Crisi Fortis, Tarantini: «Non possiamo fare salti mortali»

«Ringrazio Flora per ciò che ha fatto, ora non capisco cosa voglia da noi»

martedì 9 novembre 2010
A cura di Biagio Fanelli
Pinuccio Tarantini commenta con Traniweb il caso Fortis Trani. Il presidente dimissionario, Antonio Flora, ha rimesso nelle mani del sindaco la patata bollente della squadra di calcio a partire dall'1 dicembre, giorno in cui cesserà ufficialmente l'impegno dell'imprenditore barese.

Tarantini si è detto sorpreso dalle ultime mosse di Flora, lettera compresa: «Ringrazio il presidente per ciò che ha fatto per Trani ma adesso non capisco cosa voglia da noi. La situazione della Fortis la conoscete bene, così come è nota la posizione che può avere un sindaco ed un'amministrazione comunale in questi casi: possiamo cercare di persuadere qualche imprenditore, ma non possiamo certo costringere o ricattare nessuno. Il problema d'altronde non può essere solo mio. Il Trani calcio è patrimonio di un'intera città, quindi non solo del sindaco ma anche di tifosi, sportivi e imprenditori locali che mi sembra siano un po' distanti dalle sorti della squadra. Cercheremo di fare il possibile per avvicinare qualcuno alla causa della Fortis ma non abbiamo bacchette magiche. Ciò che possiamo fare per la squadra di calcio lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo».

Antonio Flora, da Bari, fa sapere che «nessuno al momento si è avvicinato per intavolare una qualsiasi forma di trattativa». Il conto alla rovescia segna 21 giorni a partire da oggi. Il direttore sportivo della Fortis, Vito Morisco, ha voluto lanciare un suo personale appello garantendo di essere pronto, lui si, a restare fino alla fine se ci sono presupposti minimi: «Per arrivare a fine stagione con una squadra che possa salvarsi occorrono, stretti stretti, 150mila euro. Possibile che nessuno a Trani possa investire questa cifra per salvare la categoria? Trani, sveglia o perderai tutto».