Fortis, Giacomo Pettinicchio saluta Trani
«Emozioni immense, grazie a tutti». Il congedo dopo due stagioni
domenica 19 giugno 2011
12.59
«Abbraccio idealmente tutti i tifosi del Trani, quelli veri, quelli che insieme a me e ad Alberto Altieri si sono sacrificati tantissimo per il bene della Fortis difendendo con le unghie e con i denti ciò che era stato costruito con tanto impegno e sudore». Giacomo Pettinicchio, attraverso il nostro portale, si congeda dopo due stagione vissute sulla cresta dell'onda. «E' stata una bellissima storia, che ni ha arricchito sia dal punto di vista tecnico che umano. A Trani ho vissuto un crescendo di emozioni. Se rianalizzo le due stagioni e tutto quello che è successo, immagino un film con attori bravissimi in ogni ruolo, al quale siamo riusciti ad apporre felicemente la parola fine sui titoli di coda».
Sull'esito del colloquio con Abruzzese, Pettinicchio dice poco: «Non ho formulato nessuna richiesta, ho ricevuto soltanto un'offerta, molto bassa. Nel calcio ci può stare che un presidente abbia voglia di cambiare, non voglio far polemiche, anzi spero che il Trani possa raggiungere sempre livelli più alti di calcio. Desidero dire grazie a tutti: ai tifosi, al mio staff, a tutte le persone che a vario titolo hanno contribuito ai nostri risultati e ad Alberto Altieri. Senza di lui il calcio a Trani sarebbe finito. Porterò con me ogni ricordo vissuto in questi due anni, senza malinconia e col sorriso sulle labbra».
Adesso Pettinicchio si godrà qualche altro giorno di relax prima di scegliere la prossima squadra: «Purtroppo nel calcio non si fa carriera per meritocrazia, ma solo attraverso sponsorizzazioni. Io sono un allenatore all'antica, che crede nel lavoro e che non fa il ruffiano. Ecco perché non sono ancora approdato nel professionismo. Ho ricevuto alcune offerte, compresa quella del Monopoli. Non ho fretta, valuterò il progetto che ritengo più valido, fosse anche in Eccellenza. L'importante è avere piena fiducia da parte della società».
Sull'esito del colloquio con Abruzzese, Pettinicchio dice poco: «Non ho formulato nessuna richiesta, ho ricevuto soltanto un'offerta, molto bassa. Nel calcio ci può stare che un presidente abbia voglia di cambiare, non voglio far polemiche, anzi spero che il Trani possa raggiungere sempre livelli più alti di calcio. Desidero dire grazie a tutti: ai tifosi, al mio staff, a tutte le persone che a vario titolo hanno contribuito ai nostri risultati e ad Alberto Altieri. Senza di lui il calcio a Trani sarebbe finito. Porterò con me ogni ricordo vissuto in questi due anni, senza malinconia e col sorriso sulle labbra».
Adesso Pettinicchio si godrà qualche altro giorno di relax prima di scegliere la prossima squadra: «Purtroppo nel calcio non si fa carriera per meritocrazia, ma solo attraverso sponsorizzazioni. Io sono un allenatore all'antica, che crede nel lavoro e che non fa il ruffiano. Ecco perché non sono ancora approdato nel professionismo. Ho ricevuto alcune offerte, compresa quella del Monopoli. Non ho fretta, valuterò il progetto che ritengo più valido, fosse anche in Eccellenza. L'importante è avere piena fiducia da parte della società».
Dall'ottobre 2009 la Fortis Trani ha ufficialmente un nuovo allenatore. Si tratta di Giacomo Pettinicchio, 50 anni, tarantino, nel 2008 al Massafra. Pettinicchio annovera nel suo curriculum diversi successi sia da calciatore che da allenatore. Da calciatore è riuscito a vincere tre campionati, due con il Martina ed uno con il Casarano. Da allenatore ha vinto due campionati di Eccellenza: a Massafra (nel 94-95) ed a Grottaglie dove ha vissuto otto anni conquistando la serie D nel 2000/2001 e sfiorando la promozione nel professionismo l'anno dopo. Tra le sue esperienze da allenatore anche quella con Cerignola, Fasano, Nardò (due stagioni) e Fasano (in serie D).