Aquilla Azzurra, nessuno come te
Vittoria consecutiva numero 19: è record stagionale
lunedì 2 marzo 2009
La prima notizia è che l'Aquila azzurra ha smesso di vincere 3-0. La seconda è che non ha smesso di vincere. E quella ottenuta nel derby con Molfetta (3-1, 13, -19, 14, 12) è la vittoria consecutiva numero 17 in campionato e, soprattutto, la numero 19 in assoluto fra campionato e coppa, nuovo ed ineguagliabile record stagionale nazionale per la B2. In questa sequenza di successi Trani ha superato Crema (girone B), che si era fermata a 18 perdendo in coppa. In campionato, però, Crema è ancora avanti con 20 gare vinte di fila, e non è da escludere che ci rimanga fino alla fine.
Come detto, però, questa volta Ricci e compagne sono tornate a cedere un set dopo ben sette partite. Merito di un Molfetta irresistibile nel secondo parziale. Il suo allenatore, Anna Grazia Matera, già capitano e bandiera dell'Aquila azzurra fino ai primi anni '90, era però arrabbiato a fine gara perché questa squadra, che dimostra di avere indiscutibili qualità, manca di continuità nella stessa partita, come dimostrano in maniera eloquente i parziali degli altri set. Trani, dal canto suo, era prevedibile che prima o poi tirasse un po' il fiato. Lo ha fatto in questa gara senza rimetterci nulla in classifica. Il vantaggio su Salerno e Matera rimane immutato, ma intanto le avversarie hanno una partita in meno per recuperare.
Inizio di primo set all'insegna dell'equilibrio e, fino al primo timeout tecnico (8-6), si distingue Palma Monitillo con tre punti. L'allungo arriva con Rosa Ricci, Raffaella Balducci, ancora Monitillo e, soprattutto, tre "ace" consecutivi di un'implacabile Ricci: si va al secondo intermedio sul 16-7 e già non pare esserci partita. La Primadonna continua a battere benissimo, Molfetta non ci capisce nulla in ricezione ed il set va in archivio rapidamente: 25-13 in 18 minuti.
Altra storia è quella del secondo parziale, che pure inizia con Giusi Caterina a segno ed un'altra battuta punto di Ricci. Molfetta, però, comincia a giovarsi dei bei colpi delle laterali Marasco e Francioso e, quando Mina Annese si fa murare e Monitillo tira fuori (6-7), si capisce che questa volta le ospiti ci saranno fino in fondo. Un ace di Racanati regala al Molfetta il primo vantaggio tecnico (6-8), poi il margine ospite s'incrementa grazie a Francioso e ad un paio di chiamate degli arbitri (la brindisina Montagna e la tarantina Tombolini) molto contestate dalla panchina tranese. Ancora Racanati, questa volta in primo tempo, sigla il 14-16 del secondo intermedio. Trani riceve male ed aiuta la squadra avversaria a tenere botta, si riavvicina con un muro di Caterina ed un attacco di onitillo (19-20), ma poi cede il set sotto i colpi ancora di Racanati e della brava opposta Brattoli: 19-25 in 27' e 1-1.
Colpita nell'orgoglio, la squadra padrona di casa si scuote dal torpore ed affonda subito i colpi nel terzo set. Il PalaAssi quasi viene giù quando Ricci, con un numero dei suoi sul secondo tocco, va a fare morire la palla nell'angolo più lontano del campo. Rosalba Di Corato, subito dopo, segna il punto dell'8-4. La Primadonna ritorna padrona della partita e Caterina la guida al 16-8 del seocndo timeout tecnico, in mezzo a tanta qualità in battuta e tanti muri. Si arriva persino sul 22-9, poi il set si chiude 25-14 in 20 minuti. Questa volta il Molfetta non ha la forza di riorganizzarsi e, nel quarto set, la protagonista diventa Mina Annese, i cui attacchi prima fanno il break iniziale (4-2, 8-5), poi scavano il baratro (16-10). Trani, senza fare cambi, preme fino alla fine e chiude 25-12 in 18 minuti, per il 3-1 finale.
Gli score conclusivi recitano così: Caterina 18, Annese 14, Di Corato 12, Monitilo 10, Balducci 9, Ricci 7. Le battute punto sono state 11, quelle sbagliate 12, 13 i muri.
«Sono complessivamente soddisfatto della prestazione deal squadra – è il commento a fine gara di coach Toni Chieppa -, perché conoscevamo le qualità del Molfetta e sapevamo che, essendo un derby, loro avrebbero fatto di tutto per metterci in difficoltà. Mi sarei preoccupato se avessimo sbagliato l'approccio alla partita, invece abbiamo iniziato e finito bene. Il secondo set perso in questo momento ci può stare non dimentichiamo che siamo sotto pressione da tanto tempo e non è facile ripetersi sempre ad altissimi livelli. Adesso l'importante è continuare a vincere, anche per 3-1, ed approfittare di un calendario leggermente più agevole nelle prossime quattro partite prima del rush finale delle ultime sei».
Intanto c'è grande soddisfazione, ed ovviamente già molta attesa, per la "Final four" di Coppa Italia (10 e 11 aprile), assegnata a Trani in collaborazione con Corato. La Lega premia la storia e le capacità organizzative dell'Aquila azzurra nel suo trentacinquesimo anno di vita, la società ringrazia l'amministrazione comunale di Corato, senza la quale il progetto non si sarebbe potuto completare e quindi realizzare. Oltre l'Aquila azzurra, ci saranno Ornavasso (Vb), Crespellano (Bo) e Salerno, quest'ultima inseguitrice del Trani nel girone G. La Primadonna collection ha già guadagnato, insieme con l'Ornavasso, i galloni della testa di serie, quindi se la vedrà in semifinale (10 aprile) contro Crespellano o Salerno. Il giorno successivo si giocheranno le finali.
