Aquila Azzurra: ad Ostuni vittoria solo al tie-break.
Si complica il cammino della Primadonna collection Trani
lunedì 21 aprile 2008
Paiono ormai appese ad un filo le speranze della Primadonna collection Aquila azzurra Trani di approdare ai play off del campionato di serie B2 femminile di volley. La vittoria per 3-2 (15, 14, -22, -21, 16) ad Ostuni, infatti, sa molto di amaro perché porta in casa biancazzurra soltanto due punti ed aumenta da tre a quattro le lunghezze lo svantaggio dal Napoli, secondo in classifica. Adesso, dunque, per sperare ancora bisogna tifare Manfredonia, affinché la squadra pugliese strappi almeno un punto alle campane sabato prossimo e rimetta le tranesi nella condizione di tornare in corsa e giocarsi tutto nella sfida di Napoli del 4 maggio.
Peccato, però, perché la partita si era messa molto bene per il Trani limitatamente ai primi due set, letteralmente dominati: «Abbiamo giocato non bene, ma troppo bene in quei primi due set – afferma il presidente, Sebastiano Chieppa -, finendo inevitabilmente per calare d'intensità nei successivi, nei quali invece loro hanno iniziato a giocare».
Nella prima frazione i parziali tecnici per la Primadonna sono eloquenti: 8-2; 16-8; 25-15. Nella seconda le tranesi non sono da meno: 8-3; 16-10; 25-14. In campo c'è una sola squadra.
Ma dal terzo set in poi le cose cambiano, a cominciare da alcuni accorgimenti tattici della squadra di casa, che incomincia subito con un break (5-2) e riesce a mantenere quel vantaggio per tutto il set anche nei tempi tecnici (8-6, 16-14), fino ad arrivare al 25-22 finale.
La partita, però, si decide nella dirittura d'arrivo della quarta frazione, quando la coppia arbitrale napoletana designata a dirigere la partita chiama in campo una schiacciata della squadra di casa sicuramente fuori, tanto più che il pallone cade proprio nei pressi della panchina biancazzurra. Tutti i componenti della panchina saltano su, furibondi, per la topica presa dai direttori di gara e, anziché porre rimedio alla chiamata, arrivano due cartellini gialli che costano altrettanti punti e la sconfitta del set per 25-22.
Nel tie-break le tranesi, pur consce che ormai il campionato sta prendendo una piega indesiderata, con la forza dell'orgoglio che quest'anno non è mai loro mancata riescono a giocarsela fino in fondo ed a chiudere 18-16, conquistando una vittoria per 3-2 che, almeno, restituisce un mezzo sorriso.
Adesso dipende tutto dal Manfredonia, prima, e dallo stesso Trani poi. Sabato l'interesse sarà tutto per la sfida fra la squadra sipontina (che sul suo campo ha già battuto l'Aquila azzurra) ed il Napoli, con la prima a caccia dei punti della salvezza matematica. Se, e solo se da lì dovesse giungere un risultato favorevole, allora la partita che Ricci e compagne giocheranno domenica prossima contro il Taranto assumerebbe immenso valore perché una vittoria rimetterebbe in carreggiata la squadra biancazzurra in vista del 4 maggio.
Peccato, però, perché la partita si era messa molto bene per il Trani limitatamente ai primi due set, letteralmente dominati: «Abbiamo giocato non bene, ma troppo bene in quei primi due set – afferma il presidente, Sebastiano Chieppa -, finendo inevitabilmente per calare d'intensità nei successivi, nei quali invece loro hanno iniziato a giocare».
Nella prima frazione i parziali tecnici per la Primadonna sono eloquenti: 8-2; 16-8; 25-15. Nella seconda le tranesi non sono da meno: 8-3; 16-10; 25-14. In campo c'è una sola squadra.
Ma dal terzo set in poi le cose cambiano, a cominciare da alcuni accorgimenti tattici della squadra di casa, che incomincia subito con un break (5-2) e riesce a mantenere quel vantaggio per tutto il set anche nei tempi tecnici (8-6, 16-14), fino ad arrivare al 25-22 finale.
La partita, però, si decide nella dirittura d'arrivo della quarta frazione, quando la coppia arbitrale napoletana designata a dirigere la partita chiama in campo una schiacciata della squadra di casa sicuramente fuori, tanto più che il pallone cade proprio nei pressi della panchina biancazzurra. Tutti i componenti della panchina saltano su, furibondi, per la topica presa dai direttori di gara e, anziché porre rimedio alla chiamata, arrivano due cartellini gialli che costano altrettanti punti e la sconfitta del set per 25-22.
Nel tie-break le tranesi, pur consce che ormai il campionato sta prendendo una piega indesiderata, con la forza dell'orgoglio che quest'anno non è mai loro mancata riescono a giocarsela fino in fondo ed a chiudere 18-16, conquistando una vittoria per 3-2 che, almeno, restituisce un mezzo sorriso.
Adesso dipende tutto dal Manfredonia, prima, e dallo stesso Trani poi. Sabato l'interesse sarà tutto per la sfida fra la squadra sipontina (che sul suo campo ha già battuto l'Aquila azzurra) ed il Napoli, con la prima a caccia dei punti della salvezza matematica. Se, e solo se da lì dovesse giungere un risultato favorevole, allora la partita che Ricci e compagne giocheranno domenica prossima contro il Taranto assumerebbe immenso valore perché una vittoria rimetterebbe in carreggiata la squadra biancazzurra in vista del 4 maggio.