Fortis, Flora: «Dal 2 dicembre la società è nelle mani del sindaco»
Spunta una liquidazione di 50mila euro per la cessione delle quote
sabato 6 novembre 2010
Antonio Flora certifica il suo disimpegno dalla presidenza della Fortis Trani con una lettera al sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini. Dal 2 dicembre la patata bollente passa nelle mani del primo cittadino, investito formalmente da Flora del compito di trovare un'ancora di salvataggio (se ancora esiste).
Flora nella nota indirizzata a Tarantini scopre tutte le carte. Sintetizzando i passaggi del testo (che troverete in coda) e leggendo tra le righe del comunicato, Flora per cedere le quote della società rivendica il 10% dei soldi usciti lo scorso anno (50mila euro a fronte di 500mila euro di spese da lui sostenute) ed annuncia l'imminente smantellamento della squadra (molti attuali calciatori del Trani avrebbero già raggiunto un accordo per passare, con lui, a Fasano). «Rinuncio al 90% dei crediti maturati nel corso della mia gestione - spiega a Traniweb – ma se non ottengo il restante 10% il Trani muore con me». A questa cifra e ad una squadra da rifare vanno aggiunti anche dei debiti (non ancora in scadenza) chre ammonterebbero a circa 40mila euro. Ecco la comunicazione ufficiale del presidente dimissionario.
«Illustrissimo sindaco, dopo aver invano atteso fatti e notizie relative al futuro della Ssd Fortis Trani, così come rappresentato nella conferenza stampa del 30 settembre scorso, devo ribadire la mia irrevocabile decisione di disimpegnarmi sotto ogni profilo dalla guida del sodalizio calcistico tranese. Pertanto, nel "consegnare nelle sue mani" la società e la compagine sportiva, le evidenzio che dal 2 dicembre prossimo la stessa resterà priva di legale rappresentante e di ogni risorsa economica.
Di conseguenza i calciatori saranno liberi di accasarsi in altre sedi. Conseguentemente, se non interverranno fatti nuovi, il Trani calcio non potrà disputare le restanti partite del torneo in corso e, oltre alla liquidazione civilistica della srl Fortis Trani, interverrà la cancellazione dalla Figc, malgrado i risultati di grande rilievo finora conseguiti a mie spese.
Mi corre l'obbligo tuttavia di invocare il suo intervento (questa volta determinato e urgente), affinché reperisca una soluzione che consenta di evitare tali conseguenze, seppure con un programma ridimensionato, evitando che vada disperso quanto di buono realizzato. In tal caso, acquisisca il mio impegno a rinunciare al 90% dei crediti da me vantati nei confronti della srl Fortis Trani (450mila euro, ndr) a titolo di anticipazione soci e questo pur di vedere sopravvivere la compagine calcistica cittadina. Per eventuali auspicabili contatti la prego di utilizzare il vice presidente Alberto Altieri a cui ho conferito i più ampi poteri in merito».
Antonio Flora
Flora nella nota indirizzata a Tarantini scopre tutte le carte. Sintetizzando i passaggi del testo (che troverete in coda) e leggendo tra le righe del comunicato, Flora per cedere le quote della società rivendica il 10% dei soldi usciti lo scorso anno (50mila euro a fronte di 500mila euro di spese da lui sostenute) ed annuncia l'imminente smantellamento della squadra (molti attuali calciatori del Trani avrebbero già raggiunto un accordo per passare, con lui, a Fasano). «Rinuncio al 90% dei crediti maturati nel corso della mia gestione - spiega a Traniweb – ma se non ottengo il restante 10% il Trani muore con me». A questa cifra e ad una squadra da rifare vanno aggiunti anche dei debiti (non ancora in scadenza) chre ammonterebbero a circa 40mila euro. Ecco la comunicazione ufficiale del presidente dimissionario.
«Illustrissimo sindaco, dopo aver invano atteso fatti e notizie relative al futuro della Ssd Fortis Trani, così come rappresentato nella conferenza stampa del 30 settembre scorso, devo ribadire la mia irrevocabile decisione di disimpegnarmi sotto ogni profilo dalla guida del sodalizio calcistico tranese. Pertanto, nel "consegnare nelle sue mani" la società e la compagine sportiva, le evidenzio che dal 2 dicembre prossimo la stessa resterà priva di legale rappresentante e di ogni risorsa economica.
Di conseguenza i calciatori saranno liberi di accasarsi in altre sedi. Conseguentemente, se non interverranno fatti nuovi, il Trani calcio non potrà disputare le restanti partite del torneo in corso e, oltre alla liquidazione civilistica della srl Fortis Trani, interverrà la cancellazione dalla Figc, malgrado i risultati di grande rilievo finora conseguiti a mie spese.
Mi corre l'obbligo tuttavia di invocare il suo intervento (questa volta determinato e urgente), affinché reperisca una soluzione che consenta di evitare tali conseguenze, seppure con un programma ridimensionato, evitando che vada disperso quanto di buono realizzato. In tal caso, acquisisca il mio impegno a rinunciare al 90% dei crediti da me vantati nei confronti della srl Fortis Trani (450mila euro, ndr) a titolo di anticipazione soci e questo pur di vedere sopravvivere la compagine calcistica cittadina. Per eventuali auspicabili contatti la prego di utilizzare il vice presidente Alberto Altieri a cui ho conferito i più ampi poteri in merito».
Antonio Flora