Aquila Azzurra contro la capolista. E' stata una grande festa di sport.
L'Aversa ha avuto la meglio sulla Giodicart Aquila Azzurra Trani
lunedì 20 marzo 2006
Com'era facilmente prevedibile, è stata soprattutto una festa di sport. Una bellissima partita di pallavolo in una gran cornice di pubblico caldo ed appassionato, ma anche capace di tributare a fine gara alla squadra di casa un'ovazione pari a quella di un trionfo. Eppure il risultato finale ha premiato la capolista Santulli Aversa, che ha avuto la meglio sulla Giodicart Aquila Azzurra Trani 3-2 (-23, 21, -19, 19, 12) dopo una partita avvincente e ricca di colpi scena e, soprattutto, grandissime giocate da una parte e dall'altra.
Va subito detto che il Trani ha giocato senza dubbio, per almeno tre set e mezzo, la migliore partita del suo campionato, ma che anche questa volta, come quasi sempre nelle precedenti occasioni, con il progressivo allungarsi della gara è giunto un calo atletico che soprattutto in questa circostanza, a fine gara, il presidente Sebastiano Chieppa ha attribuito alla non congrua durata degli allenamenti: «Per accontentare tutti – spiega il dirigente - l'amministrazione comunale assegna allenamenti contingentati, ma a noi un'ora e mezza non può bastare se le partite durano oltre due ore, ed alla fine i risultati sono questi. In classifica non esagero dicendo che ci mancano almeno cinque punti per la nostra non abitudine ai prolungamenti delle partite. Senza contare il rischio di incidenti cui le giocatrici sono sottoposte, perché la stanchezza e l'acido lattico inducono a fare movimenti sbagliati che mettono a repentaglio la loro incolumità. E tutto questo per l'atteggiamento irresponsabile di chi pensa che concedere la palestra maggiore anche alle squadre minori sia sinonimo di democrazia. In realtà così non si tutela la salute degli atleti ed i patrimoni sportivi più importanti della città. È vergognoso che questo accada e non escludo, il prossimo anno, di andare a giocare altrove e trasferivi pure la società».
Detto dell'amaro sfogo del presidente, che peraltro riconosce all'Aversa di non avere rubato assolutamente nulla, la cronaca della partita parla di un primo set con le campane sempre avanti ed il Trani bravo non solo a non mollare mai, ma anche a prendere d'infilata le avversarie proprio nella parte finale del parziale, con il sorpasso sul 23-22 e la chiusura 25-23 (in 24') grazie ad un attacco fuori delle avversarie, impauritesi per il prepotente ritorno biancazzurro. Ed in questo set si scrive anche la storia tattica della partita, con la Giodicart brava a battere sempre profondo (anche a costo di sbagliare molto in questo fondamentale) pur di non mettere in condizione le più forti attaccanti campane di colpire palle facili. Anche l'Aversa, però, ha a sua volta battuto molto bene, riuscendo così a contrattaccare con più efficacia di quanto le riuscisse sulla battuta del Trani.
Nel secondo parziale il cliché è lo stesso: gran partenza delle campane e progressiva rimonta della Giodicart, capace di operare il sorpasso anche prima, portandosi avanti 19-17. Ma in questo caso l'Aversa ha il tempo di riorganizzarsi e rimettere la testa avanti senza più sbavature, chiudendo 25-21 in 24 minuti.
Il capolavoro della serata la Giodicart lo realizza nel terzo set, praticamente perfetto e con una Raffaella Balducci stratosferica sia nei primi tempi, sia a muro insieme con Rosa Ricci. Alla fine per lei saranno 17 punti e applausi a scena aperta. A completare l'opera, una Liviana Milillo di nuovo potente e precisa dalla banda, ma anche le giocate essenziali di Mastrototaro dal centro ed i saggi "mani e fuori" di Del Vino e De Pinto. Insomma, una macchina perfetta che in 20 minuti tiene l'Aversa sempre dietro, almeno di quattro lunghezze, e chiude il set 25-19.
