Wedding, settore in crescita. Titti Pastore: «Sposatevi, ma fatelo in Puglia»

I numeri del general manager di Lavinia Group per il biennio 2023-24

venerdì 8 luglio 2022 8.37
Dopo due anni di pandemia il comparto dei matrimoni in Puglia si sta rimettendo in piedi. Fortunatamente questo settore sta mostrando grandi segni di ripresa, non solo grazie al recupero delle cerimonie posticipate, ma anche in risposta alle numerose nozze programmate per il 2023-24. Un ruolo importante lo ha rivestito indubbiamente l'AssoweddingandLuxury Confindustria, di cui Lavinia Group è membro attivo. Si tratta di un'organizzazione di riferimento per il settore del wedding, che si è battuta in prima linea per il rilancio dell'ambito eventi e con cui ancora si lavora per assicurare un continuo sviluppo. «C'è una esponenziale ripresa del settore – spiega Titti Pastore. – Noi in Lavinia Group gestiamo due tipi di matrimoni: quelli locali e quelli cosiddetti di "destinazione", ossia di ospiti e clienti che non vivono in Puglia. I matrimoni locali, già dallo scorso anno, hanno registrato una forte ripresa e per il 2023- 24 ci sono proiezioni davvero importanti».

La Puglia è infatti una meta particolarmente ambita come wedding destination, grazie alle scenografie naturali e all'ottimo cibo che l'hanno consacrata come location di tendenza già da parecchi anni. Le località privilegiate dall'estero continuano a essere Polignano, Monopoli e la Valle d'Itria, ma anche la zona del nord barese, e in particolare Trani, sta iniziando a registrare un dato di crescita significativo.

«Il nostro gruppo di strutture, Lavinia Group, – continua Titti Pastore – si sta orientando per consolidarsi ancora di più nel locale e per attrarre coppie anche dall'estero, per trasmettere il nostro modo di fare wedding oltre i confini nazionali.» Queste prospettive di crescita nascono dall'ormai nota professionalità del gruppo, raggiunta con 30 anni di esperienza nel wedding, dalle migliorie apportate alla struttura, come i nuovissimi giardini di Donna Lavinia firmati dal landscape designer Gianni Birardi, e da tutto ciò che di nuovo porterà la cicogna.