Zitoli, presidente V commissione: «Creazione di una rete»

Puntare su collaborazioni tra pubblico e privato

domenica 25 ottobre 2015 2.48
A cura di Vincenzo Membola
La presidenza della quinta Commissione Consiliare è stata assegnata a Francesca Zitoli, 29 anni, eletta per la prima volta quest'anno, nelle fila della Lista Emiliano. Da anni attiva nell'associazionismo di stampo culturale, saranno parecchi gli argomenti sul tavolo suo e degli altri componenti (il vice presidente Nicola Lapi, Luciana Capone, Patrizia Cormio, Pasquale De Toma): dallo sport all'istruzione, passando per politiche giovanili, rapporti con terzo settore e associazioni, oltre alla cultura.

«Stiamo affrontando - dichiara Francesca Zitoli - un piano di lavoro generale, per capire quali sono le esigenze provenienti da diverse realtà, siano esse culturali, scolastiche, sportive e di politiche giovanili. Innanzitutto, cercheremo di creare una rete per le associazioni, che sono davvero tante, diverse, eterogenee sia per numero che per ambito di interesse. Credo sia necessaria la creazione di un organo che le coordini, per calendarizzare le attività e ottimizzare le risorse. In più, l'impegno della commissione sarà anche quello di cercare di intervenire all'interno delle scuole per creare, in sinergia con le richieste dei diversi dirigenti, delle politiche che possano redistribuire le iscrizioni di anno in anno, evitando che ci siano dei plessi vuoti o semivuoti, altri invece traboccanti».

Gli ambiti di interessi di questa commissione sono parecchi: «Per quanto riguarda la biblioteca - continua la consigliera della Lista Emiliano -, è stato pubblicato il nuovo bando, l'affidamento durerà 18 mesi e ci auguriamo di poter stabilizzare i servizi che tutt'oggi la biblioteca eroga in maniera eccellente, magari pensando anche ad ampliarli e potenziarli. Sono, inoltre, pervenute, nell'ambito del marketing territoriale e del marchio di città slow, diverse proposte per promuovere i prodotti locali ma soprattutto un turismo di qualità e sostenibile, che guardi al mercato estero, facendo scoprire tutto il processo produttivo della nostra terra, con filosofia a chilometro zero. L'obiettivo è la creazione di una esperenzialità nell'ambito dell'ambito dell'enogastronomia tranese».