Bellissima vittoria in rimonta 3-2 della Primadonna collection Trani
Tranesi seconde in classifica.
lunedì 21 gennaio 2008
Due ore e quaranta minuti di gioco per raggiungere la "vittoria del cuore", come l'ha definita all'unisono l'ambiente biancazzurro. La Primadonna collection supera in rimonta la Panafarm Napoli 3-2 (-21, -31, 22, 22, 13) raggiungendola al secondo posto in classifica proprio a metà del cammino. Il Valenzano, avanti di tre lunghezze rispetto ad entrambe, è invece campione d'inverno. Partita dalle mille situazioni ed emozioni quella che il pubblico del PalaAssi ha gustato, prima disperandosi per le enormi difficoltà incontrate dalla squadra di casa, di fronte ad un Napoli veramente super, poi pian piano esaltandosi per un ribaltamento del match in cui ormai pareva non credesse più nessuno. Ad un certo punto, del resto, le ospiti conducevano due set a zero e 18-11 nel terzo. Ma nello sport, e tanto più nel volley femminile, davvero mai dire mai.
Eppure la fase iniziale del match pare il preludio di una serata diversa, con le padrone di casa sempre avanti fino al 15-14. Quando, però, si va al secondo time out tecnico con le ospiti per la prima volta in vantaggio (15-16), si capisce che sarà dura. In quel momento sale in cattedra Sforza (alla fine 18 punti per lei), laterale dalla mano calda e dalla battuta flottante velenosa: Trani va in tilt in ricezione e Napoli allunga decisamente fino a chiudere con merito il primo set a proprio favore: 21-25. Il secondo parziale è un concentrato di tutto quello che la pallavolo può regalare. La Primadonna parte di nuovo forte e va sull'8-3, salvo poi farsi subito rimontare (8-8) e andare sotto pesantemente fino al 14-21. I coach Chieppa e Filannino, intanto, hanno cominciato una girandola di sostituzioni alla banda, fra Bisceglia (5) e De Pinto (2), e contro mano, fra Valente (11) ed Azzollini (2).
Il gioco, in realtà, stenta anche al centro, dove Krambeck (16) fa il suo ma Balducci (8) inizialmente non riesce ad incidere, finendo spesso per non comprendersi con la regista Ricci nell'effettuazione di primi tempi che di solito le due atlete giocano ad occhi chiusi. Ma l'Aquila azzurra trova in Caterina (22) la trascinatrice e nelle altre, a turno, contributi importanti. Nasce così un break incredibile di 10-0 che porta le tranesi sul 24-21. Purtroppo alle padrone di casa non riesce di chiudere il set ed allora Napoli le riaggancia (24-24) e da quel momento inizia un'altalena di parziali ed emozioni intensissime che, dopo quattro set ball per Trani e sei per Napoli, vede quest'ultima chiudere il set a suo favore per 33-31. Fondamentali, per costruire questo secondo strappo alla gara, i colpi delle sorelle Campolo, con la laterale Nunzia (19) e l'opposta Lucia (10). Ancora più determinante l'apporto del libero Califano, giocatrice piccolissima di statura ma completa nei fondamentali e dall'eccellente senso della posizione su ogni attacco.
Trani sotto di due set, dunque, e con il morale sotto i tacchi. Il terzo parziale inizia con un evidente clima di sconforto che si traduce in passivi iniziali pesanti: 3-8, 7-14, 10-16, 11-18. Davvero non sembra esserci più partita, ma Caterina mette a terra un pallone, si volta verso le compagne e grida loro: «Forza ragazze, non è finita, crediamoci!». Come per incanto, la Primadonna si riaccende e Napoli, forse, commette l'errore di ritenere la partita già chiusa. L'aggancio avviene sul 20-20, poi è subito set al primo set ball: 25-22. È il segno che la partita può veramente cambiare, anche perché si ha la precisa sensazione che la Primadonna abbia ancora tanta benzina in corpo e Napoli cominci ad andare in riserva. La gara, peraltro, comincia a giocarsi più sul filo dei nervi che sul piano tattico, così che, nel quarto set, si va avanti a strappi, da una parte e dall'altra, fino a quando Trani piazza un mini break prima del secondo time out tecnico (16-13) e mantiene quel margine fino alla fine, chiudendo 25-22 dopo due palle set.
Si arriva, dunque, ad un tie-break non meno ricco di emozioni. La parte iniziale porta tutta la firma di Roberta Valente, che realizza ben tre punti e manda la sua squadra sul 5-2. Si fa male alla caviglia Doriana Bisceglia per recuperare un pallone sotto rete e, immediata, giunge la reazione di Napoli, che piazza un terrificante parziale di 7-0 che porta le ospiti sul 5-9. In un set così breve parrebbe un colpo tale da tramortire un elefante, ma non questo Trani così generoso. E così, a turno, Caterina, Balducci e Krambeck tessono la rimonta, scandita anche da eccellenti difese del libero Del Rosso e due straordinarie giocate di seconda di Rosa Ricci (6). Sul 13 pari sono ancora Valente prima e Krambeck poi (con una ace) a regalare alla squadra, ed al pubblico in visibilio, l'incredibile vittoria di set (15-13) e partita (3-2).
