Villa Telesio tra abbandono, degrado ed incura. Italia in Comune: «A distanza di tre anni nulla è cambiato»
De Simola: «Questo periodo di pandemia, sarebbe stato ideale per compiere lavori di manutenzione»
martedì 13 aprile 2021
9.52
Era il 13 aprile 2018 quando Giardino Telesio spalancò i suoi cancelli dopo molti decenni di abbandono, degrado ed incuria.
Un intero quartiere aveva intravisto in quella riapertura la speranza di una nuova socialità in una zona privo di spazi per la collettività: giostrine per bambini, panchine per anziani, area fitness, luogo di arte e cultura. Numerosi i finanziamenti annunciati: 56 mila euro l'8 febbario 2018, 180mila euro 14 gennaio 2019 e di una donazione da parte di AMET SpA dell'intera illuminazione del sito.
I residenti si erano illusi per una seria e concreta riqualificazione del luogo. Ma come sempre le premesse erano solo promesse. Deludenti promesse.
A distanza di tre anni nulla è cambiato. Forse peggiorato perché fino a tre anni fa quel luogo non era neanche a carico di noi cittadini, essendo un bene di proprietà privata.
In virtù di questo, quel 13 aprile si era ben consci che non si trattava di una inaugurazione tout court, ma di una sola manifestazione per celebrare il passaggio della proprietà dalla famiglia Telesio al Comune di Trani, il quale, in tempi brevi ed in virtù dei primi 56.000 mila euro, avrebbe iniziato una serie di interventi utili alla manutenzione e riqualificazione del Giardino. Quindi, solo in un secondo momento ci sarebbe stata la vera inaugurazione con possibilità di fruizione dei tranesi. Sono passati tre anni e di quel giardino non è rimasto che un vago ricordo di qualche installazione artistica di luminarie natalizie. Nulla di più.
Anche i tentativi di apertura mattutina sono risultati vani. A parte i primi giorni di curiosità, il giardino risultava essere poco frequentato: senza panchine, si passeggiava praticamente nella terra, tra cartelli di pericolo di crollo, insetti, mosche e zanzare a farla da padrona; molto presto i cittadini si sono resi conto dell'inaugurazione spot.
Questo periodo di pandemia, sarebbe stato il periodo ideale per compiere questi lavori di manutenzione di modo che nel momento in cui non ci saranno più restrizioni la gente avrebbe avuto un luogo in cui incontrarsi. È l'ennesima incompiuta dopo l'ennesimo proclama.
Il Segretario Italia in Comune - Trani, Vincenzo de Simola
Un intero quartiere aveva intravisto in quella riapertura la speranza di una nuova socialità in una zona privo di spazi per la collettività: giostrine per bambini, panchine per anziani, area fitness, luogo di arte e cultura. Numerosi i finanziamenti annunciati: 56 mila euro l'8 febbario 2018, 180mila euro 14 gennaio 2019 e di una donazione da parte di AMET SpA dell'intera illuminazione del sito.
I residenti si erano illusi per una seria e concreta riqualificazione del luogo. Ma come sempre le premesse erano solo promesse. Deludenti promesse.
A distanza di tre anni nulla è cambiato. Forse peggiorato perché fino a tre anni fa quel luogo non era neanche a carico di noi cittadini, essendo un bene di proprietà privata.
In virtù di questo, quel 13 aprile si era ben consci che non si trattava di una inaugurazione tout court, ma di una sola manifestazione per celebrare il passaggio della proprietà dalla famiglia Telesio al Comune di Trani, il quale, in tempi brevi ed in virtù dei primi 56.000 mila euro, avrebbe iniziato una serie di interventi utili alla manutenzione e riqualificazione del Giardino. Quindi, solo in un secondo momento ci sarebbe stata la vera inaugurazione con possibilità di fruizione dei tranesi. Sono passati tre anni e di quel giardino non è rimasto che un vago ricordo di qualche installazione artistica di luminarie natalizie. Nulla di più.
Anche i tentativi di apertura mattutina sono risultati vani. A parte i primi giorni di curiosità, il giardino risultava essere poco frequentato: senza panchine, si passeggiava praticamente nella terra, tra cartelli di pericolo di crollo, insetti, mosche e zanzare a farla da padrona; molto presto i cittadini si sono resi conto dell'inaugurazione spot.
Questo periodo di pandemia, sarebbe stato il periodo ideale per compiere questi lavori di manutenzione di modo che nel momento in cui non ci saranno più restrizioni la gente avrebbe avuto un luogo in cui incontrarsi. È l'ennesima incompiuta dopo l'ennesimo proclama.
Il Segretario Italia in Comune - Trani, Vincenzo de Simola