«A Molfetta sono accaduti fatti gravissimi»
Parla il presidente del comitato regionale, Vito Tisci. Le reazioni a Molfetta
martedì 4 maggio 2010
«A Molfetta sono accaduti dei fatti gravissimi, dobbiamo impegnarci per individuare e punire severamente i responsabili». Vito Tisci, presidente del comitato regionale pugliese, è basito: «Questi episodi di violenza ti lasciano senza parole. Ho letto i giornali, ho parlato con gli ispettori di campo, mi auguro vengano adottati tutti i provvedimenti per contrastare la spirale di violenza che si è ingenerata ed emarginare i colpevoli». Tisci non entra nel merito delle prossibili decisioni che si potrebbero assumere per la gara di ritorno (la commissione disciplinare si riunirà nel tardo pomeriggio di oggi) ma sottolinea la vasta eco che ha avuto l'episodio: «Dall'osservatorio ci hanno segnalato la partita di ritorno, adesso vedremo come comportarci. Di certo è stata scritta una pagina nera per lo sport pugliese. Non si può perdere un occhio a 29 anni per una partita di calcio».
Tisci non commenta la scelta (folle) di mettere vicine le due tifoserie in gradinata («Noi concediamo l'omologabilità degli impianti, le scelte relative alla sicurezza competono ad altri») e rispedisce al mittente le accuse di Flora sull'arbitraggio: «Non è serio attribuire ad un arbitraggio la causa degli incidenti. Gli arbitri possono anche sbagliare a dirigere una partita ma, da qui ad attribuire a Cassarà le responsabilità di quanto accaduto, ce ne vuole».
In casa Liberty Molfetta, è stato prodotto un comunicato stampa su quanto accaduto: «La società del Molfetta – si legge nella nota - condanna categoricamente quanto è successo e, nella persona del presidente Nicola Canonico e di tutta la dirigenza, prende le distanze da quei tifosi violenti, di entrambe le fazioni, che hanno reso il dopo partita incandescente fuori dal centro sportivo molfettese. Tutto l'accaduto non ha nulla a che vedere con la società biancorossa, dunque, amareggiata per un atteggiamento tanto violento quanto inutile di alcuni presenti allo stadio in un pomeriggio che, altro non doveva essere, se non una festa di sport».
«A fine gara - ha commentato il direttore sportivo del Molfetta, Enzo Milillo - stavamo esultando in tribuna per il risultato. Non ci siamo accorti di nulla e ci dispiace molto per cosa è successo. Esprimo tutta la nostra solidarietà al tifoso ferito ed ai carabinieri rimasti coinvolti».
Tisci non commenta la scelta (folle) di mettere vicine le due tifoserie in gradinata («Noi concediamo l'omologabilità degli impianti, le scelte relative alla sicurezza competono ad altri») e rispedisce al mittente le accuse di Flora sull'arbitraggio: «Non è serio attribuire ad un arbitraggio la causa degli incidenti. Gli arbitri possono anche sbagliare a dirigere una partita ma, da qui ad attribuire a Cassarà le responsabilità di quanto accaduto, ce ne vuole».
In casa Liberty Molfetta, è stato prodotto un comunicato stampa su quanto accaduto: «La società del Molfetta – si legge nella nota - condanna categoricamente quanto è successo e, nella persona del presidente Nicola Canonico e di tutta la dirigenza, prende le distanze da quei tifosi violenti, di entrambe le fazioni, che hanno reso il dopo partita incandescente fuori dal centro sportivo molfettese. Tutto l'accaduto non ha nulla a che vedere con la società biancorossa, dunque, amareggiata per un atteggiamento tanto violento quanto inutile di alcuni presenti allo stadio in un pomeriggio che, altro non doveva essere, se non una festa di sport».
«A fine gara - ha commentato il direttore sportivo del Molfetta, Enzo Milillo - stavamo esultando in tribuna per il risultato. Non ci siamo accorti di nulla e ci dispiace molto per cosa è successo. Esprimo tutta la nostra solidarietà al tifoso ferito ed ai carabinieri rimasti coinvolti».