Abruzzese: «Clima intimidatorio a Somma Vesuviana»
Minacce e insulti, un tesserato del Trani sarebbe stato tirato per capelli
domenica 8 aprile 2012
9.01
Al termine della gara tra la Viribus e la Fortis Trani, il presidente tranese Paolo Abruzzese ha denunciato l'atteggiamento intimidatorio che ha subito il Trani all'interno dello stadio. Minacce, insulti, Artiaco colpito con un pugno, un tesserato della Fortis tirato per i capelli: questa una breve ricostruzione degli episodi fornita dal presidente tranese. «Al triplice fischio - si legge sul sito della Fortis - la furia dei locali si è abbattuta su quanti, tra dirigenti, tecnici e calciatori erano nella zona degli spogliatoi, colpevoli, secondo i sommesi, di aver giocato la partita senza cedere alle precedenti minacce. Ci sono stati momenti di alta tensione quando gente sicuramente riconducibile alla società ospitante ha colpito alcuni tesserati del Trani anche con ombrelli e altri oggetti con il preciso intento di provocare gravi lesioni».
«Ci aspettavamo un clima teso – spiega Abruzzese - ma non fino a questo punto. In settimana avevo richiesto formalmente la presenza di un commissario di campo perché temevo che potesse accadere qualcosa di spiacevole. Il commissario non si è visto e così la Viribus ha potuto fare ciò che voleva. In settimana mi farò sentire, sto pensando ad un esposto denuncia perché nessuno ha mosso un dito per permetterci di giocare la partita in modo sereno».
Anche Dellisanti ha parlato di «un ambiente ostile». «Sono molto deluso - dice il tecnico - perché sono accadute cose che nulla hanno a che vedere col calcio. Sul campo doveva vincere la squadra più forte, certi espedienti inevitabilmente finiscono per falsare l'andamento della gara».
«Ci aspettavamo un clima teso – spiega Abruzzese - ma non fino a questo punto. In settimana avevo richiesto formalmente la presenza di un commissario di campo perché temevo che potesse accadere qualcosa di spiacevole. Il commissario non si è visto e così la Viribus ha potuto fare ciò che voleva. In settimana mi farò sentire, sto pensando ad un esposto denuncia perché nessuno ha mosso un dito per permetterci di giocare la partita in modo sereno».
Anche Dellisanti ha parlato di «un ambiente ostile». «Sono molto deluso - dice il tecnico - perché sono accadute cose che nulla hanno a che vedere col calcio. Sul campo doveva vincere la squadra più forte, certi espedienti inevitabilmente finiscono per falsare l'andamento della gara».