Visibelli torna a parlare di ICI: «Un silenzio assordante»
Nuova lettera aperta sulla vicenda ICI. Dati interessanti e allarmanti.
mercoledì 10 gennaio 2007
Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta del Sen Roberto Visibelli (Forza Trani) indirizzata ai gestori del comune di Trani:
«Lo scrivente cittadino e contribuente Tranese, ex Consigliere Comunale del Movimento Civico FORZA TRANI, ricordando che uno dei cardini dell'azione della Pubblica Amministrazione è costituito dal principio del rispetto del buon andamento e dell'imparzialità dell'azione amministrativa, sancito dall'art. 97 della Costituzione, si chiede se tale principio sia stato rispettato nella gestione del servizio di riscossione e accertamento ICI. In questi giorni, infatti, puntuali come le rate di un mutuo, sono stati notificati ai cittadini Tranesi, oltre 6.000 avvisi di liquidazione ICI anno 2004.
Si potrebbe pensare che l'Amministrazione Comunale sia virtuosa nel perseguire i numerosissimi evasori fiscali cittadini (totali o parziali che sia) quasi fossimo la capitale nazionale dell'evasione fiscale… e invece no! Dalle reazioni degli inviperiti cittadini-contribuenti tranesi, emerge solarmente che la quasi totalità degli avvisi emessi sono stati contestati e giustamente, (seppur tardivamente), sono stati (o saranno) annullati. L'errore (se così bonariamente lo si volesse definire!) esistente nelle penose liquidazioni notificate ai disgraziati contribuenti Tranesi è ancor più rimarchevole, in quanto, nella quasi totalità dei casi, si tratta delle medesime contestazioni mosse l'anno scorso ed alle quali i cittadini contribuenti avevano posto rimedio, fornendo idonea documentazione a supporto. E' pertanto evidente che la Società San Giorgio S.p.A., appaltatrice del servizio liquidazione ICI anni 2002-2003, ed alla quale discutibilmente in questi ultimi tempi è stato affidato, in proroga, il servizio liquidazione ICI anno 2004, non ha provveduto ad aggiornare la banca dati ICI, come pure era tenuta a fare, in forza del contratto stipulato con il Comune di Trani.
A causa di tale mancato aggiornamento, numerosi cittadini si troveranno nella necessità di dover ancora una volta, andare al Comune ad armarsi del "numeretto" di prenotazione, nonché, armati di (tanta) pazienza, con esso ritornare, dopo alcuni giorni, al Comune per fornire nuovamente la documentazione a supporto delle proprie giuste rimostranze, con buona pace delle disposizioni dell'art.6, comma 4 della L. 212/2000 (Statuto del Contribuente) il quale prevede che……. non si debba rompere, più di tanto, la mazzarella ai contribuenti! Come se non bastasse, gli attuali Gestori del Comune di Trani, hanno limitato a 30 il numero di cittadini contribuenti da ascoltare quotidianamente (la mattina, dalle ore 9 alle ore 12, dal lunedì al venerdì), e dedicando i due previsti "rientri" pomeridiani ai soli consulenti; di questo passo, e stante il numero di pratiche da esaminare, forse il lavoro sarà esaurito in tempo per San Nicola (collega a San Giorgio)!
Mi chiedo perché i Gestori del Comune di Trani non impongano alla San Giorgio S.p.A., l'impiego, nell'attività di sportello, delle unità lavorative indicate nella offerta economica formulata dall'azienda stessa, e perché non abbiano richiesto, avendone facoltà, di mantenere aperto lo sportello il sabato mattina per quanti sono impegnati negli altri giorni della settimana! Tuttavia quanto sopra esposto, sia pure nella sua gravità, per gli evidenti disagi arrecati a numerosi cittadini, non è ancora l'aspetto di maggior rilievo, sotto l'aspetto del danno patrimoniale, per le già esangui Casse Comunali: infatti con una precedente lettera aperta, tuttora rimasta priva di riscontro alcuno, ero ad evidenziare:
- che, a causa del grave ritardo con il quale la società San Giorgio S.p.A. aveva consegnato al Comune di Trani gli avvisi di liquidazione ICI anno 2003, non era stato possibile notificarli in tempo utile, portando pertanto alla prescrizione degli stessi, con un danno patrimoniale stimato, sulla base degli avvisi predisposti, di ben € 1.384.531,87!!
