Fortis Trani, l'ora del bis: riprenDiamola
Inseguendo la seconda promozione di fila, la quattordicesima della storia
martedì 8 giugno 2010
La più lunga serie di partite della storia (42, quanti i chilometri di una maratona) potrebbe riportare il Trani nella serie D perduta sei anni fa. Sarebbe la quattordicesima promozione in oltre 80 anni di calcio, la seconda consecutiva, come già accaduto due volte in passato. La prima doppietta risale ad oltre 80 anni fa, quando fra il 1929 ed il 1930 il Trani passò dalla terza serie pugliese alla prima divisione (la C di allora). La seconda è datata oltre mezzo secolo fa, fra il 1950 ed il 1952 quando i tranesi passarono dal dilettantismo pugliese alla quarta serie. In entrambi i casi (con questo sarebbero tre), il doppio salto maturò a cavallo di una staffetta tra presidenti. Negli anni '30 da Vincenzo Di Tondo allo scultore Antonio Bassi, negli anni '50 da Giuseppe Abruzzese ad Attilio Perrone Capano, il più giovane presidente della storia (a 26 anni). Quest'anno il sogno è prossimo a maturazione dopo il passaggio di consegne tra Paolo Abruzzese (in sella fino all'estate scorsa) e Antonio Flora.
Se domenica dovesse superare il Noto, il Trani otterrebbe la quarta promozione in serie D, la seconda da quando porta il nome Fortis. In undici anni di vita, la giovane società ha già ottenuto tre promozioni. La prima nell'anno della sua nascita (1999/2000, dalla Promozione all'Eccellenza), la seconda nel 2001/2002 (dall'Eccellenza alla serie D), la terza lo scorso anno (dalla Promozione all'Eccellenza). Il poker adesso è davvero vicino a conclusione di un campionato da record, in cui sono stati abbattuti primati tra i più antichi della storia: la Fortis targata Pettinicchio ha centrato il traguardo delle sette vittorie consecutive, delle 15 partite consecutive esterne sempre in gol (il precedente era di 11), quello del maggior numero di vittorie (25, il precedente era di 23 nel 1950-51), quello del maggior numero di successi esterni (12, il precedente era di 10 nel 1950-51), quello del maggior numero di reti in trasferta (34, il precedente era di 33 nel 50-51).
I numeri, insomma, dicono Trani a conferma che non era uno sprovveduto chi credeva nella promozione ad agosto, nonostante l'inizio deludente ed il cambio dell'allenatore dopo la sconfitta interna (1-2) col Manduria. L'addio a Columbo e l'arrivo di Pettinicchio ha segnato la svolta. I tanti gravi infortuni (Rizzi, Medico e Latartara) non hanno arrestato la marcia biancazzurra. Prima alla fine del girone di andata, la Fortis ha pagato col secondo posto la flessione accusata all'inizio del ritorno (pareggio interno col Castellana e sconfitte con Terlizzi e Molfetta). La successiva rimonta ha permesso di scavalcare tutti tranne il Nardò. Ai play off, la Fortis ha dimostrato di essere squadra vera: sbattuti fuori Copertino e Molfetta in Puglia, poi lo Scalea con una doppia vittoria. Ed a Noto i biancazzurri hanno conquistato un pareggio con gol che li proietta ad un passo dalla storia.
Se domenica dovesse superare il Noto, il Trani otterrebbe la quarta promozione in serie D, la seconda da quando porta il nome Fortis. In undici anni di vita, la giovane società ha già ottenuto tre promozioni. La prima nell'anno della sua nascita (1999/2000, dalla Promozione all'Eccellenza), la seconda nel 2001/2002 (dall'Eccellenza alla serie D), la terza lo scorso anno (dalla Promozione all'Eccellenza). Il poker adesso è davvero vicino a conclusione di un campionato da record, in cui sono stati abbattuti primati tra i più antichi della storia: la Fortis targata Pettinicchio ha centrato il traguardo delle sette vittorie consecutive, delle 15 partite consecutive esterne sempre in gol (il precedente era di 11), quello del maggior numero di vittorie (25, il precedente era di 23 nel 1950-51), quello del maggior numero di successi esterni (12, il precedente era di 10 nel 1950-51), quello del maggior numero di reti in trasferta (34, il precedente era di 33 nel 50-51).
I numeri, insomma, dicono Trani a conferma che non era uno sprovveduto chi credeva nella promozione ad agosto, nonostante l'inizio deludente ed il cambio dell'allenatore dopo la sconfitta interna (1-2) col Manduria. L'addio a Columbo e l'arrivo di Pettinicchio ha segnato la svolta. I tanti gravi infortuni (Rizzi, Medico e Latartara) non hanno arrestato la marcia biancazzurra. Prima alla fine del girone di andata, la Fortis ha pagato col secondo posto la flessione accusata all'inizio del ritorno (pareggio interno col Castellana e sconfitte con Terlizzi e Molfetta). La successiva rimonta ha permesso di scavalcare tutti tranne il Nardò. Ai play off, la Fortis ha dimostrato di essere squadra vera: sbattuti fuori Copertino e Molfetta in Puglia, poi lo Scalea con una doppia vittoria. Ed a Noto i biancazzurri hanno conquistato un pareggio con gol che li proietta ad un passo dalla storia.