Voleva entrare in tribunale con un coltello a serramanico: una guardia giurata lo ferma

Lettera di elogio del procuratore capo Capristo

mercoledì 5 maggio 2010
Voleva entrare in tribunale con un coltello a serramanico addosso ma l'arma, di tipo proibito, non è passata inosservata ai controlli che, quotidianamente, vengono fatti nell'atrio di palazzo Torres dove è finalmente in funzione anche il metal detector. La prontezza di una guardia giurata della cooperativa di vigilanza in servizio presso la procura ha permesso la rilevazione del coltello ed il successivo sequestro. Per questi motivi, il procuratore capo Carlo Maria Capristo ha voluto scrivere all'amministrazione comunale una lettera di apprezzamento per l'operato di Sergio Di Meo, chiedendo che a lui venga attribuito uno specifico riconoscimento per la brillante operazione compiuta.

Capristo si è congratulato con l'amministrazione per la positiva ed oculata scelta operata nella destinazione di Di Meo e del suo collega (Sirio Viesti) per la sicurezza e la protezione dell'ufficio di procura, sottolineando che le due guardie hanno finora svolto «un servizio rigoroso, efficiente e serio».