sarebbe utile ed opportuno prevedere eventi di natura culturale e sociale, curati dagli stessi anziani, la cui fruizione venga estesa a tutta la cittadinanza»
«Il bando - concludono - non può prescindere, infine, dalla gestione e valorizzazione dell'area verde di villa Guastamacchia, che deve, come chiediamo da anni, divenire un giardino pubblico attrezzato a beneficio degli iscritti al centro ed, altresì, fruibile da tutti».