Ancora una grande impresa per l'Aquila Azzurra
A Noicattaro successo per 3-0
lunedì 23 marzo 2009
Una grande impresa che può realmente vale un campionato. La vittoria per 3-0 (19, 13, 19) della Primadonna collection Trani a Noicattaro contro il Nojaturi significa molto più di quanto non dica il risultato. A questa partita, infatti, la capolista s'era presentata con assenze importanti ed in condizioni psicologiche veramente delicate. Il venerdì precedente la gara, infatti, erano venuti a mancare la mamma della schiacciatrice Giusi Caterina ed il fratello di Isa Azzollini, fino all'anno scorso giocatrice dell'Aquila azzurra. Due notizie che hanno messo a dura prova la concentrazione e la serenità della squadra, senza dimenticare l'assenza per infortunio di Mina Annese, alla prese con una tendinite al gomito molto più fastidiosa di quanto non sembrasse.
Risultato, a Noicattaro, sul campo di una squadra assetata di punti salvezza, la Primadonna si presentava senza le due schiacciatrici laterali titolari e, pertanto, i coach Toni Chieppa e Pino Filannino dovevano inventarsi un sestetto tatticamente rivoluzionario: in diagonale con Ricci ha giocato Roberta Valente, quest'anno utilizzata soltanto come centrale, mentre in banda hanno preso posto Palma Monitillo (alla sua seconda uscita in questo ruolo dopo la facile partita con l'Ostuni) e Doriana Bisceglia, che invece quest'anno era stata utilizzata soltanto da opposta proprio in alternativa a Monitillo.
Ebbene, in risposta a chi temeva irreparabili scompensi, la squadra ha sfoderato una prestazione sontuosa sia per la forza del gruppo, sia per le qualità delle singole: tutte sono state bravissime, a turno anche decisive. Perfettamente diretta da una monumentale Rosa Ricci, le giocatrici tranesi hanno messo un altro mattone pesantissimo nell'edificio vincente di questa stagione. Oltre tutto, già da adesso, la Primadonna è matematicamente qualificata per i play off, obiettivo mai raggiunto nelle quattro precedenti esperienze in B2 degli ultimi cinque anni. E resta aperta sempre la strisca di vittorie consecutive in campionato (salita a 20) e fra campionato e coppa (22). Domenica prossima, in casa contro il Benevento, c'è la possibilità di eguagliare il record stagionale di vittorie consecutive in campionato (21), detenuto dal crema (girone B).
La storia della partita vede la Primadonna fare costantemente la lepre nel primo set, con il Turi che la insegue invano. Il punteggio dice 6-8 al primo timeout tecnico, poi Trani allunga fino al 9-14. Le locali rimontano fino al 14-16 del secondo intermedio, le ospiti allungano di nuovo (16-21), ma le padrone di casa tornano vicine (19-21). Fino a quel punto l'Aquila azzurra era stata sospinta da una Monitillo incontenibile dalla banda e dai numeri di una straordinaria Ricci. Ma la chiave del set sono una gran difesa di Doriana Bisceglia, da cui nasce il punto del 19-23, firmato da Raffaella Balducci, che siglerà anche i due punti successivi che chiudono il set 19-25.
Nel secondo parziale il Turi, che già aveva sbagliato molto in attacco nel primo set, aumenta il numero degli errori e contemporaneamente peggiora anche in ricezione. Dopo che al primo intermedio la sua squadra era andata avanti 5-8, capitan Ricci con due ace fa il vuoto e porta la sua sull'8-16 al secondo timeout tecnico. Sempre Ricci, dalla linea di battuta, manda in crisi la ricezione avversaria e per il set non c'è più storia. Tanto più che Balducci fa ancora il fenomeno, Di Corato e Monitillo non sbagliano un pallone e tutte le altre, con in testa il libero del Rosso, difendono sempre in maniera pulita, con muri di contenimento efficaci, coperture puntuali e ricezioni precise. Insomma, una lezione di pallavolo: 13-25
Nel terzo set giunge l'attesa reazione del Turi, che batte meglio, sbaglia meno e si mostra più concentrato. Stefania Topputi segna più della altre (11 punti), ma la sua prestazione è macchiata di moltissimi errori. Chi, invece, si fa notare è la giovanissima Alejandra Graniero Rodriguez, 15 anni, figlia d'arte: per lei 7 punti ed una gran partita al centro, ruolo nel quale ha un futuro importante davanti a sé. Grazie alla spinta di questa due giocatrici ed al sacrificio di tutte le altre, la squadra di casa, dopo il 7-8 del primo timeout tecnico, si porta per la prima volta in vantaggio (13-12) ed allunga fino al 16-13 del secondo parziale. Ma al ritorno in campo, quando la battuta torna alla Primadonna, cambia tutto. A servire va Roberta Valente e le sue battute tornano a mettere in crisi la ricezione di casa: da 16-13 a 16-17. Poi è Rosalba di Corato, con una serie di irresistibili "fast", a mettere in cassaforte la partita, paralizzando ogni tentativo di reazione del Turi: 19-25 e sipario sulla partita.
Massima la soddisfazione di giocatrici, tecnici e dirigenti a fine gara. Bisceglia e Valente dedicano la vittoria a Giusi Caterina ed Isa Azzollini e poi di dicono «felici per essere state utili alla squadra. Lavoriamo duro per farci trovare pronte quando serve, e questa sera serviva davvero».
I tecnici, Chieppa e Filannino, sono concordi nell'affermare che «questa vittoria vale triplo per le condizioni in cui è nata. Questo sestetto abbiamo potuto provarlo solo una volta, ma conoscevamo la duttilità tattica delle nostre atlete e sapevamo che avremmo fatto comunque bene».
