Visibelli direttore generale del Comune di Trani
Sindaco e Senatore glissano. Abbiamo ascoltato alcuni partiti politici. Semaforo verde?
venerdì 16 gennaio 2009
L'assessore Roberto Visibelli potrebbe essere il nuovo direttore generale del Comune di Trani. L'ipotesi, trapelata da diverse settimane, si fa sempre più insistente e potrebbe trasformarsi, a breve, in qualcosa di più.
I diretti interessati non ne parlano, anzi. Visibelli sull'argomento ha tenuto a precisare che il primo cittadino non gli ha mai formulato una proposta di questo tipo, ma nei corridoi del Palazzo gira voce che Tarantini avrebbe cominciato, seppur informalmente, le consultazioni in maggioranza per ricevere una sorta di gradimento, fermo restando che la decisione finale spetta sempre a lui.
Traniweb ha provato a rompere il silenzio, ascoltando la voce di una parte dei partiti che compongono l'attuale maggioranza di governo. Sul nome di Visibelli nessuno si sbilancia, sull'ipotesi di rispolverare la carica di direttore generale, in linea di principio, nessuno avrebbe delle contrarietà.
«Un nuovo direttore generale? Perché no». E' questa la dichiarazione di Franco Capone, presidente del circolo di Trani di Alleanza Nazionale. «L'argomento - spiega Capone - non è stato portato all'attenzione del partito. Quando ci verrà chiesto di esprimerci in proposito decideremo la linea da assumere. Personalmente ritengo che il direttore generale possa essere un punto di forza dell'amministrazione ma non mi sembra corretto parlare sulla base di semplici voci di corridoio perché di questo si tratta».
Beppe Corrado, segretario cittadino di Forza Italia, non si esprime. «Non voglio intervenire sulla questione. E' un discorso che va affrontato all'interno del partito».
L'apertura più significativa sembra giungere dall'Udc. Antonello Ruggiero, segretario cittadino del partito di Casini, dice che «Se ne può parlare».
Se Ruggiero è possibilista, Francesco D'Amore, segretario cittadino della "neonata" Puglia delle Libertà (terzo partito di maggioranza, numeri alla mano), preferisce rimandare a prossimi appuntamenti considerazioni specifiche. «Aspettiamo la convocazione del tavolo politico per esprimere la nostra posizione. Non facciamo ragionamenti sulle persone, ma sul ruolo. E' innegabile che l'amministrazione e la macchina comunale abbiano bisogno di una nuova scossa. Il direttore generale può essere utile alla causa ma non è l'unica soluzione ai mali. Ci sono tanti altri passaggi importanti da compiere».
Una bocciatura per Visibelli è arrivata nei giorni scorsi da parte di Dino Marinaro, segretario cittadino della Democrazia Cristiana per le Autonomie. In una nota di qualche giorno fa, Marinaro era stato piuttosto esplicito sull'argomento: «Riteniamo che nell'attuale giunta non ci sia elemento che possa recepire il ruolo di Direttore generale visto come sino ad oggi si è operato o meglio non operato sia perché non vediamo tra essi una persona idonea ai rapporti con le altre istituzioni pubbliche considerati i risultati ad oggi ottenuti».
Il dibattito resta aperto così come la porta che potrebbe portare Visibelli in direzione generale.
I diretti interessati non ne parlano, anzi. Visibelli sull'argomento ha tenuto a precisare che il primo cittadino non gli ha mai formulato una proposta di questo tipo, ma nei corridoi del Palazzo gira voce che Tarantini avrebbe cominciato, seppur informalmente, le consultazioni in maggioranza per ricevere una sorta di gradimento, fermo restando che la decisione finale spetta sempre a lui.
Traniweb ha provato a rompere il silenzio, ascoltando la voce di una parte dei partiti che compongono l'attuale maggioranza di governo. Sul nome di Visibelli nessuno si sbilancia, sull'ipotesi di rispolverare la carica di direttore generale, in linea di principio, nessuno avrebbe delle contrarietà.
«Un nuovo direttore generale? Perché no». E' questa la dichiarazione di Franco Capone, presidente del circolo di Trani di Alleanza Nazionale. «L'argomento - spiega Capone - non è stato portato all'attenzione del partito. Quando ci verrà chiesto di esprimerci in proposito decideremo la linea da assumere. Personalmente ritengo che il direttore generale possa essere un punto di forza dell'amministrazione ma non mi sembra corretto parlare sulla base di semplici voci di corridoio perché di questo si tratta».
Beppe Corrado, segretario cittadino di Forza Italia, non si esprime. «Non voglio intervenire sulla questione. E' un discorso che va affrontato all'interno del partito».
L'apertura più significativa sembra giungere dall'Udc. Antonello Ruggiero, segretario cittadino del partito di Casini, dice che «Se ne può parlare».
Se Ruggiero è possibilista, Francesco D'Amore, segretario cittadino della "neonata" Puglia delle Libertà (terzo partito di maggioranza, numeri alla mano), preferisce rimandare a prossimi appuntamenti considerazioni specifiche. «Aspettiamo la convocazione del tavolo politico per esprimere la nostra posizione. Non facciamo ragionamenti sulle persone, ma sul ruolo. E' innegabile che l'amministrazione e la macchina comunale abbiano bisogno di una nuova scossa. Il direttore generale può essere utile alla causa ma non è l'unica soluzione ai mali. Ci sono tanti altri passaggi importanti da compiere».
Una bocciatura per Visibelli è arrivata nei giorni scorsi da parte di Dino Marinaro, segretario cittadino della Democrazia Cristiana per le Autonomie. In una nota di qualche giorno fa, Marinaro era stato piuttosto esplicito sull'argomento: «Riteniamo che nell'attuale giunta non ci sia elemento che possa recepire il ruolo di Direttore generale visto come sino ad oggi si è operato o meglio non operato sia perché non vediamo tra essi una persona idonea ai rapporti con le altre istituzioni pubbliche considerati i risultati ad oggi ottenuti».
Il dibattito resta aperto così come la porta che potrebbe portare Visibelli in direzione generale.