Visibelli: «Via Zanardelli restituita alla Città ed ai Cittadini»

Lettera aperta ai gestori del comune di Trani

lunedì 22 gennaio 2007
«Via Zanardelli restituita alla Città ed ai Cittadini. Missione compiuta! E' questo l'obiettivo che, dopo una lunga battaglia amministrativa e mediatica, si è riusciti legittimamente a raggiungere, dopo anni di inerzia ed indifferenza, verso quella che, giustamente ed indubitabilmente, viene considerata una strada simbolo della Città di Trani e della Tranesità, e che fino a qualche giorno fa costituiva una vera e propria "conquista territoriale" da parte di coloro che continuavano ad occuparla con strutture che ne impedivano l'agevole transito, che urtavano con il pregio storico della stessa e che costituivano un chiaro fenomeno di "barbara privatizzazione del suolo pubblico". Le partecipazioni di stima e di solidarietà pervenutemi sia prima che dopo il raggiungimento di tale traguardo sono numerose, a testimonianza di una Cittadinanza che la maggior parte dei politici e/o pseudo politici, intellettuali e/o pseudo intellettuali dichiara essere lontana dalle problematiche cittadine ma che, invece, ha dimostrato di sentire e di vivere in prima persona, come è giusto che sia, quelle che sono le vicende della nostra Città. L'occasione mi è propizia, altresì, per riproporre anche agli attuali gestori del Comune di Trani, il problema afferente l'occupazione di suolo pubblico e la sistemazione degli arredi urbani, nel momento in cui tra un pò si principierà da parte degli esercenti commerciali a sistemare i tavolini per strada e a recintare il suolo pubblico avuto in concessione (anche per tutto l'anno!). Vi è infatti una norma regionale (evidentemente a Trani sconosciuta!) che prevede la concedibilità del suolo pubblico in proporzione alla superficie effettivamente posseduta dall'esercente all'interno del locale. E' la ragione è semplice: nel caso di un locale con una superficie interna ad es. di 30 metri quadri, sarebbe assurdo concedere un'area di suolo pubblico di 100 metri quadrati, perché non vi sarebbe corrispondenza tra i servizi predisposti dall'esercente per il locale, tra i quali voglio ricordare, a mero titolo esemplificativo, i servizi igienici, il locale spogliatoio per il personale, ecc., e quelli che si dovrebbero attrezzare per una superficie maggiore. E' necessario fissare, orbene, una proporzione tra l'area interna del locale e quella esterna concedibile, sia al fine di dare attuazione alle disposizioni regionali in materia di autorizzazioni igienico- sanitarie, e sia perchè il triste capitolo delle indiscriminate occupazioni di suolo pubblico possa finalmente dirsi concluso. Stesso discorso vale per la tipologia delle recinzioni e delle chiusure: se al Palazzo di Città non sanno come regolarsi, vadano a vedere come hanno fatto recentemente a Bari (Circoscrizione S. Nicola-Murat, via Garruba, 51 - presidente Franco Ferorelli, tel. 080/5775027 - fax 080/5772288: serve altro?) Agli attuali gestori del Comune di Trani, dico: se ci siete, battete un colpo!!!»

Dott. Roberto Visibelli
Dirigente Forza Trani