Il presidente, Sebastiano Chieppa, si coccola il gruppo: «La forza di questa squadra è lo spirito di gruppo ed il valore di tutte le giocatrici. Ho sempre detto che qui non ci sono titolari e riserve, ma dodici atlete di valore grazie alle quali si fanno ottimi allenamenti ed un campionato finora impeccabile».
Foto di Nicola Caputo
Risultato, a Noicattaro, sul campo di una squadra assetata di punti salvezza, la Primadonna si presentava senza le due schiacciatrici laterali titolari e, pertanto, i coach Toni Chieppa e Pino Filannino dovevano inventarsi un sestetto tatticamente rivoluzionario: in diagonale con Ricci ha giocato Roberta Valente, quest'anno utilizzata soltanto come centrale, mentre in banda hanno preso posto Palma Monitillo (alla sua seconda uscita in questo ruolo dopo la facile partita con l'Ostuni) e Doriana Bisceglia, che invece quest'anno era stata utilizzata soltanto da opposta proprio in alternativa a Monitillo.
Ebbene, in risposta a chi temeva irreparabili scompensi, la squadra ha sfoderato una prestazione sontuosa sia per la forza del gruppo, sia per le qualità delle singole: tutte sono state bravissime, a turno anche decisive. Perfettamente diretta da una monumentale Rosa Ricci, le giocatrici tranesi hanno messo un altro mattone pesantissimo nell'edificio vincente di questa stagione. Oltre tutto, già da adesso, la Primadonna è matematicamente qualificata per i play off, obiettivo mai raggiunto nelle quattro precedenti esperienze in B2 degli ultimi cinque anni. E resta aperta sempre la strisca di vittorie consecutive in campionato (salita a 20) e fra campionato e coppa (22). Domenica prossima, in casa contro il Benevento, c'è la possibilità di eguagliare il record stagionale di vittorie consecutive in campionato (21), detenuto dal crema (girone B).
La storia della partita vede la Primadonna fare costantemente la lepre nel primo set, con il Turi che la insegue invano. Il punteggio dice 6-8 al primo timeout tecnico, poi Trani allunga fino al 9-14. Le locali rimontano fino al 14-16 del secondo intermedio, le ospiti allungano di nuovo (16-21), ma le padrone di casa tornano vicine (19-21). Fino a quel punto l'Aquila azzurra era stata sospinta da una Monitillo incontenibile dalla banda e dai numeri di una straordinaria Ricci. Ma la chiave del set sono una gran difesa di Doriana Bisceglia, da cui nasce il punto del 19-23, firmato da Raffaella Balducci, che siglerà anche i due punti successivi che chiudono il set 19-25.
Nel secondo parziale il Turi, che già aveva sbagliato molto in attacco nel primo set, aumenta il numero degli errori e contemporaneamente peggiora anche in ricezione. Dopo che al primo intermedio la sua squadra era andata avanti 5-8, capitan Ricci con due ace fa il vuoto e porta la sua sull'8-16 al secondo timeout tecnico. Sempre Ricci, dalla linea di battuta, manda in crisi la ricezione avversaria e per il set non c'è più storia. Tanto più che Balducci fa ancora il fenomeno, Di Corato e Monitillo non sbagliano un pallone e tutte le altre, con in testa il libero del Rosso, difendono sempre in maniera pulita, con muri di contenimento efficaci, coperture puntuali e ricezioni precise. Insomma, una lezione di pallavolo: 13-25
Nel terzo set giunge l'attesa reazione del Turi, che batte meglio, sbaglia meno e si mostra più concentrato. Stefania Topputi segna più della altre (11 punti), ma la sua prestazione è macchiata di moltissimi errori. Chi, invece, si fa notare è la giovanissima Alejandra Graniero Rodriguez, 15 anni, figlia d'arte: per lei 7 punti ed una gran partita al centro, ruolo nel quale ha un futuro importante davanti a sé. Grazie alla spinta di questa due giocatrici ed al sacrificio di tutte le altre, la squadra di casa, dopo il 7-8 del primo timeout tecnico, si porta per la prima volta in vantaggio (13-12) ed allunga fino al 16-13 del secondo parziale. Ma al ritorno in campo, quando la battuta torna alla Primadonna, cambia tutto. A servire va Roberta Valente e le sue battute tornano a mettere in crisi la ricezione di casa: da 16-13 a 16-17. Poi è Rosalba di Corato, con una serie di irresistibili "fast", a mettere in cassaforte la partita, paralizzando ogni tentativo di reazione del Turi: 19-25 e sipario sulla partita.
Massima la soddisfazione di giocatrici, tecnici e dirigenti a fine gara. Bisceglia e Valente dedicano la vittoria a Giusi Caterina ed Isa Azzollini e poi di dicono «felici per essere state utili alla squadra. Lavoriamo duro per farci trovare pronte quando serve, e questa sera serviva davvero».
I tecnici, Chieppa e Filannino, sono concordi nell'affermare che «questa vittoria vale triplo per le condizioni in cui è nata. Questo sestetto abbiamo potuto provarlo solo una volta, ma conoscevamo la duttilità tattica delle nostre atlete e sapevamo che avremmo fatto comunque bene».
Il presidente, Sebastiano Chieppa, si coccola il gruppo: «La forza di questa squadra è lo spirito di gruppo ed il valore di tutte le giocatrici. Ho sempre detto che qui non ci sono titolari e riserve, ma dodici atlete di valore grazie alle quali si fanno ottimi allenamenti ed un campionato finora impeccabile».
Foto di Nicola Caputo