- che la sospensione sine die della gara per l'affidamento dell'appalto quadriennale del servizio ICI, di cui non si conoscono tuttora le motivazioni, potrebbe portare a legittime richieste risarcitorie da parte delle Aziende partecipanti, atteso che la gara stessa era già giunta ad uno stadio estremamente avanzato (era da farsi il solo esame delle offerte economiche pervenute).
Come solitamente faccio, scrivo quello che pensiamo in tanti: se la gara è "taroccata" o è dannosa per Trani, lo si dica chiaramente e si faccia pagare (patrimonialmente e, nel caso, penalmente) chi ne è responsabile. In caso contrario, così operando senza chiarezza e senza definitive determinazioni, si rischia che a pagare sia il Comune di Trani, cioè tutti noi! Atteso infine che l'attività svolta dalla società San Giorgio S.p.A. appare tutt'altro che esente da censure (secondo una nota del competente ufficio, sono stati annullati il 55% degli avvisi di liquidazione ICI anni 2001-2002 ed il 72% degli avvisi di accertamento ICI anni 2001-2002), è quantomeno singolare che alla stessa società sia stata concessa la proroga del servizio di accertamento ICI per l'anno 2004, nonché sia stato posto nel nulla il contenzioso relativo alla tardiva consegna degli avvisi di liquidazione ICI anno 2003. Ed atteso che il servizio di rilevazione è stato definito nella citata nota del competente ufficio "poco preciso e molto semplicistico", sono a chiedere: che fine abbia fatto la mirabile struttura organizzativa decantata dalla San Giorgio S.p.A., nella proprio Progetto Tecnico (che ha costituito elemento di valutazione dell'offerta per l'appalto poi vinto); se la San Giorgio S.p.A. abbia effettivamente svolto, ai sensi dell'art. 4 del Contratto di appalto stipulato con il Comune di Trani, tutte le attività previste dal Disciplinare di Appalto e nell'Offerta Tecnica presentata dall'azienda stessa.
Sicuramente "gli strumenti deflattivi del contenzioso" sono rimasti lettera morta nel "Libro dei Sogni" della San Giorgio S.p.A. Purtroppo temo che anche altre delle splendide attività presenti nel progetto Tecnico presentato dalla San Giorgio S.p.A. siano rimaste irrealizzate. Possibile che gli attuali Gestori del Comune non rilevino niente di quanto innanzi??? Possibile che tutti tacciano mentre i cittadini-contribuenti, a giusta ragione, protestano?» Dott. Roberto Visibelli
Forza Trani
Si potrebbe pensare che l'Amministrazione Comunale sia virtuosa nel perseguire i numerosissimi evasori fiscali cittadini (totali o parziali che sia) quasi fossimo la capitale nazionale dell'evasione fiscale… e invece no! Dalle reazioni degli inviperiti cittadini-contribuenti tranesi, emerge solarmente che la quasi totalità degli avvisi emessi sono stati contestati e giustamente, (seppur tardivamente), sono stati (o saranno) annullati. L'errore (se così bonariamente lo si volesse definire!) esistente nelle penose liquidazioni notificate ai disgraziati contribuenti Tranesi è ancor più rimarchevole, in quanto, nella quasi totalità dei casi, si tratta delle medesime contestazioni mosse l'anno scorso ed alle quali i cittadini contribuenti avevano posto rimedio, fornendo idonea documentazione a supporto. E' pertanto evidente che la Società San Giorgio S.p.A., appaltatrice del servizio liquidazione ICI anni 2002-2003, ed alla quale discutibilmente in questi ultimi tempi è stato affidato, in proroga, il servizio liquidazione ICI anno 2004, non ha provveduto ad aggiornare la banca dati ICI, come pure era tenuta a fare, in forza del contratto stipulato con il Comune di Trani.
