Visibelli sulla questione ICI: "Non comprendo, non mi adeguo e non ci sto!!!"

Lettera aperta ai gestori del comune di Trani

sabato 16 dicembre 2006
Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta del Sen Roberto Visibelli (Forza Trani) indirizzata ai gestori del comune di Trani:
«Con riferimento alle notizie di stampa inerenti l'affidamento del servizio di riscossione ICI, lo scrivente intende effettuare alcune doverose precisazioni e porre specifiche domande, al fine di chiarire la realtà dei fatti, in modo da attribuire a ciascun soggetto meriti e demeriti della vicenda. E' falso, in primis, che sia stata l'Amministrazione Tarantini a sospendere la gara per l'affidamento del servizio quadriennale ICI, in quanto la stessa è stata sospesa con atto n° 361 del 26/10/06, quindi successivamente all'insediamento del Commissario Prefettizio.
Non essendo noti i motivi che hanno portato a tale sospensione, sarebbe doveroso appalesarli, in quanto un‘eventuale definitiva interruzione della gara, non adeguatamente motivata, potrebbe far scattare un danno patrimoniale, nonché rivalse da parte delle aziende concorrenti (come peraltro paventato recentemente dal competente Ufficio comunale). In merito alle sollevate eccezioni di competenza consiliare, è recente la sentenza che ha stabilito, che una volta che il Consiglio Comunale si sia pronunciato sulla volontà di "esternalizzare" il servizio di accertamento e riscossione dei Tributi Locali, le competenze in materia di approntamento della relativa gara, e delle successive, siano del Dirigente della competente ripartizione. E' inoltre quantomeno curioso che ad usufruire dell'istituto della proroga sia la società San Giorgio S.p.A., la quale, a suo tempo, ebbe ad impugnare analogo provvedimento preso dall'Amministrazione Comunale cittadina in favore della ditta AST S.r.l., precedente appaltatrice! Un collega ex Consigliere sui media sembra rallegrarsi della circostanza che "l'attività verrà svolta ad un aggio dell'11% in luogo del precedente 12,13% da applicarsi solo sulle somme incassate ed addirittura non sarà riconosciuto nessun compenso per le entrate rivenienti dall'accertamento a rettifica (dell'anno 2003)"; tuttavia lo scrivente ritiene che non vi sia nulla di cui rallegrarsi: infatti, fra chiacchiere e canzoni, gli avvisi di liquidazione relativi all'anno 2003 sono andati in prescrizione al 31/12/05 per responsabilità di... Ecco il busillis!!! Purtroppo non si è trattato di una "strenna natalizia" in favore di contribuenti presunti evasori fatta dall'Amministrazione Tarantini (come pericolosamente adombrato), ma molto più prosaicamente tali avvisi furono consegnati dalla società San Giorgio S.p.A. in data 29/12/2005: è pertanto evidente che era materialmente impossibile notificare (con i messi comunali, o anche a mezzo Posta) oltre 8.000 atti in soli due giorni lavorativi!
In merito alla tardiva consegna degli avvisi di liquidazione 2003, appare opportuno e corretto evidenziare che: 1) la San Giorgio S.p.A. abbia avuto notizia dell'aggiudicazione definitiva dell'appalto, in data 21/2/05; 2)che la stessa ditta, in sede di gara, avesse indicato in nove mesi il tempo necessario per l'esecuzione delle operazioni (e per la qual cosa ricevette apprezzamenti e punti per la graduatoria!); 3) che in ogni caso, ai sensi dell'art. 3 del Contratto, "l'appalto dovrà essere completato entro la data della naturale prescrizione di legge, a condizione che la relativa notifica e consegna ai contribuenti degli avvisi di liquidazione ed accertamento e tutti i provvedimenti consequenziali siano conclusi in tempo utile dando agli uffici preposti un margine di tempo necessario per gli adempimenti di che trattasi"; margine di tempo che evidentemente non poteva ridursi a due soli giorni lavorativi!!!
Tant'è che ora, nonostante i tempi ristretti per l'esecuzione delle attività affidate alla San Giorgio S.p.A., in proroga del contratto in essere, la stessa è tenuta a consegnare gli avvisi di rettifica 2003, nonché gli avvisi di liquidazione 2004 agli Uffici comunali entro il 22 dicembre 2006 (lasciando peraltro all'Amministrazione comunale, per effetto del calendario delle festività, soltanto quattro giorni lavorativi, dal 27 al 30 dicembre, per provvedere!). Poiché gli avvisi di liquidazione 2003 non emessi, sono andati in prescrizione il 31/12/05, se ne dedurrebbe un danno patrimoniale per le casse comunali, pari a oltre un milione trecentomila euro (come specificatamente indicato negli atti comunali e giudiziari!).
Pertanto da una parte una gestione inefficiente del servizio di accertamento e riscossione ICI (le cui responsabilità devono essere appurate dagli organi competenti, pena ulteriori responsabilità patrimoniali e non!) porta ingenti danni patrimoniali, dall'altra, il Commissario Prefettizio si trova nella necessità di porre in vendita beni di proprietà pubblica (nella fattispecie, Palazzo Vischi) per ripianare i debiti del Bilancio Comunale. E la circostanza che gli importi in gioco nei due casi (avvisi di liquidazione 2003 e base d'asta per la vendita di Palazzo Vischi) siano praticamente coincidenti, rende ancor più inaccettabile lo stato delle cose.

Un'ultima questione: quando e con quale atto si è autorizzato a chiudere a tarallucci e vino (o meglio, dato il periodo natalizio, a panettone e spumante!) la grave vicenda della perdita dell'ingentissima cifra (oltre 1.384.000 mila euro) afferente gli avvisi di liquidazione relativi all'anno 2003 ? Concludendo: si perdono i soldi dell'ICI e si vende Palazzo Vischi! Siamo a Robin Hood al contrario: si regala ai ricchi (evasori) e si toglie ai poveri.. cittadini! E chi dovrebbe essere chiamato a pagare i notevoli danni arrecati alle casse comunali, viene lodato e beneficiato, beatificato e, anzi, fatto San... Giorgio!!!» Dott. Roberto Visibelli
Forza Trani