«Vorrei farvi osservare gli occhi dei pazienti che attendono per 6 – 8 ore un posto in ospedale»

Il duro sfogo di Rino Negrogno contro la classe politica

sabato 21 novembre 2020 11.21
Riportiamo il pensiero di Rino Negrogno, operatore sanitario del 118 in merito l'attuale emergenza sanitaria.

E voi sareste i miei politici? Sono stanco, ma non tanto fisicamente, fatto che potrebbe anche non interessarvi, quanto psicologicamente. Sono stanco di vedere la sofferenza negli occhi dei miei pazienti, e non solo la sofferenza, soprattutto l'angoscia, la disperazione di dover attendere per 6 – 8 ore davanti al pronoto soccorso, chiusi dentro un'ambulanza mentre l'aria manca sempre di più, in attesa di un posto disponibile.

Dopo aver ridotto in questi ultimi anni i posti letto nella mia provincia – posso comprendere il concetto di non avere due ospedali a dieci chilometri di distanza, ma i posti letto non vanno ridotti – ora ci raccontate che in base ai numeri, la Puglia debba restare zona arancione. Ma quali numeri?

Vorrei portarvi con me e mettervi a distanza ravvicinata, non tanto per far correre anche a voi il rischio di infettarvi, ma per farvi osservare gli occhi dei pazienti che attendono per 6 – 8 ore un posto in ospedale. Senza considerare le problematiche di quelli che restano a casa. Non posso nemmeno augurarvi di ammalarvi per poter finalmente comprendere, perché so bene che tanto avreste delle corsie preferenziali, dei trattamenti di favore. Non attendereste certamente come gli altri fuori al pronto soccorso. Non mi resta che biasimarvi, sebbene consapevole che nemmeno questo serva a nulla, ma lo farò comunque, all'unisono con miei pazienti sofferenti e con i loro parenti disperati. Voi non mi rappresentate più.