Come detto, però, questa volta Ricci e compagne sono tornate a cedere un set dopo ben sette partite. Merito di un Molfetta irresistibile nel secondo parziale. Il suo allenatore, Anna Grazia Matera, già capitano e bandiera dell'Aquila azzurra fino ai primi anni '90, era però arrabbiato a fine gara perché questa squadra, che dimostra di avere indiscutibili qualità, manca di continuità nella stessa partita, come dimostrano in maniera eloquente i parziali degli altri set. Trani, dal canto suo, era prevedibile che prima o poi tirasse un po' il fiato. Lo ha fatto in questa gara senza rimetterci nulla in classifica. Il vantaggio su Salerno e Matera rimane immutato, ma intanto le avversarie hanno una partita in meno per recuperare.
Inizio di primo set all'insegna dell'equilibrio e, fino al primo timeout tecnico (8-6), si distingue Palma Monitillo con tre punti. L'allungo arriva con Rosa Ricci, Raffaella Balducci, ancora Monitillo e, soprattutto, tre "ace" consecutivi di un'implacabile Ricci: si va al secondo intermedio sul 16-7 e già non pare esserci partita. La Primadonna continua a battere benissimo, Molfetta non ci capisce nulla in ricezione ed il set va in archivio rapidamente: 25-13 in 18 minuti.
Altra storia è quella del secondo parziale, che pure inizia con Giusi Caterina a segno ed un'altra battuta punto di Ricci. Molfetta, però, comincia a giovarsi dei bei colpi delle laterali Marasco e Francioso e, quando Mina Annese si fa murare e Monitillo tira fuori (6-7), si capisce che questa volta le ospiti ci saranno fino in fondo. Un ace di Racanati regala al Molfetta il primo vantaggio tecnico (6-8), poi il margine ospite s'incrementa grazie a Francioso e ad un paio di chiamate degli arbitri (la brindisina Montagna e la tarantina Tombolini) molto contestate dalla panchina tranese. Ancora Racanati, questa volta in primo tempo, sigla il 14-16 del secondo intermedio. Trani riceve male ed aiuta la squadra avversaria a tenere botta, si riavvicina con un muro di Caterina ed un attacco di onitillo (19-20), ma poi cede il set sotto i colpi ancora di Racanati e della brava opposta Brattoli: 19-25 in 27' e 1-1.
Colpita nell'orgoglio, la squadra padrona di casa si scuote dal torpore ed affonda subito i colpi nel terzo set. Il PalaAssi quasi viene giù quando Ricci, con un numero dei suoi sul secondo tocco, va a fare morire la palla nell'angolo più lontano del campo. Rosalba Di Corato, subito dopo, segna il punto dell'8-4. La Primadonna ritorna padrona della partita e Caterina la guida al 16-8 del seocndo timeout tecnico, in mezzo a tanta qualità in battuta e tanti muri. Si arriva persino sul 22-9, poi il set si chiude 25-14 in 20 minuti. Questa volta il Molfetta non ha la forza di riorganizzarsi e, nel quarto set, la protagonista diventa Mina Annese, i cui attacchi prima fanno il break iniziale (4-2, 8-5), poi scavano il baratro (16-10). Trani, senza fare cambi, preme fino alla fine e chiude 25-12 in 18 minuti, per il 3-1 finale.
Gli score conclusivi recitano così: Caterina 18, Annese 14, Di Corato 12, Monitilo 10, Balducci 9, Ricci 7. Le battute punto sono state 11, quelle sbagliate 12, 13 i muri.
«Sono complessivamente soddisfatto della prestazione deal squadra – è il commento a fine gara di coach Toni Chieppa -, perché conoscevamo le qualità del Molfetta e sapevamo che, essendo un derby, loro avrebbero fatto di tutto per metterci in difficoltà. Mi sarei preoccupato se avessimo sbagliato l'approccio alla partita, invece abbiamo iniziato e finito bene. Il secondo set perso in questo momento ci può stare non dimentichiamo che siamo sotto pressione da tanto tempo e non è facile ripetersi sempre ad altissimi livelli. Adesso l'importante è continuare a vincere, anche per 3-1, ed approfittare di un calendario leggermente più agevole nelle prossime quattro partite prima del rush finale delle ultime sei».
Intanto c'è grande soddisfazione, ed ovviamente già molta attesa, per la "Final four" di Coppa Italia (10 e 11 aprile), assegnata a Trani in collaborazione con Corato. La Lega premia la storia e le capacità organizzative dell'Aquila azzurra nel suo trentacinquesimo anno di vita, la società ringrazia l'amministrazione comunale di Corato, senza la quale il progetto non si sarebbe potuto completare e quindi realizzare. Oltre l'Aquila azzurra, ci saranno Ornavasso (Vb), Crespellano (Bo) e Salerno, quest'ultima inseguitrice del Trani nel girone G. La Primadonna collection ha già guadagnato, insieme con l'Ornavasso, i galloni della testa di serie, quindi se la vedrà in semifinale (10 aprile) contro Crespellano o Salerno. Il giorno successivo si giocheranno le finali.