Caffarella interviene sulla situazione delle palestre scolastiche
Ecco l'intervento del capogruppo della Margherita durante l'ultimo consiglio
giovedì 16 febbraio 2006
«Con la presente rappresento al Consiglio Comunale una problematica della quale avevo già fatto cenno già a settembre del 2003 e che ora purtroppo sta diventando particolarmente grave. Sto riferendomi alle vicende delle palestre scolastiche il cui uso da parte di società sportive della Città è reso sempre piu' difficoltoso da parte di qualche dirigente scolastico tanto solerte a preannunciare lo "sfratto" a centinaia di ragazzi che frequentano in orario non scolastico le palestre, quanto improvvido nel non rammentare che, visto che gli istituti scolastici sono di proprietà di Comune o Provincia, che auspicano una apertura delle strutture al territorio, un raccordo informativo con gli Enti Locali andrebbe cercato prima di adottare drastiche decisioni.
E' evidente che, chiudere una palestra scolastica all'uso di una associazione sportiva, assume delle implicazioni di grande ricaduta sociale negativa,in quartieri privi di altre forme di aggregazione di rilevanza sociale. Ecco perché questo gruppo consiliare ritiene che nell'ottica del reciproco rispetto dei ruoli, si debbano cercare utili collaborazioni dalla presenza nella scuola di associazioni sportive. La cronaca di questi giorni ci dà, purtroppo, segnali negativi.
La direzione della Scuola di via Papa Giovanni XXIII ha comunicato alla società sportiva Judo Trani, che da anni opera in quella scuola, che a breve la stessa dovrà lasciare la palestra, peraltro già ora utilizzata in orari regolarmente autorizzati e senza interferire con attività scolastiche. Non entriamo nelle motivazioni che hanno determinato questa presa di posizione, ma di certo, da rappresentanti dei cittadini e avendo riscontrato viva preoccupazione dei residenti nel quartiere di via Andria, sentiamo di poter affermare che non si tratta di una notizia che può rallegrarci, se si considera la grande valenza sociale, riconosciuta dalle Amministrazioni Comunali in questi anni, del lavoro svolto dagli istruttori di questa società nel quartiere di via Andria. Tanto che l'opera è stata ritenuta meritoria e tale anche da riscattare l'immagine di un quartiere che merita di essere ricordato per queste esperienze di aggregazione sociale e non di certo per recenti blitz delle Forze dell'Ordine.
E' preoccupante che, al momento, non si manifesti una volontà propositiva nella verifica degli spazi e dei tempi per consentire anche in futuro un uso sociale per pratica sportiva in questo plesso. Ed è ancora piu' paradossale, nel caso specifico, sapere che sono ben 120 i ragazzi del quartiere iscritti ai corsi sportivi che dovrebbero accasarsi da qualche altra parte e di questi, una quarantina, risultino anche alunni della stessa scuola che ora decide di chiudere le porte all'associazionismo sportivo del quartiere, assurto di recente anche ai vertici nazionali di Judo con alcuni titoli tricolori di categoria conquistati da atleti tranesi. A nostro avviso ci sono tanti validi motivi perché l'Amministrazione Comunale si faccia portavoce di queste problematiche e tenti una opera di mediazione che possa garantire l'uso della palestra ai ragazzi del quartiere, cercando di favorire una sinergia tra scuola e associazioni sportive cittadine, non assecondando un pericoloso tentativo di disaggregazione sociale posto in essere con decisioni affrettate e non concertate.» Franco Caffarella
Capogruppo della Margherita
E' evidente che, chiudere una palestra scolastica all'uso di una associazione sportiva, assume delle implicazioni di grande ricaduta sociale negativa,in quartieri privi di altre forme di aggregazione di rilevanza sociale. Ecco perché questo gruppo consiliare ritiene che nell'ottica del reciproco rispetto dei ruoli, si debbano cercare utili collaborazioni dalla presenza nella scuola di associazioni sportive. La cronaca di questi giorni ci dà, purtroppo, segnali negativi.
La direzione della Scuola di via Papa Giovanni XXIII ha comunicato alla società sportiva Judo Trani, che da anni opera in quella scuola, che a breve la stessa dovrà lasciare la palestra, peraltro già ora utilizzata in orari regolarmente autorizzati e senza interferire con attività scolastiche. Non entriamo nelle motivazioni che hanno determinato questa presa di posizione, ma di certo, da rappresentanti dei cittadini e avendo riscontrato viva preoccupazione dei residenti nel quartiere di via Andria, sentiamo di poter affermare che non si tratta di una notizia che può rallegrarci, se si considera la grande valenza sociale, riconosciuta dalle Amministrazioni Comunali in questi anni, del lavoro svolto dagli istruttori di questa società nel quartiere di via Andria. Tanto che l'opera è stata ritenuta meritoria e tale anche da riscattare l'immagine di un quartiere che merita di essere ricordato per queste esperienze di aggregazione sociale e non di certo per recenti blitz delle Forze dell'Ordine.
E' preoccupante che, al momento, non si manifesti una volontà propositiva nella verifica degli spazi e dei tempi per consentire anche in futuro un uso sociale per pratica sportiva in questo plesso. Ed è ancora piu' paradossale, nel caso specifico, sapere che sono ben 120 i ragazzi del quartiere iscritti ai corsi sportivi che dovrebbero accasarsi da qualche altra parte e di questi, una quarantina, risultino anche alunni della stessa scuola che ora decide di chiudere le porte all'associazionismo sportivo del quartiere, assurto di recente anche ai vertici nazionali di Judo con alcuni titoli tricolori di categoria conquistati da atleti tranesi. A nostro avviso ci sono tanti validi motivi perché l'Amministrazione Comunale si faccia portavoce di queste problematiche e tenti una opera di mediazione che possa garantire l'uso della palestra ai ragazzi del quartiere, cercando di favorire una sinergia tra scuola e associazioni sportive cittadine, non assecondando un pericoloso tentativo di disaggregazione sociale posto in essere con decisioni affrettate e non concertate.» Franco Caffarella
Capogruppo della Margherita