Aggressione all’arbitro, il tifoso rischia grosso

E con lui la società della Fortis. Il responsabile è un uomo di 46 anni.

lunedì 23 febbraio 2009
A cura di Biagio Fanelli
Avrà, con tutta probabilità, un risvolto penale (oltre che di giustizia sportiva) il concitato dopo gara di Fortis Trani-Real Barletta. Dopo una più dettagliata ricostruzione è emerso che, al termine dell'incontro del campionato di Promozione (terminato sul punteggio di 1-1), la terna arbitrale, mentre si accingeva a far rientro a Bari, è stata raggiunta ed affiancata sulla statale 16 da un'auto, a bordo della quale si trovava il genitore di un raccattapalle della Fortis in cerca di spiegazioni per l'allontanamento del figlio dal terreno di gioco nel corso dell'incontro.

La macchina guidata dall'uomo (un 46enne di Trani, assiduo frequentatore dello stadio) ha superato la vettura della terna, inchiodando di colpo e causando l'inevitabile tamponamento che, solo per una fortuita coincidenza, non ha avuto ben più gravi ripercussioni.

Sul luogo dell'incidente è giunta una pattuglia della Polizia di Trani che ha condotto tutti i protagonisti della vicenda in Commissariato per accertare la dinamica dei fatti.

L'episodio, sebbene si sia consumato molto distante dallo stadio Comunale, avrebbe avuto un prologo all'interno degli spogliatoi del Comunale. A fine gara, il tifoso avrebbe cercato di ottenere spiegazioni dall'arbitro sull'allontanamento del figlio dal campo, facendo irruzione nei locali dello spogliatoio. Non contento, avrebbe atteso la terna fuori dallo stadio. Prima delle semplici rimostranze, quindi l'inseguimento su strada, concluso con il tamponamento sulla 16.

Uno dei tre componenti della terna ha provveduto a sporgere denuncia. Gli altri due potrebbero farlo nelle prossime ore. A prescindere da questo atto, il dirigente del Commissario di Polizia, Aurelio Montaruli, non esclude che possano essere presi dei provvedimenti nei confronti dell'uomo. La società della Fortis ha preso le distanze dal folle gesto, dichiarandosi «rammaricata per quanto accaduto al direttore di gara ed ai suoi collaboratori».

I tifosi organizzati, dal canto loro, hanno sottolineato la loro estraneità all'episodio. Questa bravata potrebbe comunque costar cara alla società, impegnata nella rincorsa ai play off.