Sulla scia dell'entusiasmo, anche il quarto set inizia con il Trani in grande spolvero fino ad un massimo vantaggio di 12-7. Ma le tossine della stanchezza cominciano ad infiltrarsi subdole nelel gambe e nella testa delle tranesi. Laura De Pinto manda di seguito un attacco per la tangente ed una ricezione fra i tifosi: è la spia della riserva che si accende nel capitano e progressivamente in tutta la squadra. L'Aversa piazza un break di 15-4 e sul 22-16,di fatto, archivia il set che finirà 25-19 in 22 minuti. Decisiva, però, anche la mossa tattica del coach campano, Collarini, di cambiare rotazione facendo tre giri con davanti le tre attaccanti più forti tutte insieme: la scelta paga, soprattutto perché di fronte il Trani è in netto calando, anche quando davanti ci sono le altre tre.
La stessa situazione tattica, nonostante Chieppa a sua volta corregga qualcosa nel suo schieramento, si ripete anche nel tie-break, con l'Aversa che parte forte (6-1), il Trani che con ammirevole generosità recupera e quasi rimonta (10-11), il finale punto a punto in cui le campane tengono botta, chiudendo 15-12.
Toni Chieppa a fine gara, per la storia del match e per tutte le ragioni esposte, commenta sereno: «A un certo punto siamo andati in riserva, è inutile negarlo, ma le ragazze hanno giocato tatticamente una gran partita e hanno dato tutto anche quando non ne avevano più. Era quello che volevamo da questa partita e che vogliamo dalle prossime: concentrazione, spirito di squadra, divertirsi e divertire. Abbiamo messo in difficoltà la capolista, mosso comunque la classifica, dimostrato che siamo vivi, anche se allenamenti più lunghi, effettivamente, ci aiuterebbero ad esserlo di più».
Serie B2 femminile, girone G: la classifica
Va subito detto che il Trani ha giocato senza dubbio, per almeno tre set e mezzo, la migliore partita del suo campionato, ma che anche questa volta, come quasi sempre nelle precedenti occasioni, con il progressivo allungarsi della gara è giunto un calo atletico che soprattutto in questa circostanza, a fine gara, il presidente Sebastiano Chieppa ha attribuito alla non congrua durata degli allenamenti: «Per accontentare tutti – spiega il dirigente - l'amministrazione comunale assegna allenamenti contingentati, ma a noi un'ora e mezza non può bastare se le partite durano oltre due ore, ed alla fine i risultati sono questi. In classifica non esagero dicendo che ci mancano almeno cinque punti per la nostra non abitudine ai prolungamenti delle partite. Senza contare il rischio di incidenti cui le giocatrici sono sottoposte, perché la stanchezza e l'acido lattico inducono a fare movimenti sbagliati che mettono a repentaglio la loro incolumità. E tutto questo per l'atteggiamento irresponsabile di chi pensa che concedere la palestra maggiore anche alle squadre minori sia sinonimo di democrazia. In realtà così non si tutela la salute degli atleti ed i patrimoni sportivi più importanti della città. È vergognoso che questo accada e non escludo, il prossimo anno, di andare a giocare altrove e trasferivi pure la società».
Detto dell'amaro sfogo del presidente, che peraltro riconosce all'Aversa di non avere rubato assolutamente nulla, la cronaca della partita parla di un primo set con le campane sempre avanti ed il Trani bravo non solo a non mollare mai, ma anche a prendere d'infilata le avversarie proprio nella parte finale del parziale, con il sorpasso sul 23-22 e la chiusura 25-23 (in 24') grazie ad un attacco fuori delle avversarie, impauritesi per il prepotente ritorno biancazzurro. Ed in questo set si scrive anche la storia tattica della partita, con la Giodicart brava a battere sempre profondo (anche a costo di sbagliare molto in questo fondamentale) pur di non mettere in condizione le più forti attaccanti campane di colpire palle facili. Anche l'Aversa, però, ha a sua volta battuto molto bene, riuscendo così a contrattaccare con più efficacia di quanto le riuscisse sulla battuta del Trani.
