Volo d'uccello e "pesta piccione"
Visibelli replica al Chiaro e Tondo di Ronco
martedì 27 ottobre 2009
«Caro Giovanni, sinceramente penso che non avendo di meglio da scrivere tu abbia velocemente buttato giù il pezzo "Volo d'uccello (dalla poltrona alla rubrica)" per riempire la Tua rubrica. Non voglio, non devo e non posso pensare ad altri motivi, tipo il risentimento contro chi viene a razzolare nella propria aia! Spiego il perché del mio convincimento. Preliminarmente rifiuto l'omologazione con l'ex collega a cui ti riferisci! Egli scrive tutt'altro e non ha il mio vissuto politico ed amministrativo. Questo almeno me lo devi concedere.
Contesto, poi, affermazioni, sempre per quello che mi riguarda, del tipo: "che, loro malgrado, prima hanno dovuto immergersi nel mare merdoso della politica (locale)" (io nella politica locale ci sono da 50 anni e non capisco il perché tu ritenga che solo questa locale sia un mare merdoso! Credi che quella nazionale sia molto meglio? Credi che il mondo dello spettacolo, della finanza, del commercio o del giornalismo sia molto meglio?), "a confessare ciò che non hanno voluto o potuto scrivere prima" (Informati meglio!), "a tergersi le chiappe" (Senza parole!), "informarci su qualche altarino della Bolgia de' dannati, darci qualche succosa dritta" (Devo fare il collaboratore di giustizia?), ecc. Ma da dove ti viene? Spiega meglio quanto hai scritto! Hai la sfera di cristallo per sapere quello che ancora devo scrivere?
Meni la randellata finale (ovvero lanci la pietra e nascondi la mano dietro al "lettore") scrivendo: "E tu fino a mo' che hai fatto?". Ti garantisco (come sia la Politica e sia i giornalisti che frequentano il Palazzo di Città ben sanno) che non mi sono mai trattenuto dall'esternare le cose che non andavano. Anzi, forse, (posso pure togliere il forse) se mi fossi stato (per dirla alla milanese!) "un attimino" più "dormiente" (forse) tutti mi avrebbero voluto più bene. Purtroppo il carattere è quello che ho da sempre e non ci posso fare niente.
Per la concessione dello spazio ringrazio Te, oltre al Direttore Fanelli (che mi ha ripetutamente invitato) e all'Editore, e Ti assicuro, non ti preoccupare, che sarà utilizzato "Senza sfoghi rancorosi". Se avvertissi tali esigenze potrei sempre usare, per la Tua serenità, i manifesti, come ho sempre fatto. La frase con cui chiudi il tuo pezzo ti invito affettuosamente a rileggere e serenamente (per quello che mi riguarda) a ritirare: "Sarà un paradosso ma ora potreste avere la possibilità di fare Politica." Hauz! E fin a mò cessò fett!!!
P.S. Se il tuo pezzo era un escamotage per "recuperare" il rapporto con Cripo, ok, non tener presente questa mia: contenti voi, contenti tutti!»
Roberto Visibelli
Contesto, poi, affermazioni, sempre per quello che mi riguarda, del tipo: "che, loro malgrado, prima hanno dovuto immergersi nel mare merdoso della politica (locale)" (io nella politica locale ci sono da 50 anni e non capisco il perché tu ritenga che solo questa locale sia un mare merdoso! Credi che quella nazionale sia molto meglio? Credi che il mondo dello spettacolo, della finanza, del commercio o del giornalismo sia molto meglio?), "a confessare ciò che non hanno voluto o potuto scrivere prima" (Informati meglio!), "a tergersi le chiappe" (Senza parole!), "informarci su qualche altarino della Bolgia de' dannati, darci qualche succosa dritta" (Devo fare il collaboratore di giustizia?), ecc. Ma da dove ti viene? Spiega meglio quanto hai scritto! Hai la sfera di cristallo per sapere quello che ancora devo scrivere?
Meni la randellata finale (ovvero lanci la pietra e nascondi la mano dietro al "lettore") scrivendo: "E tu fino a mo' che hai fatto?". Ti garantisco (come sia la Politica e sia i giornalisti che frequentano il Palazzo di Città ben sanno) che non mi sono mai trattenuto dall'esternare le cose che non andavano. Anzi, forse, (posso pure togliere il forse) se mi fossi stato (per dirla alla milanese!) "un attimino" più "dormiente" (forse) tutti mi avrebbero voluto più bene. Purtroppo il carattere è quello che ho da sempre e non ci posso fare niente.
Per la concessione dello spazio ringrazio Te, oltre al Direttore Fanelli (che mi ha ripetutamente invitato) e all'Editore, e Ti assicuro, non ti preoccupare, che sarà utilizzato "Senza sfoghi rancorosi". Se avvertissi tali esigenze potrei sempre usare, per la Tua serenità, i manifesti, come ho sempre fatto. La frase con cui chiudi il tuo pezzo ti invito affettuosamente a rileggere e serenamente (per quello che mi riguarda) a ritirare: "Sarà un paradosso ma ora potreste avere la possibilità di fare Politica." Hauz! E fin a mò cessò fett!!!
P.S. Se il tuo pezzo era un escamotage per "recuperare" il rapporto con Cripo, ok, non tener presente questa mia: contenti voi, contenti tutti!»
Roberto Visibelli