A fine gara, fra tanta gioia e persino molte lacrime (di felicità), ecco i commenti in casa Trani. Giusi Caterina: «Ci siamo dette che non la potevamo perdere e così è stato. Questa è una squadra che non molla mai. Dedichiamo la vittoria a Doriana (Bisceglia, ndr), sperando si riprenda in fretta dall'infortunio». Toni Chieppa: «Abbiamo vinto 3-0 partendo da meno due. Grande Napoli nei primi due set, grandissimo Trani negli altri. Abbiamo dovuto rincorrere loro e tante situazioni tattiche sfavorevoli, ma alla fine le nostre scelte sono state premiate». Pino Filannino: «Io fra gli artefici di questa vittoria ci metterei anche il nostro preparatore atletico, Riccardo Liso, perché solo una squadra perfettamente a posto dal punto di vista atletico riesce a ribaltare una partita come questa. Siamo secondi e per il momento contenti così: il campionato è ancora lungo, anche se mi auguro di non dovercelo giocare proprio a Napoli all'ultima giornata».
Eppure la fase iniziale del match pare il preludio di una serata diversa, con le padrone di casa sempre avanti fino al 15-14. Quando, però, si va al secondo time out tecnico con le ospiti per la prima volta in vantaggio (15-16), si capisce che sarà dura. In quel momento sale in cattedra Sforza (alla fine 18 punti per lei), laterale dalla mano calda e dalla battuta flottante velenosa: Trani va in tilt in ricezione e Napoli allunga decisamente fino a chiudere con merito il primo set a proprio favore: 21-25. Il secondo parziale è un concentrato di tutto quello che la pallavolo può regalare. La Primadonna parte di nuovo forte e va sull'8-3, salvo poi farsi subito rimontare (8-8) e andare sotto pesantemente fino al 14-21. I coach Chieppa e Filannino, intanto, hanno cominciato una girandola di sostituzioni alla banda, fra Bisceglia (5) e De Pinto (2), e contro mano, fra Valente (11) ed Azzollini (2).
Il gioco, in realtà, stenta anche al centro, dove Krambeck (16) fa il suo ma Balducci (8) inizialmente non riesce ad incidere, finendo spesso per non comprendersi con la regista Ricci nell'effettuazione di primi tempi che di solito le due atlete giocano ad occhi chiusi. Ma l'Aquila azzurra trova in Caterina (22) la trascinatrice e nelle altre, a turno, contributi importanti. Nasce così un break incredibile di 10-0 che porta le tranesi sul 24-21. Purtroppo alle padrone di casa non riesce di chiudere il set ed allora Napoli le riaggancia (24-24) e da quel momento inizia un'altalena di parziali ed emozioni intensissime che, dopo quattro set ball per Trani e sei per Napoli, vede quest'ultima chiudere il set a suo favore per 33-31. Fondamentali, per costruire questo secondo strappo alla gara, i colpi delle sorelle Campolo, con la laterale Nunzia (19) e l'opposta Lucia (10). Ancora più determinante l'apporto del libero Califano, giocatrice piccolissima di statura ma completa nei fondamentali e dall'eccellente senso della posizione su ogni attacco.
Trani sotto di due set, dunque, e con il morale sotto i tacchi. Il terzo parziale inizia con un evidente clima di sconforto che si traduce in passivi iniziali pesanti: 3-8, 7-14, 10-16, 11-18. Davvero non sembra esserci più partita, ma Caterina mette a terra un pallone, si volta verso le compagne e grida loro: «Forza ragazze, non è finita, crediamoci!». Come per incanto, la Primadonna si riaccende e Napoli, forse, commette l'errore di ritenere la partita già chiusa. L'aggancio avviene sul 20-20, poi è subito set al primo set ball: 25-22. È il segno che la partita può veramente cambiare, anche perché si ha la precisa sensazione che la Primadonna abbia ancora tanta benzina in corpo e Napoli cominci ad andare in riserva. La gara, peraltro, comincia a giocarsi più sul filo dei nervi che sul piano tattico, così che, nel quarto set, si va avanti a strappi, da una parte e dall'altra, fino a quando Trani piazza un mini break prima del secondo time out tecnico (16-13) e mantiene quel margine fino alla fine, chiudendo 25-22 dopo due palle set.
Si arriva, dunque, ad un tie-break non meno ricco di emozioni. La parte iniziale porta tutta la firma di Roberta Valente, che realizza ben tre punti e manda la sua squadra sul 5-2. Si fa male alla caviglia Doriana Bisceglia per recuperare un pallone sotto rete e, immediata, giunge la reazione di Napoli, che piazza un terrificante parziale di 7-0 che porta le ospiti sul 5-9. In un set così breve parrebbe un colpo tale da tramortire un elefante, ma non questo Trani così generoso. E così, a turno, Caterina, Balducci e Krambeck tessono la rimonta, scandita anche da eccellenti difese del libero Del Rosso e due straordinarie giocate di seconda di Rosa Ricci (6). Sul 13 pari sono ancora Valente prima e Krambeck poi (con una ace) a regalare alla squadra, ed al pubblico in visibilio, l'incredibile vittoria di set (15-13) e partita (3-2).
A fine gara, fra tanta gioia e persino molte lacrime (di felicità), ecco i commenti in casa Trani. Giusi Caterina: «Ci siamo dette che non la potevamo perdere e così è stato. Questa è una squadra che non molla mai. Dedichiamo la vittoria a Doriana (Bisceglia, ndr), sperando si riprenda in fretta dall'infortunio». Toni Chieppa: «Abbiamo vinto 3-0 partendo da meno due. Grande Napoli nei primi due set, grandissimo Trani negli altri. Abbiamo dovuto rincorrere loro e tante situazioni tattiche sfavorevoli, ma alla fine le nostre scelte sono state premiate». Pino Filannino: «Io fra gli artefici di questa vittoria ci metterei anche il nostro preparatore atletico, Riccardo Liso, perché solo una squadra perfettamente a posto dal punto di vista atletico riesce a ribaltare una partita come questa. Siamo secondi e per il momento contenti così: il campionato è ancora lungo, anche se mi auguro di non dovercelo giocare proprio a Napoli all'ultima giornata».