Fortis Trani e Comune: è di nuovo guerra per debiti-crediti
Tutto nasce dalla richiesta di utilizzare i vecchi spogliatoi
martedì 13 novembre 2012
17.38
Fortis Trani e Comune di nuovo in guerra e con tanto di minacce da parte di Abruzzese di future azioni legali. La nuova puntata scaturisce dalla richiesta della società, protocollata lo scorso 2 ottobre, per la concessione gratuita, fino al 30 giugno, dei locali ormai abbandonati che ospitavano, prima dell'apertura della tribuna, gli spogliatoi dello stadio comunale, al fine di adibirli a sala stampa, con spese di riqualificazione completamente a carico della Fortis Trani.
Il dirigente della terza ripartizione, Giuseppe Ninni, ha risposto alla società che la proposta è di fatto accoglibile ma a determinate condizioni: manutenzione ordinaria e straordinaria a carico della Fortis, voltura delle utenze, corresponsione di un canone sociale che avrebbe dovuto quantificare l'ufficio tecnico comunale e soprattutto, l'ottemperanza del pagamento da parte della società di 11.858 euro per l'utilizzo degli impianti sportivi negli anni che vanno dal 2006 al 2009.
In risposta, al Comune è stata protocollata una nuova nota, stavolta dai toni e dai contenuti meno bonari. In primis, la società sottolinea che nel 2006 (presidente Francesco Simone) la Fortis gestiva lo stadio percependo dal Comune 100mila euro (più Iva), gestione poi prorogata per altri 2 mesi nel 2007 dal commissario prefettizio Angelo Trovato, con la promessa di corresponsione alla società di ulteriori 10mila euro. Nel 2008 invece, con Abruzzese presidente, la Fortis ha gestito lo stadio fino al mese di novembre con modalità anomale: «Il sindaco Tarantini – si legge nella nota – alla presenza del consigliere comunale Pasquale De Toma e del dirigente della Fortis, Andrea Gusmai, ha chiesto verbalmente al presidente Abruzzese di gestire lo stadio e di anticipare le spese di manutenzione dell'impianto. Le spese, purché documentate, sarebbero state poi corrisposte dal Comune. Le relative fatture, tutte quietanziate, per un importo complessivo di 67mila euro, sono state presentate al Comune e mai liquidate».
La Fortis evidenzia inoltre che la presunta morosità evidenziata dal dirigente appartiene ad una società diversa dall'attuale, essendo intercorso un cambio di ragione sociale. «Altrimenti non si spiegherebbe – dicono dalla società – come mai alla Fortis Trani srl, vincitrice del bando di gestione dello stadio fino al 2013, l'appalto è stato revocato in quanto società non affiliata alla Lega Dilettanti da almeno due anni come nel caso della Ssd Fortis Trani, estinta».
Abruzzese contesta la richiesta del dirigente di recupero crediti (definita «indilazionabile ed inderogabile» chiedendosi «come sia stato possibile concedere nuovamente la gestione in uso del locale La Lampara allo stesso gestore nonostante una documentata morosità, poi dilazionata, e allo stesso tempo chiede al dirigente di applicare, nel caso, la stessa procedura anche per la Fortis Trani».
«Infine - si legge nella nota - al fine di evitare verifiche legali anche per quanto concerne l'attuale gestione dello stadio ed il rispetto da parte del concessionario di tutte le prescrizioni del bando, si invita il dirigente a verificare a verificare l'esattezza di quanto riportato nella sua nota. La Fortis sollecita inoltre il Comune al pagamento in un'unica soluzione delle fatture relative alle spese di gestione sostenute nel 2008».