A causa di tale mancato aggiornamento, numerosi cittadini si troveranno nella necessità di dover ancora una volta, andare al Comune ad armarsi del "numeretto" di prenotazione, nonché, armati di (tanta) pazienza, con esso ritornare, dopo alcuni giorni, al Comune per fornire nuovamente la documentazione a supporto delle proprie giuste rimostranze, con buona pace delle disposizioni dell'art.6, comma 4 della L. 212/2000 (Statuto del Contribuente) il quale prevede che……. non si debba rompere, più di tanto, la mazzarella ai contribuenti! Come se non bastasse, gli attuali Gestori del Comune di Trani, hanno limitato a 30 il numero di cittadini contribuenti da ascoltare quotidianamente (la mattina, dalle ore 9 alle ore 12, dal lunedì al venerdì), e dedicando i due previsti "rientri" pomeridiani ai soli consulenti; di questo passo, e stante il numero di pratiche da esaminare, forse il lavoro sarà esaurito in tempo per San Nicola (collega a San Giorgio)!
Mi chiedo perché i Gestori del Comune di Trani non impongano alla San Giorgio S.p.A., l'impiego, nell'attività di sportello, delle unità lavorative indicate nella offerta economica formulata dall'azienda stessa, e perché non abbiano richiesto, avendone facoltà, di mantenere aperto lo sportello il sabato mattina per quanti sono impegnati negli altri giorni della settimana! Tuttavia quanto sopra esposto, sia pure nella sua gravità, per gli evidenti disagi arrecati a numerosi cittadini, non è ancora l'aspetto di maggior rilievo, sotto l'aspetto del danno patrimoniale, per le già esangui Casse Comunali: infatti con una precedente lettera aperta, tuttora rimasta priva di riscontro alcuno, ero ad evidenziare:
- che, a causa del grave ritardo con il quale la società San Giorgio S.p.A. aveva consegnato al Comune di Trani gli avvisi di liquidazione ICI anno 2003, non era stato possibile notificarli in tempo utile, portando pertanto alla prescrizione degli stessi, con un danno patrimoniale stimato, sulla base degli avvisi predisposti, di ben € 1.384.531,87!!
- che la sospensione sine die della gara per l'affidamento dell'appalto quadriennale del servizio ICI, di cui non si conoscono tuttora le motivazioni, potrebbe portare a legittime richieste risarcitorie da parte delle Aziende partecipanti, atteso che la gara stessa era già giunta ad uno stadio estremamente avanzato (era da farsi il solo esame delle offerte economiche pervenute).
Come solitamente faccio, scrivo quello che pensiamo in tanti: se la gara è "taroccata" o è dannosa per Trani, lo si dica chiaramente e si faccia pagare (patrimonialmente e, nel caso, penalmente) chi ne è responsabile. In caso contrario, così operando senza chiarezza e senza definitive determinazioni, si rischia che a pagare sia il Comune di Trani, cioè tutti noi! Atteso infine che l'attività svolta dalla società San Giorgio S.p.A. appare tutt'altro che esente da censure (secondo una nota del competente ufficio, sono stati annullati il 55% degli avvisi di liquidazione ICI anni 2001-2002 ed il 72% degli avvisi di accertamento ICI anni 2001-2002), è quantomeno singolare che alla stessa società sia stata concessa la proroga del servizio di accertamento ICI per l'anno 2004, nonché sia stato posto nel nulla il contenzioso relativo alla tardiva consegna degli avvisi di liquidazione ICI anno 2003. Ed atteso che il servizio di rilevazione è stato definito nella citata nota del competente ufficio "poco preciso e molto semplicistico", sono a chiedere: che fine abbia fatto la mirabile struttura organizzativa decantata dalla San Giorgio S.p.A., nella proprio Progetto Tecnico (che ha costituito elemento di valutazione dell'offerta per l'appalto poi vinto); se la San Giorgio S.p.A. abbia effettivamente svolto, ai sensi dell'art. 4 del Contratto di appalto stipulato con il Comune di Trani, tutte le attività previste dal Disciplinare di Appalto e nell'Offerta Tecnica presentata dall'azienda stessa.
Sicuramente "gli strumenti deflattivi del contenzioso" sono rimasti lettera morta nel "Libro dei Sogni" della San Giorgio S.p.A. Purtroppo temo che anche altre delle splendide attività presenti nel progetto Tecnico presentato dalla San Giorgio S.p.A. siano rimaste irrealizzate. Possibile che gli attuali Gestori del Comune non rilevino niente di quanto innanzi??? Possibile che tutti tacciano mentre i cittadini-contribuenti, a giusta ragione, protestano?» Dott. Roberto Visibelli
Forza Trani