Nel secondo parziale il cliché è lo stesso: gran partenza delle campane e progressiva rimonta della Giodicart, capace di operare il sorpasso anche prima, portandosi avanti 19-17. Ma in questo caso l'Aversa ha il tempo di riorganizzarsi e rimettere la testa avanti senza più sbavature, chiudendo 25-21 in 24 minuti.
Il capolavoro della serata la Giodicart lo realizza nel terzo set, praticamente perfetto e con una Raffaella Balducci stratosferica sia nei primi tempi, sia a muro insieme con Rosa Ricci. Alla fine per lei saranno 17 punti e applausi a scena aperta. A completare l'opera, una Liviana Milillo di nuovo potente e precisa dalla banda, ma anche le giocate essenziali di Mastrototaro dal centro ed i saggi "mani e fuori" di Del Vino e De Pinto. Insomma, una macchina perfetta che in 20 minuti tiene l'Aversa sempre dietro, almeno di quattro lunghezze, e chiude il set 25-19.
Sulla scia dell'entusiasmo, anche il quarto set inizia con il Trani in grande spolvero fino ad un massimo vantaggio di 12-7. Ma le tossine della stanchezza cominciano ad infiltrarsi subdole nelel gambe e nella testa delle tranesi. Laura De Pinto manda di seguito un attacco per la tangente ed una ricezione fra i tifosi: è la spia della riserva che si accende nel capitano e progressivamente in tutta la squadra. L'Aversa piazza un break di 15-4 e sul 22-16,di fatto, archivia il set che finirà 25-19 in 22 minuti. Decisiva, però, anche la mossa tattica del coach campano, Collarini, di cambiare rotazione facendo tre giri con davanti le tre attaccanti più forti tutte insieme: la scelta paga, soprattutto perché di fronte il Trani è in netto calando, anche quando davanti ci sono le altre tre.
La stessa situazione tattica, nonostante Chieppa a sua volta corregga qualcosa nel suo schieramento, si ripete anche nel tie-break, con l'Aversa che parte forte (6-1), il Trani che con ammirevole generosità recupera e quasi rimonta (10-11), il finale punto a punto in cui le campane tengono botta, chiudendo 15-12.
Toni Chieppa a fine gara, per la storia del match e per tutte le ragioni esposte, commenta sereno: «A un certo punto siamo andati in riserva, è inutile negarlo, ma le ragazze hanno giocato tatticamente una gran partita e hanno dato tutto anche quando non ne avevano più. Era quello che volevamo da questa partita e che vogliamo dalle prossime: concentrazione, spirito di squadra, divertirsi e divertire. Abbiamo messo in difficoltà la capolista, mosso comunque la classifica, dimostrato che siamo vivi, anche se allenamenti più lunghi, effettivamente, ci aiuterebbero ad esserlo di più».
Serie B2 femminile, girone G: la classifica
PT | |
CENT.SANTULLI AVERSA CE |
52 |
AKITA LUCANIA CALCES.PZ |
47 |
SANTAGATA ESTER NAPOLI |
42 |
AS ROTA MERCATO SSEV.SA |
41 |
TELCOM OSTUNI BR | 41 |
GIODICART AAZZ.TRANI BA |
37 |
CAFFE'MONET SGIORGIO BN |
33 |
AUTOLUNA NISSAN.IT SA |
31 |
SUPERM.PICK UP POTENZA |
28 |
AET PANAFARM ORION NA |
24 |
TERME DI SPEZZANO AL.CS |
24 |
PROSPETTIVE 2000 VAL.BA |
16 |
FREE TIME MONTESCAGL.MT |
4 |
COLLAGENIL CELLINO BR |
0 |