Aquila Azzurra Trani: intervista a Roberta Valente

I tifosi incontrano l'opposta 14 della Primadonna Collection

mercoledì 19 dicembre 2007
Dopo sette anni di pellegrinaggio in giro per i campi di pallavolo pugliesi, è tornata nella sua città ad indossare la maglia dell'Aquila Azzurra Roberta Valente, opposta della Primadonna Collection con cui abbiamo avuto una lunga e piacevole chiacchierata e che ringraziamo per la massima disponibilità augurandole degli anni ricchi di soddisfazioni con la maglia del Trani.
Dopo 7 anni ritorni a giocare nella squadra della tua città, felice di aver ritrovato in squadra qualche tua ex compagna e quali emozioni hai provato ad indossare nuovamente la maglia dell'Aquila Azzurra?
Sono molto contenta di essere ritornata a giocare a Trani nell'Aquila Azzurra. Ho iniziato qui la mia carriera a 13 anni e il mio ultimo campionato giocato qui è stata una serie C nel 1999/2000. Mi fa piacere indossare nuovamente questa maglia e in campo cerco sempre di dare il massimo per fare bella figura davanti ai tifosi. Ovviamente sono contenta anche di aver ritrovato qualche mia compagna di qualche anno fa come Laura, Rossellina e Marianna.

Per diversi anni hai militato in diverse squadre, raccontaci la tua carriera e cosa ti ha lasciato ogni squadra in cui sei stata.
Come detto ho iniziato nell'Aquila Azzurra nel 1993 fino alla stagione 1999/2000 in serie C. Dopo quel campionato, a 20 anni, decisi di smettere con la pallavolo ma mister Pino Filannino mi propose di seguirlo a Margherita nella New Team Volley e io accettai quasi per una sfida personale e proprio a Margherita ho giocato per 4 anni in serie C. Nella stagione 2004/05 sono stata nel Terlizzi in serie D con cui ho vinto il campionato e sono riapprodata in C. Nel 2006, sempre allenata da Pino Filannino, mi sono trasferita ad Altamura in serie C e finalmente sono riuscita sul campo a vincere il campionato e ad approdare in B2. Dopo Trani, a Margherita si può dire che ho fatto la gavetta giocando sia da centrale che da palleggiatrice. A Terlizzi, invece, ho imparato ad essere protagonista, nel senso che dopo 4 anni di serie C insieme a Josè Lai affrontavamo un campionato di D sostenendo la squadra con tutta la nostra esperienza maturata in questi anni. Ho bei ricordi anche di Altamura in cui giocavo sia come centrale che come opposta, con questa squadra sono riuscita ad arrivare in B2: un sogno che si realizza.

La tua carriera per anni ha seguito quella di mister Pino Filannino, un caso o una scelta?
Decisamente una scelta. Secondo me Pino è uno dei migliori allenatori che abbiamo nel nostro territorio.

Come mai non sei rimasta a giocare a Trani in questi anni?
Non sono rimasta a Trani perchè ho deciso di seguire mister Pino Filannino. Quest'anno è tornato a Trani ed ho condiviso la sua scelta.

Come ti sei trovata, a distanza di tempo, nel ritornare in questa società e in questo palazzetto? Hai trovato novità o dei cambiamenti?
Mi sono trovata benissimo nel tornare, qui a Trani le atlete si può dire che vengono "coccolate" con tante piccole attenzioni che la società ha verso le sue giocatrici. Basti dire che abbiamo 2 divise e l'acqua in allenamento non manca mai. Ti ho detto le prime due cose che mi sono venute in mente a paragone magari di altre mie ex società in cui tutte queste attenzioni non c'erano. Poi qui a Trani il calore del pubblico e dei tifosi è speciale.