Tornando alla richiesta da cui è scaturita questa nuova polemica, si fa presente che gli ex spogliatoi dello stadio comunale sono in stato di assoluto degrado in quanto abbandonati dall'amministrazione comunale e spesso oggetto di atti vandalici. La Fortis, per utilizzarli, dovrebbe necessariamente ristrutturarli e questo comporterebbe una spesa in denaro. Da qui la richiesta gratuita dei locali fino a giugno 2013. La richiesta inoltre è stata formulata al fine di evitare di continuare a far svolgere ai giornalisti all'aperto le interviste del dopo gara visto l'approssimarsi della stagione invernale.
Il dirigente della terza ripartizione, Giuseppe Ninni, ha risposto alla società che la proposta è di fatto accoglibile ma a determinate condizioni: manutenzione ordinaria e straordinaria a carico della Fortis, voltura delle utenze, corresponsione di un canone sociale che avrebbe dovuto quantificare l'ufficio tecnico comunale e soprattutto, l'ottemperanza del pagamento da parte della società di 11.858 euro per l'utilizzo degli impianti sportivi negli anni che vanno dal 2006 al 2009.
In risposta, al Comune è stata protocollata una nuova nota, stavolta dai toni e dai contenuti meno bonari. In primis, la società sottolinea che nel 2006 (presidente Francesco Simone) la Fortis gestiva lo stadio percependo dal Comune 100mila euro (più Iva), gestione poi prorogata per altri 2 mesi nel 2007 dal commissario prefettizio Angelo Trovato, con la promessa di corresponsione alla società di ulteriori 10mila euro. Nel 2008 invece, con Abruzzese presidente, la Fortis ha gestito lo stadio fino al mese di novembre con modalità anomale: «Il sindaco Tarantini – si legge nella nota – alla presenza del consigliere comunale Pasquale De Toma e del dirigente della Fortis, Andrea Gusmai, ha chiesto verbalmente al presidente Abruzzese di gestire lo stadio e di anticipare le spese di manutenzione dell'impianto. Le spese, purché documentate, sarebbero state poi corrisposte dal Comune. Le relative fatture, tutte quietanziate, per un importo complessivo di 67mila euro, sono state presentate al Comune e mai liquidate».
La Fortis evidenzia inoltre che la presunta morosità evidenziata dal dirigente appartiene ad una società diversa dall'attuale, essendo intercorso un cambio di ragione sociale. «Altrimenti non si spiegherebbe – dicono dalla società – come mai alla Fortis Trani srl, vincitrice del bando di gestione dello stadio fino al 2013, l'appalto è stato revocato in quanto società non affiliata alla Lega Dilettanti da almeno due anni come nel caso della Ssd Fortis Trani, estinta».
Abruzzese contesta la richiesta del dirigente di recupero crediti (definita «indilazionabile ed inderogabile» chiedendosi «come sia stato possibile concedere nuovamente la gestione in uso del locale La Lampara allo stesso gestore nonostante una documentata morosità, poi dilazionata, e allo stesso tempo chiede al dirigente di applicare, nel caso, la stessa procedura anche per la Fortis Trani».
«Infine - si legge nella nota - al fine di evitare verifiche legali anche per quanto concerne l'attuale gestione dello stadio ed il rispetto da parte del concessionario di tutte le prescrizioni del bando, si invita il dirigente a verificare a verificare l'esattezza di quanto riportato nella sua nota. La Fortis sollecita inoltre il Comune al pagamento in un'unica soluzione delle fatture relative alle spese di gestione sostenute nel 2008».
Tornando alla richiesta da cui è scaturita questa nuova polemica, si fa presente che gli ex spogliatoi dello stadio comunale sono in stato di assoluto degrado in quanto abbandonati dall'amministrazione comunale e spesso oggetto di atti vandalici. La Fortis, per utilizzarli, dovrebbe necessariamente ristrutturarli e questo comporterebbe una spesa in denaro. Da qui la richiesta gratuita dei locali fino a giugno 2013. La richiesta inoltre è stata formulata al fine di evitare di continuare a far svolgere ai giornalisti all'aperto le interviste del dopo gara visto l'approssimarsi della stagione invernale.