«Ci hanno dato l’ok per uscire dallo stadio, poi l’inferno»
Parla Alberto Altieri. Contro la Fortis pietre, tufi e petardi
domenica 6 febbraio 2011
«Prima di uscire dallo stadio, ho chiesto personalmente al responsabile della sicurezza se la situazione, fuori dall'impianto, fosse tranquilla. Mi hanno risposto di si, che potevamo passare. Ed invece è successo l'inferno». Alberto Altieri, presidente della Fortis, racconta la dinamica degli incidenti verificatisi al termine di Nardò-Trani e se la prende con il servizio d'ordine allestito per la gara.
«E' successo qualcosa di vergognoso. A scortarci c'era solo una macchina della polizia e due vigili urbani. Quando i tifosi del Nardò sono sbucati davanti alle nostre macchine non c'era più nulla da fare. Hanno lanciato dei tufi interi per bloccarci la strada, ci hanno tirato addosso pietre e petardi, un nostro sostenitore è rimasto ferito mentre il pullman che trasportava gli altri tifosi è stato bloccato per motivi di sicurezza nei pressi dello stadio ed è stato fatto partire solo quando la situazione si è tranquillizzata. Sono indignato. Mi viene tanta rabbia quando succedono queste cose e poi penso alle misure di sicurezza che adottiamo a Trani».
«E' successo qualcosa di vergognoso. A scortarci c'era solo una macchina della polizia e due vigili urbani. Quando i tifosi del Nardò sono sbucati davanti alle nostre macchine non c'era più nulla da fare. Hanno lanciato dei tufi interi per bloccarci la strada, ci hanno tirato addosso pietre e petardi, un nostro sostenitore è rimasto ferito mentre il pullman che trasportava gli altri tifosi è stato bloccato per motivi di sicurezza nei pressi dello stadio ed è stato fatto partire solo quando la situazione si è tranquillizzata. Sono indignato. Mi viene tanta rabbia quando succedono queste cose e poi penso alle misure di sicurezza che adottiamo a Trani».