Parliamo di questa stagione: ad inizio campionato gli amici di Napoli, sponda Orion, ci davano per favoriti per la vittoria del torneo. Classifica alla mano invece la squadra da battere sembrerebbe proprio il Napoli. Credi che la Primadonna Collection Trani possa lottare per degli obiettivi particolari? E personalmente invece cosa ti aspetti?
Personalmente mi aspetto di migliorare ancora perchè sono convinta che un'atleta, anche se arriva ad una certa età, può sempre migliorare se ha umiltà e la capacità di seguire il mister. Come obiettivo certamente puntiamo a vincere il campionato perchè possiamo farcela.
Sulle nuove compagne invece cosa ti senti di dire?
Per risponderti sulle nuove compagne ti chiedo un po' di tempo in più per conoscerle meglio ma comunque mi sembrano tutte alla mano e mi piace come caricano la squadra: vogliono che tutte noi diamo sempre il massimo.

In questi anni hai vissuto parecchi derby, cosa si prova a giocare contro il Trani da tranese?
Giocare contro l'Aquila Azzurra è stato vivere un derby, c'è sempre quella voglia di dimostrare alla squadra della tua città che anche se non giochi nel tuo ambiente puoi comunque crescere e naturalmente in campo cercavo di dimostrarlo.

Qual è il ricordo più bello che racchiudi dentro di te in tutta la tua carriera?
Il ricordo più bello certamente è legato alla vittoria del campionato di serie D col Terlizzi. Ricordo quella stagione perchè è stato l'anno in cui mi sono sentita più in armonia con le mie compagne e anche perchè, pur essendoci trovate a combattere da sole senza una società che ci "coccolava", abbiamo raggiunto il massimo degli obiettivi come la vittoria del torneo.
C'è un'atleta che hai preso come modello?
Certo che c'è, è Norma Ruggiero, la forte schiacciatrice argentina che vestì la maglia dell'Aquila Azzurra a fine anni novanta in serie A2. Un' autentico modello da seguire per me dal punto di vista caratteriale!

Il tuo punto forte ed il tuo tallone d'Achille nel volley.
Una cosa in cui devo migliorare è la ricezione. Un punto forte? Beh, non penso di averne dei particolari, posso dire che so fare più cose come l'opposta, la centrale o l'alzatrice grazie alle mie esperienze ma, comunque, cerco sempre di migliorarmi.

Parlaci della Roberta Valente fuori da un campo di pallavolo.
Sono laureata in psicologia e i miei hobby sono dipingere e leggere. Mi piacerebbe cominciare a lavorare come psicologa per aiutare le persone e per combattere qualsiasi forma di pregiudizio, cosa che non sopporto.

Un pregio e un difetto del tuo carattere?
Un pregio sicuramente la sensibilità, mentre come difetto vi posso dire che spesso e volentieri perdono troppo…

Nella tua carriera pallavolistica c'è una partita che ricordi in maniera particolare?
La partita contro la New Team Margherita con la maglia dell'Altamura in serie C quando nella gara più importante della stagione riuscimmo a vincere in casa e salire, quella sera, in serie B2 e condannammo loro a disputare i play out…

Per concludere, la sconfitta di Valenzano, così netta ed inaspettata per come è arrivata, lascia certamente una cicatrice nel volto della stagione ma può essere archiviata come un'incidente di percorso alla luce della bella prestazione di domenica scorsa con il Massafra e in previsione delle prossime partite con Scafati e Ostuni?
Certo, il risultato di Valenzano brucia ma è una sconfitta che può essere messa da parte e non preclude la stagione perché ci saranno altre partite ancora più importanti. Ricordo che quando ero ad Altamura perdemmo ad inizio campionato con un'altra diretta concorrente, l'Amatori Bari, e fummo pesantemente criticate ma alla fine vincemmo comunque il campionato.

Vuoi lanciare un saluto a tutti i tifosi e gli appassionati sul web?
Ringrazio tutti i tifosi che seguono la nostra squadra con un calore e una passione che non avevo mai conosciuto prima e soprattutto voi Afecionados che fate davvero tanto, soprattutto sul web. (si ringrazia Nico Aurora per la gentile concessione della foto)
Direttivo Gruppo Afecionados Trani 1999

www.afecionadostrani.it

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